Ana Blandiana è una delle voci liriche rumene più suggestive: una fama letteraria accompagnata dalla rilevanza del suo impegno civile e costruita attraverso una serie di volumi di versi e prosa fantastica che hanno definito via via la sua personalità creativa. La sua opera è un'incessante meditazione sulla creazione artistica e sulla natura umana: la purezza e la caduta nel peccato, la morte e la sopravvivenza, l'amore come aspirazione all'assoluto e insieme fuga dalla materialità contingente conferiscono alla sua poesia una dimensione fuori dal tempo. Il suo obiettivo è una solenne semplicità, che pone al centro del suo cosmo cose mortificate, vilipese e disadorne, anche se vive e trepidanti come la misteriosa natura dei paesaggi rumeni.
Ogni religione del mondo, ogni civiltà, ogni epoca ha trovato un unico modo per esprimere il comune sentire dell'uomo che si rivolge al suo dio: la preghiera. Dalle invocazioni dei popoli senza scrittura agli inni dell'antichità classica greco-romana, dalle testimonianze della tradizione giudaica e cristiana a quella islamica: si raccolgono qui le più belle preghiere dell'umanità. Si scopre altresì che al di là delle differenze culturali, geografiche, storiche e di lingua, sempre e in ogni luogo, l'uomo che prega percorre un medesimo cammino spirituale.