Solo la Chiesa cattolica può definirsi la vera Chiesa, voluta e fondata da Gesù Cristo: in questo saggio il grande sacerdote convertito dall’anglicanesimo Robert Hugh Benson risponde alle argomentazioni di chi accusa i cattolici di scarsa democrazia e tolleranza e di aver favorito così la sempre maggiore scelta del motto “Cristo sì, Chiesa no”. Il cattolicesimo è invece l’unica forma di cristianesimo veramente universale che sa accogliere e valorizzare tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro nazione di provenienza, dal ceto sociale e dalle capacità personali. Infatti, la Chiesa è un grande corpo in cui Cristo gioca un ruolo essenziale, vivificandola e parlando a tutti quelli che accolgono la sua Parola.
Definito da Papa Francesco un romanzo capace di aver "visto quello spirito della mondanità che ci porta all'apostasia" nel contesto della condanna del "pensiero unico" che discende dalle lusinghe della mondanità, Il padrone del mondo racconta un futuro globalizzato e tecnologico e l'ascesa al potere di un grande filantropo, fautore della pace, che realizza un ideale che annulla le differenze e predica la tolleranza universale. Tutto è ammesso da questo grande democratico, tranne la Chiesa, che deve invece essere annientata. Il capolavoro di Benson si presenta ai lettori di oggi in una nuova traduzione più moderna e graffiante, con una lingua più consona ai tempi e alla sua carica visionaria che lo rende uno dei più straordinari esempi di distopia mai scritti. Prefazione Aldo Maria Valli.
Quando la morte ci separa all’improvviso dalla persona amata l’amore si trasforma in disperazione e la tentazione di cercare un contatto con l’aldilà può essere fatale. Così Laurie, figlio brillante e un po’ viziato di una famiglia bene, da poco convertito al cattolicesimo, comincia ad avvicinarsi allo spiritismo per il desiderio di rivedere la sua Amy, da poco defunta. Nessuno intorno a lui sembra disposto a prenderlo sul serio: parenti, amici e persino il parroco evitano il discorso o liquidano il tutto come sciocchezze. L’Autore de Il Padrone del mondoracconta un horror soprannaturale di stampo vittoriano che sottende temi ancora attuali: l’indifferentismo religioso, l’importanza della preghiera, la poca preparazione di credenti e sacerdoti che lasciano prosperare una religione “fai da te”, forme di magia, spiritismo e truffe ai danni dei più deboli.
In questo suo romanzo, Benson abbandona lo scenario storico dell'epoca Tudor per introdurci nella seconda metà del Seicento, quando in Inghilterra regna Carlo II Stuart. Roger Mallock, giovane novizio benedettino, viene inviato da papa Innocenzo XI alla corte inglese confidando nella possibilità di condurre il re alla Chiesa di Roma, forte del sostegno del fratello Giacomo, cattolico e suo successore designato. Roger si troverà in mezzo a congiure politiche e religiose di ogni tipo che lo toccheranno da vicino, in una realtà di feroce persecuzione nei confronti dei sacerdoti cattolici.