Nel 1252 l'inquisitore Pietro da Verona viene assassinato. È questo vero e proprio cold case medievale a rafforzare il potere dell'officium fidei, per cui si arriva ad accusare di eresia perfino alcuni santi. Nel XIV secolo, da Avignone, il papa impiega gli inquisitori per combattere i signori della penisola italiana. A Milano, nel 1437, Bernardino da Siena condanna dal pulpito il maestro d'abaco cittadino dando avvio a una serie di processi in cui i principali testimoni risultano i suoi studenti. Sono solo alcuni frammenti del "Medioevo inquisitoriale" raccontato in questo libro, una vicenda ricostruita attraverso documenti inediti, protagonisti più o meno noti, a partire dal XIII secolo fino alla crociata contro i valdesi del 1488. L'inquisizione medievale si nutre spesso di luoghi comuni che l'autrice si impegna a sfatare, ricostruendo una vicenda dalle origini complesse e dagli esiti talvolta paradossali. Ne emerge un nuovo ritratto del Medioevo e una trama in cui santi, inquisitori e inquisiti si confondono, i frati partecipano alle crociate, le inchieste vengono annullate, gli inquisitori sono santi, i processi escono dagli archivi e circolano nell'Europa del XVII secolo.
E' illustrata la vicenda religiosa e umana di Guglielma di Milano e dei Figli dello Spirito santo attraverso gli atti dei processi inquisitoriali svoltisi a Milano nel 1300. Al centro e`la figura enigmatica di una donna di nome guglielma che a milano, negli ultimi decenni del duecento, viene considerata l'incarnazione del lo spirito santo. Intorno vi sono donne e uomini che ne elaborano il culto: facendo riferimento al suo sepolcro nel monastero cisterciense di chiaravalle alimentano fantasie divinizzanti e sogni spirituali, nonostante guglielma stessa abbia rifiutato in vita sia le une sia gli altri. Nell'an no 1300 questi comportamenti provocano l'intervento repress ivo dei frati predicatori titolari dell'ufficio inquisitori