Un libro sul male, il maligno, il peccato nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Liberaci dal Maligno! (S.A. Panimolle); - Male-Maligno-peccato nell'Antico Testamento (M. Cimosa); - Il Male/Maligno e il peccato negli scritti giudaici intertestamentari (F. Manns); - Male/Maligno-peccato nei vangeli di Matteo, Marco, negli scritti paolini e nelle lettere cattoliche (R. Fabris); - Male-Maligno-peccato negli scritti di S. Luca e di S. Giovanni (S.A. Panimolle); - Male-Maligno-peccato nell'Apocalisse (T. Vetrali).
Il testo biblico dei Numeri i quattro lingue: nelle pagine pari l’italiano, il greco e il latino; nelle dispari l’ebraico con versione interlineare. Segue la lista alfabetica dei termini traslitterati, il Calendario delle letture dei Numeri in Sinagoga fuori della Terra di Israele. Al piede delle singole pagine sono collocati i repertori dei passi paralleli e le note per un confronto critico.
Caratteristiche:
- Testo ebraico delle bibbia Hebraica Stuttgartensia
- Traduzione interlineare italiana
- Testo greco dei Settanta ed. Alfred Rahlfs
- Testo italiano della Nuovissima Versione della Bibbia.
La migliore collocazione della Bibbia della vita è all'interno dei racconti della nascita di Gesù, il Cristo e il Figlio di Dio, che sono il frutto maturato sul grande albero biblico. Le loro radici affondano nel mistero dell'atto creativo iniziale di Dio e il tronco robusto è costituito dalle promesse di Dio fatte ai padri e consolidate nella stirpe davidica come annuncio del Messia e del suo regno di giustizia e di pace. L'iconografia medievale ama questa immagine dell'albero genealogico di Gesù, figlio di Maria, discendente davidico. Questa raffigurazione si ispira ai testi evangelici di Matteo e di Luca, che nei primi due capitoli raccontano la nascita di Gesù.Le miniature che illustrano questa pubblicazione sono state scelte tra le numerose esistenti dei diciassette voluminosi corali pergamenacei custoditi nella Biblioteca Capitolare di Verona. Introduzione di R. Fabris. Scelta testi e coordinamento: B. Capalbo - N. Bonaldo.
La celebre versione Vulgata di san Girolamo, in uso nella Chiesa latina per circa 1500 anni, nell'edizione preparata secondo i dettami del Concilio di Trento. Un testo che vanta il maggior numero di manoscritti (30.000 ca.) tra tutti i libri dell'antichità, studiato e citato da tutti i teologi occidentali del passato, elogiato dagli umanisti e usato come testo per la scuola, il primo a uscire dai torchi di Gutenberg (1455), dando inizio all'epoca della stampa. E testo di cui si è dovuto tener conto, a motivo dell'autorevolezza dei codici antichi usati da san Girolamo (seguace fino all'estremo dell'hebraica veritas), persino nel ricostruire gli stessi "testi originali" della Bibbia. Il volume contiene tutto l'Antico Testamento, tradotto da san Girolamo dai testi originali (con l'eccezione dei Salmi) e tutto il Nuovo Testamento nella revisione geronimiana. La presente edizione si colloca nella solco paolino-alberioniano che portò all'edizione della Volgata sisto-clementina del 1957 con le parole munite di accento, il che è un non piccolo vantaggio, specie oggi che sono diminuiti lo studio e la dimestichezza con il latino
35? Vol. Del Dizionario di Spiritualita Biblico Patristica. Piano generale dell'opera: - Il Padre lavora sempre! (S.A. Panimolle). - Il lavoro nella tradizione dei Padri fino al concilio di Nicea (325)(E. Peretto). - L'impegno dell'uomo per il progresso nei Padri latini fino alla svolta costantiniana (G. Visona). - Lavoro dell'uomo e Provvidenza divina nei Cappadoci (M. Girardi). - Lavoro-Progresso-Ricerca Scientifica-Impegno sociale nei Padri Antiocheni (P. Carrara). - Concezione del lavoro nella spiritualita di sant'Ambrogio (A. Bonato). - Agostino: Lavoro, attivita fisica e intellettuale, e sue implicanze (A. Bonato).
Lavoro e progresso nell'Antico e nel Nuovo Testamento. Piano generale dell'opera: - Chi non vuol lavorare neppure mangi! (S.A. Panimolle), - Il lavoro manuale ed intellettuale nei testi giudaici apocrifi e nei manoscritti di Qumran (F. Bianchi); - Lavoro e progresso nell'Antico Testamento (M. Cimosa); - Il lavoro nel Nuovo Testamento (R. Fabris).
Nuova versione della traduzione interconfessionale in lingua corrente. Questa edizione si caratterizza per i caratteri grandi.
la grazia divina e la divinizzazione dell uomo dal punto di vista dei padri della chiesa. Piano generale dell'opera: -c i proceda e ci accompagni sempre la sua grazia, signore! (s.a. Panimolle). -grazia divina e divinizzazione dei credenti nei padri apostolici (s.a. Panimolle). -grazia divina e divinizzazione dell'uomo nello gn osticismo (g.sfameni gasparro). -grazia divina e divinizzazione dell'uomo negli apologist i greci: l'uomo tra natura e grazia (g. Visona). -la grazia in tertulliano (v. Lombino). -il verbo eterno si e`fatto cir che siamo noi per farci come lui (e. Peretto). -grazia divina e divinizzazione dell'uom o in clemente alessandrino (m.g.bianco). -grazia divina e divinizzazione dell'uomo in ori gene (m.i. Danieli). -grazia divina e divinizzazione dell'u omo in metodio di olimpo (g. Bandinelli). -grazia divina e divinizzazione del cristiano nei cappadoci (m. Girardi). -grazia divina nei padri antiocheni (s. Zincone). Incide nza della grazia in sant ambrogio (a. Bonato). -la divinizzazione dell uomo nella teologia di s. Agostino (v. Grossi).
una raccolta di saggi di autori di primissimo livello sui temi dibattutissimi, sia oggi sia un tempo, della giustzia e della giustificazione; il richiamo specifico e`alla tradizione fondamentale dei padri della chiesa. Il testo e`ricchissimo ed esauriente. NON ERA FACILE RIUSCIRE NELL' IMPRESA DI ORGANIZZARE IN MODO CHIARO E COMPLETO, SENZA IMBATTERSI NEL PERICOLO DI CADERE NEL NOZIONISMO STERILE, UN'O PERA SUI TEMI FONDAMENTALI DELLA GIUSTIZIA E DELLA GIUSTIFICAZIONE. SOPRATTUTTO OGGI, IN QUESTA EPOCA DI LEGALIZZAZIONE E LIBERALIZZAZIONE DI TUTTE LE DISCIPLINE E DI OGNI COMPORTAMENTO, E`MERITORIO L'IMPEGNO DI CURARE QUESTA OPERA ED E`UTILISSIMO LEGARSI E RIFARSI ALLA TRADIZIONE E ALLA DISCIPLIN