L’esperienza filiale accomuna ogni essere umano e lo coinvolge sia a livello psicologico sia nella relazione con Dio. Il testo si propone, quindi, di aiutare il lettore a conoscere in modo più approfondito il significato e la bellezza del suo “essere figlio”, per introdurlo in un percorso ulteriore: quello della sua relazione personale con Dio.
Vengono così descritte le diverse tappe di tale itinerario:
- una riflessione sul fenomeno percettivo aiuta a comprendere come il nostro modo di cogliere la realtà – Dio incluso – è spesso “malato” e necessita di una guarigione profonda;
- l’analisi di alcuni meccanismi di difesa, che spesso ci abitano a nostra insaputa, permette di scoprire come siamo sovente tentati di attribuire ingiustamente a Dio atteggiamenti severi, duri, punitivi. Lo trasformiamo in un nonno eccessiva- mente benevolo, in un giudice o un professore esigente e interpretiamo la Sua volontà come una sorta di spada di Damocle che pende sulle nostre teste;
- una riflessione sul tema della fiducia offre non solo spunti di comprensione, ma anche suggerimenti concreti per incarnare questo atteggiamento filiale per eccellenza.
Nella parte finale vengono presentati i voti, come terapia della figliolanza perduta: essi si configurano, infatti, come rimedio privilegiato per combattere i nostri limiti – in particolare il narcisismo e l’autosufficienza – e, nello stesso tempo, come occasione di crescita nel rispondere al “grande amore” del Padre.
Destinatari
Tutti coloro che sono interessati a comprendere meglio che cosa significa “essere figli”.
Tutti coloro che desiderano crescere nel rapporto con Dio Padre.
Tutti i consacrati.
Autrice
Anna Bissi appartiene alla Fraternità della Trasfigurazione, una comunità di recente istituzione nella Diocesi di Vercelli. Dopo la laurea statale in Lingue e in Psicologia, ha ottenuto il dottorato – sempre in psicologia – presso la Pontificia Università Gregoriana. Opera come psicologa e psicoterapeuta presso il Centro di Consultazione Familiare della sua Diocesi. Collabora a riviste, in particolare Consacrazione e Servizio, su temi psicologici e spirituali. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Maturità umana, cammino di trascendenza e, per le Edizioni Paoline, Peccatori Amati, Il colore del grano, Il battito della vita.
Le emozioni sono fondamentali perché fanno pulsare, giorno dopo giorno, la nostra vita. E possono condizionare in positivo o in negativo il nostro umore, le nostre relazioni con gli altri e, in fondo, la nostra stessa felicità. Allora, che fare? Prima: conoscerle. Secondo: imparare a gestirle. Questo, in sintesi, quanto questo libro propone. Perché, attraverso una corretta conoscenza delle emozioni e una loro consapevole e matura gestione, potremo vivere in armonia con noi stessi e con gli altri. Il taglio adottato nell'affrontare l'argomento è quello non solo scientifico, ma aperto a un orizzonte più ampio: quello della persona nella sua globalità, comprensivo dell'aspetto morale e spirituale. Si tratta di una guida semplice e concreta, in grado di far luce sul mondo delle emozioni con due finalità primarie: conoscere le emozioni e imparare a gestirle. Alla fine di ogni capitolo, le sezioni Strumenti di lavoro e Qualche interrogativo-verifica per te aiutano a percorrere e verificare il cammino fatto, ampliando anche il campo di riflessione ad altri ambiti, per esempio quello biblico.
L'amore è un'esperienza dinamica, un cammino mai concluso. La crescita nella capacità di amare è itinerario impegnativo ma necessario. Da esso dipende la formazione di personalità armoniose e armonizzanti, capaci di assumere responsabilmente la fatica e la bellezza del "voler bene" e di immettere, in un contesto sociale che spinge il più delle volte a confondere l'amore con l'uso o con l'abuso del sesso, dinamiche di accoglienza di un mistero che rende "persona" in pienezza. Il libro affronta, appunto, il tema dell'itinerario di maturazione nella capacità di amare, dai primi istanti di vita fino all'età adulta. Alla fine di ogni capitolo c'è una piccola raccolta antologica con stimoli per approfondire e verificare i temi esposti. Vi sono inseriti testi biblici, poesie e brani d'autore, canzoni, fumetti. Seguono alcuni "interrogativi-verifica" per facilitare l'applicazione dei contenuti affrontati alla propria esperienza personale.
Per il cristiano la vita è un sentiero da percorrere e Gesù ne è la meta, il compagno di viaggio. Questo tragitto non si delinea come una strada piana e senza pericoli; al contrario, ai tracciati pianeggianti si alternano tratti scoscesi e in salita dove la meta sembra farsi sempre più lontana. Per di più, esso si snoda lungo due burroni: da una parte sta il precipizio dell'orgoglio, dall'altra quello dell'umiliazione. Ma, come suggerisce A. Bissi, vi è una alternativa: l'integrazione che tiene insieme gli opposti attraverso l'umiltà e la fiducia: la prima nasce da una oggettiva percezione della propria persona, dalla presa di coscienza della nostra finitezza. La seconda pone le basi per ogni sano sviluppo, dà il coraggio di vivere e sperare. Queste facoltà così essenziali per la crescita e il benessere, animate dall'azione dello Spirito, operano in noi trasformazioni profonde, fanno di noi delle nuove creature, la cui identità più vera consiste nel sentirsi peccatori amati. Peccatori, perché fragili, deboli, bisognosi e anche orientati al male, alla morte; e tuttavia amati, perché destinatari della misericordia di un Dio che ha assunto su di sé il nostro peccato per farci partecipare pienamente alla sua vita.