Per incarnare e concretizzare il vangelo nella storia, nella realtà nella quale il Signore ci ha chiamato a vivere, dobbiamo darci delle regole, regole per poter vivere la comunione, per coordinare le membra del corpo che è la comunità cristiana; ma regole, ordinamenti, statuti, per quanto necessari, sono sempre tutti subordinati alla grande regola del vangelo: per Basilio, infatti, l'unica regola del cristiano sono le Scritture. Viene qui presentata una nuova edizione italiana dei testi che sono all'origine del monachesimo cenobitico: la tradizione ha dato loro il titolo di "Regole", ma in realtà sono solo le risposte a domande poste dai monaci a Basilio in occasione delle sue visite alle comunità da lui fondate.
L’abitare insieme tra fratelli
è dunque uno stadio ove lottare,
una via sicura di progresso,
un continuo esercizio
e un’ininterrotta meditazione
dei comandamenti del Signore.
E il fine di questa vita comune è la gloria di Dio,
secondo il comandamento del Signore nostro Gesù Cristo.
I testi qui presentati fanno parte dell’insieme degli scritti “ascetici” e hanno come destinatari immediati fraternità di vita comune che vedevano in Basilio una guida capace di condurle con sapienza evangelica: la tradizione ha dato loro il titolo di “Regole”, ma in realtà sono solo risposte, a volte elaborate e sviluppate, a sollecitazioni o domande poste dai monaci a Basilio in occasione delle sue visite alle fraternità. I cristiani del nostro tempo – non solo i monaci e le monache – che si interrogano su come restare fedeli all’Evangelo e ai segni dei tempi nelle mutevoli condizioni della vita odierna troveranno in Basilio un testimone dell’eroica radicalità delle esigenze evangeliche e un sapiente ispiratore della vita monastica come ministero umile ma necessario al cuore di una chiesa convocata e unita nell’unica vocazione alla santità.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi, priore di Bose)