Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
Le relazioni transatlantiche hanno conosciuto spesso momenti critici, caratterizzati da una forte conflittualità. Tuttavia, pur con ricorrenti crisi, l’ultima delle quali ha riguardato l’intervento militare americano in Iraq, l’alleanza tra Stati Uniti ed Europa continua a rimanere salda nel tempo. Di recente, però, la svolta unilateralista dell’amministrazione Bush, con l’inclinazione a usare la forza militare per portare a termine obiettivi di democratizzazione, non solo ha creato una frattura di difficile ricomposizione con l’Europa, ma ha anche provocato gravi divisioni fra i Paesi membri dell’Unione europea. A più di due anni dalla guerra in Iraq, la crisi sembra essersi smussata ma i rapporti tra le due sponde dell’Atlantico sono ancora lontani dall’essersi ricomposti, mentre in Europa continuano a coesistere atteggiamenti tutt’altro che univoci rispetto alla politica estera americana. Quali prospettive si presentano, allora, per la stabilità dell’Occidente? Quali fattori di disgregazione della comunità euro-atlantica devono essere affrontati? E ci sono motivi per ritenere che, in futuro, gli alleati si riavvicineranno come ai tempi della Guerra fredda?
A questi interrogativi cerca di dare risposta il presente volume, in cui studiosi di entrambi i continenti si muovono su una prospettiva temporale di lungo periodo. Ne risulta un’analisi per molti aspetti inedita e controcorrente, che evidenzia i diversi aspetti della partnership transatlantica, gli elementi di comunanza e di divaricazione, e non esita a mettere in luce, in maniera netta ma equilibrata, gli errori dell’uno o dell’altro pilastro dell’alleanza.
Vittorio Emanuele Parsi è professore straordinario di Relazioni internazionali nell’Università Cattolica di Milano, dove è anche docente presso l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI), l’Università della Svizzera italiana di Lugano e l’Università St. Joseph di Beirut. Fra le ultime pubblicazioni: Partners or Rivals? European-American Relations after Iraq (ed., Vita e Pensiero, 2005); The Indispensable Alliance. Europe and US beyond Iraq (MacMillan, 2006).
Serena Giusti è dottore di ricerca in Scienze politiche e sociali presso l’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, assegnista di ricerca presso la cattedra di Relazioni internazionali dell’Università Cattolica di Milano, ricercatrice associata presso l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano nell’area Est-Europa-Russia.
Andrea Locatelli è dottore di ricerca in Scienza politica presso l’Università di Firenze. Collabora con l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (ASERI) nell’Università Cattolica di Milano, in qualità di assistente alla didattica. Ha svolto attività di docenza presso l’Università di Novosibirsk, l’Università Cattolica di Budapest e la Carleton University (Canada).
Uno dei temi centrali per la comprensione e lo studio del mondo medioevale è quello dell’eredità e della sopravvivenza di Roma antica tra il IX e il XIII secolo. Si tratta di una questione complessa, dalle molteplici sfaccettature, che solleva alcuni interrogativi rilevanti. Come si integrano lo spazio memoriale e le tradizioni della capitale del paganesimo negli ideali e nelle strutture dell’età cristiana per eccellenza? Quale immagine ne è trasmessa ai secoli di mezzo e quali aspetti e realtà ne sono recepiti, dimenticati o volutamente respinti e obliterati? Queste e altre simili domande hanno guidato le riflessioni condotte da medievisti di fama internazionale nel corso della XIV Settimana di studio, tenutasi al Passo della Mendola (Trento) nell’agosto 1998, i cui Atti sono qui pubblicati. Le diverse relazioni muovono dalla rappresentazione ideologica dell’impero e del potere alla sfera del diritto, dalla agiografia alla liturgia, dalla politica alla profezia, attraverso l’elaborazione teologico-filosofica, l’arte, la poesia, la storiografia e le testimonianze cartografiche. Esse mettono in luce le linee di un percorso difforme, non suscettibile di risposte univoche e chiavi d’accesso universali, che si attua con passo diseguale e talora inverso, in ordine ai differenti ambiti. E tuttavia Roma – non importa se per il tramite di successive metamorfosi, nelle quali la città degli apostoli si accompagna o si sovrappone a quella dei Cesari – si conferma, anche per questi secoli, presenza viva, sempre rinnovantesi, e luogo cardinale dell’immaginario collettivo.
Le «Settimane» del Passo della Mendola, che si sono susseguite con cadenza triennale dal 1959, rappresentano per i medievisti uno dei grandi appuntamenti di rilevanza internazionale. Le «Settimane» hanno contribuito in ma-niera decisiva allo studio delle strutture e degli ideali della societas christiana dei secoli XI e XII, talora aprendo nuovi ambiti di ricerca storiografica. I volumi dei relativi Atti, arricchiti dall’apparato degli indici dei nomi propri, delle fondazioni ecclesiastiche, dei manoscritti e delle cose notevoli, costituiscono uno strumento indispensabile per lo studio di un aspetto assai significativo della civiltà medioevale. Tra le Miscellanee del Centro di studi medioevali sono disponibili presso Vita e Pensiero: «Militia Christi» e crociata nei secoli XI-XIII (1992); Chiesa e mondo feudale nei secoli X-XII (1995); Cieli e terre nei secoli XI-XII. Orizzonti, percezioni, rapporti (1998).
Il tema dell'amnistia, nel suo più famoso precedente greco, con il rientro dei democratici in Atene nel 403 a.C. e l'impegno a "non ricordare il male subito", fornisce a più riprese un modello alla politica romana, nella sua ricerca di una riconciliazione fra cittadini divisi dalla spietata crudeltà delle guerre civili.