La "Cambridge History of Classical Literature" si propone di rendere accessibili e un pubblico vasto i più recenti risultati conseguiti in questo campo dagli studi specialistici. La sua impostazione è di carattere critico: i dati biografici, cronologici e bibliografici figurano per la maggior parte nell'Appendice degli autori e delle opere che suggella ciascuno dei due volumi. L'impianto di questa storia della letteratura è di tipo tradizionale: all'interno di un'ampia cornice cronologica, la materia si dispone in capitoli dedicati a singoli autori o generi letterari. Ogni collaboratore ha la libertà di svolgere la propria ricerca secondo i criteri ritenuti più opportuni.
La "Cambridge History of Classical Literature" si propone di rendere accessibili e un pubblico vasto i più recenti risultati conseguiti in questo campo dagli studi specialistici. La sua impostazione è di carattere critico: i dati biografici, cronologici e bibliografici figurano per la maggior parte nell'Appendice degli autori e delle opere che suggella ciascuno dei due volumi. L'impianto di questa storia della letteratura è di tipo tradizionale: all'interno di un'ampia cornice cronologica, la materia si dispone in capitoli dedicati a singoli autori o generi letterari. Ogni collaboratore ha la libertà di svolgere la propria ricerca secondo i criteri ritenuti più opportuni.
Cartagine, 2O3 d.C.: Perpetua è una giovane donna condannata a morte insieme ad altri quattro coetanei a causa del suo credo cristiano, intollerabile per le autorità imperiali. L'esecuzione ha luogo nell'anfiteatro della città: i martiri vengono dati in pasto agli animali feroci per poi venire finiti dalla spada dei gladiatori. Questi gli eventi narrati nella "Passio Perpetuae et Felicitatis", uno dei più antichi testi appartenenti alla raccolta chiamata successivamente "atti dei martiri". È la narrazione di un martirio che si sviluppa attraverso parole, visioni e sogni; un racconto del tutto privo di retorica che ci restituisce un personaggio al pari di Antigone e Lucrezia.
In questo volume sono raccolte tutte le tragedie greche che la tradizione ci ha trasmesso intatte. I testi sono preceduti da un saggio di Guido Paduano, scritto appositamente per l'occasione, che illustra gli elementi fondamentali della rappresentazione tragica e i punti essenziali della poetica degli autori, Eschilo, Sofocle ed Euripide. Una bibliografia essenziale permette di districarsi nella sconfinata letteratura dedicata all'argomento e brevi riassunti aiutano il lettore a orientarsi rapidamente nelle trame del mito. Le traduzioni dei testi, moderne e rigorose, sono opera di insigni studiosi come, tra gli altri, Vincenzo Di Benedetto, Guido Paduano ed Enzo Mandruzzato, e corredate da note esplicative.
I "Carmina Burana" (una raccolta di circa 250 componimenti poetici rinvenuti in un codice risalente al XIII secolo) costituiscono uno dei momenti più significativi della poesia del Basso Medioevo. Conosciuti soprattutto per la riduzione musicale che ne fece Carl Orff, sono spesso liquidati come canti goliardici dedicati ai temi della taverna e dell'amore carnale. In realtà i "Carmina Burana" costituiscono un documento importantissimo per ricostruire alcuni momenti della storia medievale vista dalla parte dei "chierici", gli studenti che si trasferivano da un'università all'altra e riversavano in questi testi la loro contestazione nei confronti delle autorità e della Chiesa.
L'"Appendix vergiliana" raccoglie una serie di componimenti poetici che fin dall'antichità furono attribuiti al giovane Virgilio. L'intera silloge è in realtà spuria, frutto dell'ingegno di diversi poeti minori del I secolo d.C. e risente dell'imitazione di numerosi modelli. I testi contenuti sono i più diversi: dai brevi epigrammi a un compianto funebre per Mecenate, dai poemetti amorosi e mitologici ai bozzetti di ambiente popolare, spesso di intento parodistico, come la celebre "Zanzara".