Un piccolo gioiello ritrovato, questo libretto con cinque scritti di padre Balducci con a tema don Milani e la sua eredità educativa. A partire dalla lettura di "Esperienze Pastorali" in primis, ma anche delle lettere alla professoressa, ai cappellani militari, ai giudici..., Ernesto Balducci analizza non solo la figura del prete di Barbiana, di cui fu anche amico, ma la stessa situazione ecclesiale dell'epoca, a partire da diverse prospettive che conservano ancora oggi una coerenza profetica che non sembra patire il trascorrere degli anni e la stessa passione di allora per una Chiesa "di liberazione" che oggi sembra tanto tornare attuale con il pontificato di papa Francesco. Il primo scritto è degli anni Sessanta, l'ultimo degli anni Novanta. Più di tre decenni passati a riflettere su come deve essere una "Chiesa che va verso i poveri" della nostra società. Un libro che riconsegna all'oggi due grandi figure della Chiesa non solo italiana: Balducci e Milani.
Attraverso gli scritti di Ernesto Balducci su don Milani, che si snodano dal 1967 al 1992, possiamo cogliere le affinità e le enormi differenze tra due dei maggiori testimoni e interpreti del travaglio della Chiesa negli anni Sessanta. Due esperienze pastorali e pedagogiche che hanno seguito itinerari esistenziali differenti, ma si sono servite dello stesso linguaggio della fede. Ernesto Balducci (1922-1992) entra giovanissimo nell'ordine degli Scolopi. Nel 1958 fonda la rivista "Testimonianze" e successivamente raccoglie intorno a sé un folto gruppo di giovani nel "Cenacolo". Docente di storia e filosofia negli istituti dell'Ordine dei padri Scolopi, nel 1963 affronta il processo che lo vede accusato della difesa del primo obiettore di coscienza cattolico. A Firenze negli anni Cinquanta e Sessanta opera a fianco di Giorgio La Pira e Lorenzo Milani.