Con il "secondo annuncio" la Chiesa si rivolge a quegli adulti che hanno ricevuto una prima educazione cristiana da bambini, ma che in seguito si sono allontanati dalla fede e/o dalla pratica cristiana. Per poter "ricominciare" un cammino di fede, tali persone necessitano di essere incontrate nelle situazioni reali di vita, là dove ne hanno maggiormente bisogno. L'autore fornisce un'introduzione al tema e alcune indicazioni teoriche e metodologiche di base; introduce poi alcune delle situazioni di vita che saranno oggetto di successivi sussidi di formazione: la generazione di un figlio, la scuola e lo studio, il mondo giovanile, il mondo virtuale, il matrimonio e la sua crisi, il lavoro, la fragilità affettiva, la disabilità, la povertà, la politica. Il volume aiuta a comprendere il senso del secondo annuncio, ne presenta alcune esperienze semplici a titolo esemplificativo, offre una grammatica spirituale del secondo annuncio e ne traccia una possibile mappa nelle varie situazioni e nei momenti chiave della vita dei giovani e degli adulti. La sua finalità non è dire l'ultima parola sul tema, ma stimolare i primi passi per una conversione missionaria della pastorale e della catechesi nelle nostre parrocchie. Il percorso si articola in un'introduzione sul "secondo annuncio", per chiarirne la nozione, definire l'ambito di esplorazione, indicarne la posta in gioco pastorale; il racconto di "esperienze di secondo annuncio" presenti in Italia...
Il kerigma cristiano è cosa per adulti o per bambini? È sotto gli occhi di tutti come oggigiorno la proposta catechistica sia in larga parte puerocentrica e la maggioranza delle energie disponibili venga finalizzata alla sacramentalizzazione dei piccoli, senza peraltro che ciò incida significativamente sul tasso di abbandono post-cresima. Rispetto alla domanda iniziale l’autore ritiene senza dubbio che ci si debba riconcentrare sugli adulti e che la mancanza di una vera ministerialità catechistica nei loro confronti costituisca la principale attuale carenza della Chiesa italiana.
L’obiettivo dell’itinerario – risultato di dieci anni di lavoro di varie équipe ecclesiali – è quindi preparare figure adulte maschili e femminili in grado di svolgere con competenza il ministero dell’evangelizzazione e della catechesi dei “grandi”. Il percorso non si preoccupa della formazione ai contenuti della fede – a tale fine esistono già sul territorio nazionale numerose proposte qualificate (scuole di teologia, istituti di scienze religiose, corsi biblici, ecc…) – ma specificatamente del ruolo di animazione ed accompagnamento, l’aspetto più trascurato e spesso decisivo per la comunicazione della fede.
Il modello proposto è quello del laboratorio. Non mira quindi all’informazione, ma alla trasformazione: l’adulto in formazione sperimenta su di sé il modello formativo per il quale viene preparato e tenderà quindi a riprodurlo per altri. Il percorso è organizzato in tre tappe: osservare, pianificare, animare.
Sommario. Presentazione. Introduzione: guida all’utilizzo dell’itinerario. Schema generale delle tre tappe. Prima tappa: osservare. Seconda tappa: pianificare. Terza tappa: animare. Bibliografia.
Note sull'autore
Fratel Enzo Biemmi è un religioso appartenente alla congregazione dei Fratelli della Sacra Famiglia. La sua formazione prende avvio all’Università di Torino con la laurea in filosofia e prosegue allo Studio teologico di Verona. Egli si specializza quindi in pastorale e catechesi all’Istituto superiore di pastorale catechetica (ISPC) di Parigi e consegue il dottorato in teologia all’Università cattolica di Parigi, nonché in storia delle religioni e antropologia religiosa alla Sorbona.
Dal 1997 al 2003 ha diretto la rivista Evangelizzare; è direttore dell’Istituto superiore di scienze religiose di Verona, diocesi nella quale ha ricoperto per dieci anni il ruolo di responsabile della formazione dei catechisti degli adulti. Ha sempre cercato di coniugare riflessione e sperimentazione pastorale, come documentano le sue pubblicazioni e i suoi interventi in riviste e convegni ecclesiali. Attualmente è membro del comitato dell’Équipe europea dei catechisti.
Il secondo annuncio è il risuonare del primo annuncio in ogni passaggio importante della vita, bello o brutto che sia. Per chi ha abbandonato la fede, per chi è in ricerca, per chi crede. L'itinerario percorre i momenti cruciali dell'esistenza e per ognuno di essi propone delle esperienze già in atto in alcune diocesi d'Italia, che fanno risuonare ai giovani e adulti di oggi la gioia del Vangelo ("Evangelii gaudium"). Dopo aver posto le basi con le prime pubblicazioni - Il secondo annuncio. La grazia di ricominciare (2012) e Il secondo annuncio. La mappa (2013) - il percorso affronta ora in altrettanti sussidi le cinque tappe dell'esistenza individuate come tempi favorevoli del secondo annuncio: generare e lasciar partire (la genitorialità nelle sue varie fasi), errare (esplorare e sbagliare), legarsi, lasciarsi, essere lasciati (gli affetti), appassionarsi e compatire (il lavoro e la festa, la politica, il volontariato...), sperimentare la fragilità e vivere il proprio morire. Scritto con linguaggio semplice e intento operativo, il primo sussidio si apre con la narrazione di cinque esperienze di secondo annuncio in atto nelle comunità ecclesiali italiane; per ognuna propone una rilettura, individuando le piste che queste buone pratiche possono offrire. Attraverso la voce di esperti, presenta poi brevi riflessioni per comprendere e accompagnare l'esperienza della genitorialità. Infine, si suggeriscono indicazioni operative utili ad avviare pratiche di secondo annuncio...