In una società liquida che sembra rinunciare ai tradizionali punti di riferimento l'etica può essere considerata un'arca di Noè costruita attorno alla fraternità, al bene comune e alla cura.La bussola per la navigazione è offerta da papa Francesco nell'esortazione apostolica Evangelii gaudium, dove si ricorda che l'unità «prevale sul conflitto», che il tutto «è superiore alla parte», che «il tempo è superiore allo spazio» e che la realtà «è più importante dell'idea».Il volume offre due piste di riflessione: una fa riferimento ai fondamenti etici della vita sociale e l'altra analizza alcuni temi su cui si misura il cambiamento d'epoca in atto. La convivenza, sostiene l'autore, va rifondata a partire da alcuni snodi concreti: un nuovo rapporto tra la coscienza morale e le leggi, una fraternità vissuta a partire dai beni comuni e dalla condivisione, una pace «giusta» e, da ultimo, stili di vita capaci di incarnarsi concretamente nella realtà.
La crisi ecologica è crisi etica. Oggi non è più ovvio che la terra debba offrire cibo per ogni uomo. Non è detto che l'aria sia cosa buona per i polmoni. Non è scontato che l'accesso all'acqua debba essere garantito a tutti, gratuitamente. Non è neppure condiviso che le risorse del creato siano al servizio della vita di ogni uomo e non possano essere accaparrate dai più scaltri.
In tale confusione d'interessi, l'etica ecologica ha bisogno di ripensarsi. È in gioco il rapporto con le esperienze elementari del vivere: terra, aria, acqua e fuoco sono doni che vanno al cuore della relazione con Dio, coi fratelli e col mondo.
Alla comunità cristiana si apre la strada di un rinnovato incontro con le fondamentali domande dell'uomo: che senso hanno i doni del creato? Per chi sono? Come promuovere la comunione e la fraternità tra gli uomini?
Le pagine del volume intendono smascherare logiche di ingiustizia e di privilegio che si perpetuano in campo ambientale. E portano a rivedere, nella fede, l'approccio umano con i beni essenziali della creazione.
Sommario
Prefazione (L. Infanti De La Mora). Introduzione. I. «La creazione geme e soffre nelle doglie del parto fino ad oggi» (Rm 8,22). Fondamenti di un'etica teologica. II. «Il cibo ad ogni vivente» (Sal 136,25). Valore della terra e fame umana: un connubio da ricostruire. III. Nel «sussurro di una brezza leggera» (1Re 19,13). L'aria, respiro di vita. IV. «L'acqua è nostra!» (Gen 26,20). Il mondo con l'acqua alla gola: è merce o diritto? V. «Ridistribuzione delle risorse energetiche» (Civ 49). Il fuoco dell'energia alla prova della condivisione. VI. «Giocavo sul globo terrestre» (Pr 8,31). In conclusione: la conversione ecologica. Bibliografia.
Note sull'autore
BRUNO BIGNAMI è docente di teologia morale a Crema, Cremona, Lodi e Mantova. È presidente della «Fondazione don Primo Mazzolari» di Bozzolo (MN). Con le EDB ha pubblicato Mazzolari e il travaglio della coscienza. Una testimonianza biografica (2007) e ha curato l'edizione critica di due opere di Mazzolari: Preti così (2010) e Il Samaritano. Elevazioni per gli uomini del nostro tempo (2011).