Quando san Bernardo muore, il 20 agosto 1153, lascia incompiuti i sermoni dedicati al Cantico dei Cantici; in realtà, non a tutto il testo sacro, poiché gli 86 discorsi del Dottor Mellifluo si fermano appena al capitolo 3, 1 super Cantica. E così come sono fluiti dalla penna del Santo, i sermoni non vantano neppure un titolo d'autore. Quello che conosciamo ora, ormai accreditato dalla maggioranza dei manoscritti del XII secolo - Sermones super Cantica Canticorum -, lo dobbiamo al segretario di san Bernardo, Goffredo di Auxerre. Scritti tra il 1135 e il 1155, i Sermones sono il frutto e la testimonianza di un'esperienza mistica genuina e sempre più pura ed intensa, che l'Autore sente il bisogno di comunicare agli altri, aiutato in questo da un grande talento letterario. L'opera dopo la morte di san Bernardo ha avuto una vita lunga e travagliata: in mano a copisti e correttori, ha continuato ad evolversi. L'edizione critica qui pubblicata è frutto di un accuratissimo lavoro che ha ricostruito il testo dopo aver appurato e “pesato” ben tre versioni meritevoli di fiducia. Il secondo volume completa la pubblicazione.
E’ la prima traduzione a livello mondiale di questa opera di Tommaso d’Aquino, la traduzione è a fronte del testo latino. Non conosciamo con esattezza né la data né la città in cui Tommaso ha commentato il Vangelo secondo Matteo. In ogni caso è un’opera di esegesi biblica che resta un punto di riferimento anche per i biblisti di oggi e per tutti coloro che desiderano conoscere il senso profondo del vangelo.
L’esegesi di Tommaso è quanto mai caratteristica: dà grande rilievo all’interpretazione storico-letterale e solo dopo all’interpretazione mistico-allegorica; e nella sua semplice linearità è ricca di intuizioni geniali che anticipano alcuni problemi che oggi teologi ed esegeti avvertono con acutezza.
Il testo latino è quello consolidato dalla tradizione manoscritta e comprende alcuni frammenti del cosiddetto manoscritto di Basilea, che presenta delle varianti rispetto al testo consolidato.
Introduzione e Traduzione di Roberto Oggi O. P.
Una nuova traduzione del capolavoro tomista che offre un apparato critico puntale, completo e innovativo. Con il presente volume si inaugura una nuova edizione del capolavoro tomista, frutto di un profondo e accurato studio delle fonti tomiste e del pensiero antico classico e cristiano. Il curatore individua gli autori che Tommaso nel corso della sua speculazione lascia non identificati e che nelle edizioni critiche precedenti erano riportati semplicemente in corsivo, senza alcuna indicazione. Nella traduzione del Fiorentino, invece, sono stati individuati e segnalati nelle note. Una ricerca che apre ad una nuova lettura del pensiero di Tommaso e aiuta a rintracciare tutte le fonti cruciali del pensiero tomista. «... si sente il bisogno di riprendere il modo di pensare di S. Tommaso, che aveva fondato il pensiero, sull'obbligo morale per l'uomo di dare ad ogni soggetto il suum. Questo ritorno, fatto allo scopo di trovare un valido aiuto per meglio capire i problemi di oggi, non può prescindere dalla rilettura della Summa theologiae». (Fernando Fiorentino)
San Francesco d'Assisi è uno dei santi più conosciuti e amati dagli uomini e dalle donne d'oggi. Egli ha esercitato un grandissimo influsso nell'occidente cristiano e in tutto il mondo, sia nel campo della spiritualità sia in quello della letteratura e dell'arte, che ha trovato ispirazione nell'amore e nel suo modo squisito e delicato di contemplare la bellezza della creazione. La Legenda (= che deve essere letta) Maior è la biografia "ufficiale" del santo fondatore dell'Ordine dei Frati Minori scritta nel 1263. È detta "maior" per distinguerla da un'altra opera, la "Legenda Minor", destinata a uso liturgico-corale.Con questa opera san Bonaventura tenta di chiarire alcune questioni interne all'Ordine, ed è più attento al dato teologico-spirituale che alla fedeltà e alla veridicità dei fatti descritti. Il filo rosso della vicenda di Francesco è individuato da Bonaventura, nella Legenda Maior, nel disegno divino su Francesco, che giunge a piena maturazione con le stimmate. Francesco è un'opera di Dio, chiamato, sostenuto e confermato come modello per eccellenza dell'uomo che imita Cristo. Questa edizione della Legenda Maior è arricchita dalla riproduzione di squisite miniature di un Codice latino in scrittura gotica, datato fine del XIII secolo e inizi del XIV secolo, che si conserva nel convento Cardenal Cisneros di Madrid.
Un'opera di riferimento per lo studio della storia del XI secolo. IN PRIMA TRADUZIONE ITALIANA INTEGRALE. Il corpus delle opere di Pier Damiani (1007-1072) è del tutto eccezionale nel panorama della letteratura dell'XI secolo, sia per la quantità che per l'elegante qualità degli scritti. Essi rivestono un grande interesse prima di tutto per lo storico, in quanto sono ricchi di informazioni sull'Autore e sulla sua epoca. Nelle sue lettere, qui tradotte per la prima volta integralmente in italiano, affronta i temi più scottanti della sua epoca, in un momento di grandi rivolgimenti politici, economici, sociali e religiosi, mentre i tempi nuovi della civiltà Occidentale si affacciano con prepotenza. Nutrito di cultura letteraria e patristica eccezionale per il suo tempo, in questo gruppo di lettere affronta problemi teologici (l'onnipotenza di Dio), esegetici, di riforma monastica ed ecclesiale e di direzione spirituale (di rilievo le lettere alla imperatrice Agnese).
Edición bilingüe promovida por la Federación Agustiniana Española (F.A.E.).
Versión, introducción y notas de Luis Arias.
La obra consta de 41 vols.
Una raccolta dei due scritti più noti di San Bonaventura. L'"Itinerarium" (1259) illustra la ricerca di Dio attraverso la sua esperienza. Ne "La riconduzione delle arti alla teologia" (1255-1257) esprime la sua convinzione che tutte le arti trovano nella Scrittura il loro compimento e il loro significato.
Promossa dall’Abbazia di Chiaravalle, è un lavoro di vasto respiro che mette a frutto un secolo di ricerca e che costituisce una nuova base di partenza per ogni indagine su san Bernardo. La teologia mistica di san Bernardo è una sintesi originale della patristica e del medioevo, espressa in un linguaggio folgorante e intrisa della sensibilità di un santo che rimane profondamente umano. Ma fu al contrario un realista con un’acuta percezione della condizione umana la cui opera ha affascitao gli spiriti più diversi della cultura europea, da Tommaso a Lutero, a Pascal. L’opera completa di san Bernardo è prevista in 10 volumi, tutti rilegati in tela, con cofanetto, di formato 16x24. Il presente volume è frutto di un accuratissimo lavoro che ha ricostruito il testo dopo aver appurato e “pesato” ben tre versioni meritevoli di fiducia in quanto, dopo la morte di Bernardo in mano a copisti e correttori, ha continuato ad evolversi. Quello che conosciamo ora, ormai accreditato dalla maggioranza dei manoscritti –Sermones super Cantica Canticorum- lo dobbiamo a Goffredo di Auxerre.
Non conosciamo con esattezza né la data né la città in cui Tommaso ha commentato il Vangelo secondo Matteo. In ogni caso è un'opera di esegesi biblica che resta un punto di riferimento anche per i biblisti di oggi e per tutti coloro che desiderano conoscere il senso profondo del Vangelo. L'esegesi di Tommaso è quanto mai caratteristica: dà grande rilievo all'interpretazione storico-letterale e solo dopo all'interpretazione mistico-allegorica; e nella sua semplice linearità è ricca di intuizioni geniali che anticipano alcuni problemi che oggi teologi ed esegeti avvertono con acutezza. Il testo latino è quello consolidato dalla tradizione manoscritta e comprende anche alcuni frammenti del cosiddetto manoscritto di Basilea, che presenta delle varianti rispetto al testo consolidato.