Provoca a pensare l'enciclica Fratelli tutti. Per farlo, nel progetto editoriale della rivista Dialoghi, autorevoli esperti e testimoni sono stati invitati a reagire su alcuni temi di particolare attualità: il significato della storia e della memoria; la capacità di sognare e di immaginare il futuro; il ruolo delle religioni nella promozione dell'umano; la centralità della nozione di "popolo"; l'insistenza sulla questione delle frontiere e di uno sviluppo sostenibile.
I contributi sono brevi: hanno l'intento di sollecitare a una lettura critica di un testo nel quale si raccolgono le linee guida del Magistero di papa Francesco per imparare ad immaginare un'umanità effettivamente fraterna.
Voci autorevoli mettono insieme le loro riflessioni sulla costruzione del bene comune e i valori non negoziabili in una società post-secolare. Cosa sono i valori "non negoziabili"? Cos'è il bene comune? Non certo la somma di beni individuali. Sono i valori non negoziabili, infatti, che definiscono il bene comune come un "bene integrale", che riguarda tutto l'uomo e tutti gli uomini, senza possibilità di compromesso o scambio. Chiesa e Organismi Internazionali devono rimettere al centro della loro riflessione proprio il bene comune, cioè "l'insieme di quelle condizioni della vita sociale che permettono ai gruppi, come ai singoli membri, di raggiungere la propria perfezione più pienamente e più speditamente" (GS, 26).
Quale significato ha il lavoro alla luce della parola di Dio e del Magistero sociale della Chiesa?Il volume contiene riflessioni sul tema proposte durante uno dei moduli formativi curati dal settore adulti di Azione Cattolica e alcune schede di approfondimento. L'esperienza adulta è segnata da due tra le dimensioni più importanti della vita delle persone, il lavoro e il volontariato. La riflessione incontra l'impegno degli adulti di Ac a ricercare e riscoprire i fondamenti e a verificare i criteri che costituiscono oggi l'identità dell'adulto in un ambiente caratterizzato fondamentalmente dal cambiamento. Come è possibile allora difendersi dalla precarietà? Cosa comporta la flessibilità in termini di costi? L'alienante perdita del senso del lavoro, tipica della società industriale, fa riflettere il mondo cattolico. Siamo di fronte a nuovi rischi, si richiede una grande convocazione di responsabilità ed una profonda ricerca di sperimentazione. Il testo si arricchisce di un'appendice `Lavorare perché` contenente le schede di approfondimento elaborate sulla base di contributi personali e alcuni articoli del Magistero sociale.
Che cosa è stato il Concilio? Che cosa è successo alla pastorale italiana in questi anni? Cosa fa l'Azione Cattolica, qual è il suo servizio? A quarant'anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II, l'Azione Cattolica Italiana propone una rilettura dell'impegno di partecipazione dei laici per realizzarne la profezia in tutti gli ambiti della vita ecclesiale e sociale. L'interesse dei lavori conciliari verso il mondo afferma l'importanza e l'amore di una Chiesa che si prende cura della nostra ricerca, dei nostri desideri, della nostra domanda di pienezza attraverso il mistero, il dialogo e la condivisione. Vittorio Bachelet sosteneva: `Penso che dovremmo riflettere molto sulle parole di Papa Giovanni all'inizio del Concilio: `Ci sono quelli che vedono sempre che tutto va male, e invece noi pensiamo che ci siano tante cose valide, positive`. Noi dobbiamo tenerlo fermo questo atteggiamento di speranza, che ci consente di vincere anche queste ombre, di vincere anche questi rischi, di vincere il male con il bene. E questo vale anche nella vita della società. ? un impegno che dobbiamo riscoprire nella sua essenzialità cristiana`.
Nella memoria degli Italiani la figura di Vittorio Bachelet (?), uomo di così alte virtù morali, di così splendente bontà, di così grande fede civile e religiosa, è rimasta scolpita come un'immagine luminosa.CARLO AZEGLIO CIAMPIIl volume, fortemente voluto sia dall'Associazione "V. Bachelet" del Consiglio Superiore della Magistratura che dall'omonimo Istituto di studi dell'Azione Cattolica Italiana, propone i messaggi, le relazioni e gli interventi principali pronunziati al Convegno su L'insegnamento di Vittorio Bachelet vent'anni dopo: giustizia e garanzie nei rapporti con le istituzioni, tenutosi a Roma nel febbraio 2000, nel ventesimo anniversario della scomparsa di Vittorio Bachelet.La fede nella democrazia professata da Bachelet e il suo impegno civile, resi autorevoli da una coerenza cristallina di vita, sono a distanza di un ventennio esempio per molti, lezione per tutti.
Il volume è un invito per il mondo cattolico e per ciascuno di noi a conoscere meglio l'attualità del pensiero ma anche la santità di vita del venerabile Giuseppe Toniolo. I contributi sono interventi e relazioni di emerite personalità (Giulio Andreotti, Luigi Bobba, Dino De Poli, Francesco Giacomin, Ernesto Preziosi, Domenico Sorrentino, Giulio Tremonti), provenienti sia dal mondo ecclesiale che sociale, politico ed economico, sul laico Toniolo. Egli, economista professore trevigiano fedele alla dottrina della Chiesa, evidenziava la centralità della persona umana e riteneva il connubio tra etica ed economia chiave efficace per risolvere adeguatamente i problemi del lavoro e per costruire una società libera all'insegna della solidarietà e della sussidiarietà. Grande studioso di rilevanza internazionale, Toniolo ha elaborato un pensiero sociale e cattolico per il terzo millennio. Temi che oggi, nell'era della globalizzazione, sono di grande attualità per affrontare con giustizia nuove sfide.
Alla crescita della comunità internazionale e della globalizzazione segue la crescita della politica e del diritto internazionale? Il libro evidenzia la volontà di partecipazione alla dimensione internazionale da parte di tutti i cittadini e l'esigenza di luoghi adeguati in cui attrezzare la propria laicità per leggere e cogliere i segni dei tempi. Al progresso del diritto internazionale a servizio della pace vanno affiancati luoghi e strumenti per una qualificata formazione ordinaria di laici cristiani come cittadini radicati nella dimensione locale con un orizzonte universale. Si riscopre così il valore dell'intuizione di un eminente protagonista del Movimento cattolico italiano, Giuseppe Toniolo, che nel 1917 sosteneva la necessità di un Istituto di diritto internazionale della pace, proposta di straordinaria attualità che richiede all'Azione Cattolica un impegno per favorire la partecipazione attiva dei laici alla vita della comunità internazionale. Questi contributi costituiscono il primo passo del cammino che l'Azione Cattolica intende avviare per la costituzione dell'Istituto di diritto internazionale della pace "Giuseppe Toniolo".