Con la testimonianza di Benedetto XVI. Con i contributi di: card. Pietro Parolin, la nipote Pia Luciani, mons. Giuseppe Andrich, mons. Vincenzo Bertolone, card. Angelo Comastri, mons. Giampaolo Crepaldi, mons. Enrico dal Covolo, card. Julián Herranz, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, card. Edoardo Menichelli, mons. Francesco Moraglia, mons. Corrado Pizziolo, card. Giovanni Battista Re, card. Robert Sarah, card. Angelo Scola, il segretario Francesco Taffarel.
«Quando vuoi stare a tu per tu con Dio, quando decidi di dedicare tempo alla preghiera, metti il cellulare in modalità non disturbare o aereo. Ti concentrerai meglio su quello che dici e leggi in queste pagine. E ti accorgerai che ti guarda, ti ascolta e, nell'intimità che si crea tra voi due, parla silenziosamente al tuo cuore». Tra gli oltre 300 testi proposti in queste pagine: il nuovo ordinario della Messa in italiano e latino, una guida per una buona confessione, le preghiere del cristiano, le verità della fede e i precetti della Chiesa, i canti liturgici latini più importanti.
A oltre sessant’anni dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, trenta dalla Legge 194, cinque dall’entrata in vigore della Legge 40, e viste le recenti e scottanti discussioni sull’eutanasia e sul testamento biologico, la coscienza di ciascuno di noi si trova, di fatto, violentemente interpellata e «obbligata» a una riflessione meno distratta sul tema fondamentale della vita. In tre sole decadi oltre cinque milioni di concepiti sono stati soppressi legalmente con l’IGV e ora ci si chiede quanti anziani e malati gravi potranno essere soppressi, a breve, altrettanto legalmente con procedure eutanasiche...
«Non bastano le cifre dei sociologi, nude, crude e fredde», puntualizza in queste pagine mons. Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia della Vita, «è la realtà che ci interpella... Domandiamoci: quanto tutto questo è conforme alla realtà vera, quella che Dio ha pensato e che Cristo ha voluto?».
A questa emergenza educativa, l’Associazione Difendere la Vita con Maria, che nel 2009 ha festeggiato il decennale, risponde tramite iniziative pubbliche e la realizzazione di volumi come questo, chiamando a confronto teologi, politici e legislatori, medici, sociologi e psicologi, esperti di diverse discipline e persone comuni, per una nuova coscienza personale e collettiva, nella convinzione che la rinascita dell’Occidente possa partire solo da un ritrovato amore verso sé stessi e verso la vita.
La vita, anche la più sofferente e malata, è degna di essere vissuta fino in fondo. Mentre il Parlamento è chiamato a pronunciarsi su una legge sul fine-vita e il testamento biologico occorre riaffermare a viva voce e con il cuore che la vita è sacra ed è un dono meraviglioso. È questa l’eredità che ci ha lasciato Eluana Englaro – e prima di lei Terri Schiavo – così come è stata recepita, a mente fredda, dagli autori di questo libro che contiene documenti, inediti, valutazioni medico-scientifiche, contributi d’opinione, interviste, i racconti di persone che si sono risvegliate perfino dopo 19 anni di coma. Contiene anche il monologo teatrale del poeta e scrittore Davide Rondoni e svariate testimonianze, in primis quella del ministro della Salute Maurizio Sacconi, che si è messo in gioco con tutta la sua umanità – e non solo come politico – in questa vicenda.
Gli altri interventi sono dei medici Gian Battista Guizzetti, Mario Melazzini, Marco Maltoni, tutti e tre impegnati in prima fila accanto ai malati più gravi; del giurista Luciano Eusebi e di Fulvio De Nigris, il «papà» della Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna. In chiusura l’adesione alla vita pronunciata dall'attore e autore teatrale Alessandro Bergonzoni e dal noto giornalista del Tg1 Aldo Maria Valli.
Massimo Pandolfi, giornalista, caporedattore de Il Resto del Carlino-Qn, è già autore pro-life di due volumi che hanno suscitato ampio dibattito e ottenuto un grandissimo successo: Liberi di vivere (2008), proseguimento naturale di L’inguaribile voglia di vivere (Edizioni Ares, 2007). Per le Edizioni Ares, Pandolfi ha scritto e pubblicato anche Inchiostro Rosso nel 2004 e Un Poliziotto in galera nel 2005.
"Questa non è un'edizione per professori, studenti e studiosi di teologia e di esegesi. È molto di più: è un'edizione per l'uomo (e c'è da sperare che tra gli uomini sia consentito annoverare anche i professori, gli studenti e gli studiosi); per l'uomo che in Gesù di Nazaret trova l'unico approdo salvifico della sua nebbiosa e insidiata navigazione" (card. Giacomo Biffi, Arcivescovo metropolita Emerito di Bologna, AVVENIRE)
Avvincente come la più fantastica delle avventure, questa Storia dei filosofi da Epicuro a san Tommaso spiegata ai ragazzi prosegue nella linea intrapresa col fortunato volume d'esordio (Storia dei filosofi antichi spiegata ai ragazzi), che è quella di rendere per la prima volta non solo accessibile, ma decisamente invitante una materia da sempre giudicata «ostica» per i lettori in erba. La ricetta, che ha la ricca semplicità maturata nell'esperienza di un consolidato rapporto col mondo giovanile, consiste in un felicissimo equilibrio tra rigore dell'informazione storica e un linguaggio vivace, concreto, intessuto di aneddoti, di arguzie, di divertenti boutades (il tutto arricchito dalle tavole a colori - vere sintesi illustrate - di Stefania Bizzocchi e Benedetto Chieffo), ma anche di richiami alla vita reale cui corrisponde l'esperienza del bambino (pp. 144).
L'arte degli antichi abitanti della Mezzaluna Fertile è lontana da noi, cresciuti nel culto del bello classico e della sua armonia.
Armonia scaturita dal felice sodalizio tra uomo e natura in cui il «canone», filtrato dalla sensibilità , appaga l'uomo e insieme, imprigionandola, semplifica, regolarizza, esalta la natura.
Un tale sodalizio coerente con una cultura antropocentrica, come è quella classica, è impensabile nelle culture che l'hanno preceduta, dell'Antico Oriente e dell'Egitto.
In esse l'arte non è indipendente, ma finalizzata a esprimere un mondo di potere e di fede che la sensibilità è inadeguata a mediare.
In esse la realtà che si vuole rappresentare non è ciò che appare, ma ciò che è.
Per esempio, per rendere il potere del faraone, la sua maestà , solennità , trionfo, in Egitto si scolpiscono statue alte come le colonne del tempio cui sono addossate; per dire stupore, venerazione, fede nel divino l'artista sumerico inventa gli occhi enormi che invadono il viso degli «Oranti».
Questa arte antica sa ignorare le immagini che la sensibilità offre e costruirne, inventarne altre asservite a una tensione interiore.
Sa «deformare» per esprimere. Perciò pensiamo che essa possa essere considerata lontana, ma non estranea, lontana ma attuale (pp. 160).
L'itinerario dell'unità europea, a cinquant'anni dal realistico sogno dei padri fondatori, si apre a nuove prospettive con l'allargamento dei confini verso Est. Difficoltà e speranze dell'accidentato percorso vengono analizzate in queste pagine da ventuno esperti internazionali, presentati da Cesare Cavalleri: gli aspetti politico-istituzionali sono delineati da Rocco Buttiglione, Alfredo Canavero, Gianfranco Garancini, Giorgio Vittadini, Angela Pellicciari, Joseph H. H. Weiler; i problemi socio-economici e militari sono affrontati da Savino Pezzotta, Fernando Mezzetti, Giancarlo Galli, Giu-seppe Baiocchi, Paolo Sorbi, Luigi Caligaris; infine, una riflessione sui valori e l'identità anche cri-stiana dell'Europa è svolta dal card. Péter Erdò, da mons. Aldo Giordano, da Luigi Negri, Livio Fanzaga, Carlo Casini, Massimo De Angelis, Paolo Branca, Vladimir Zelinskij. Con un sorriso di Guido Clericetti (pp. 304).
Otto esperti internazionali [P. Sorbi, M. De Angelis, A. Mingardi, M. Novak, F. D'Onofrio, F. Adornato, S. Magister, M. Sordi] presentati da Cesare Cavalleri, direttore della rivista Studi cattolici, interpretano i nuovi scenari dischiusi dagli interventi militari in Afghanistan e in Iraq a seguito dei nuovi processi innescati dall'attentato dell'11 settembre 2001. Un contributo per uscire dalla logica bipolare alla quale eravamo abituati. Oggi esiste una sola superpotenza: gli Stati Uniti che esportano il modello democratico in politica, il neocapitalismo in economia, e gli stili di vita diffusi dai loro mass media. Bisogna partire da qui per intuire gli sviluppi del nuovo ordine mondiale che si sta profilando (pp. 128).
I quattro giovani poeti riuniti in questa antologia non costituiscono un ennesimo gruppo o movimento: ciascuno si presenta con la propria spiccata individualità , avallata da quattro illustri prefatori: Luigi Surdich presenta Paolo Donadoni; Giuliano Ladolfi introduce Riccardo Ielmini; Roberto Mussapi è garante di Alessandro Rivali; Alberto Bertoni cauziona Matteo Veronesi. Quattro poeti, quattro voci fuori dal coro che si affacciano alla ribalta con la perentorietà di un messaggio da comunicare anche a chi tuttora non sospetta la necessità della Poesia (pp. 88).