Edificato alle falde del Vesuvio, a pochi chilometri da Pompei, e attivo centro di promozione della spiritualità e della devozione giuseppina, è uno dei santuari più importanti fra quelli innalzati in onore del Custode di Gesù. Questo volumetto è uno strumento di conoscenza e di avvio per un cammino spirituale nel solco di san Giuseppe.
Nato a Torino nel 1843, partecipò attivamente con don Leonardo Murialdo alla fondazione della Congregazione di San Giuseppe, di cui diventò superiore generale. Fine direttore spirituale, educatore di giovani e insieme modello e maestro per i suoi confratelli, ma anche sapiente e appassionato giornalista, morì nel 1925.
La storia degli 813 abitanti della città di Otranto trucidati nel 1480 dai Turchi per aver rifiutato la conversione all'Islam dopo la caduta della città. Sono stati canonizzati nel 2013 da Papa Francesco.
Don Cocchi (1813-1895) è stato uno dei benefattori del Piemonte. Tra le innumerevoli iniziative in favore della gioventù povera avviate dal suo cuore e dal suo genio, il Collegio degli Artigianelli resta tutt'oggi il fiore all'occhiello.
Don Borel (1801-1873), personaggio di spicco nella Torino dell'Ottocento, fu grande predicatore e confessore, anche impegnato nell'assistenza dei carcerati. Tra i suoi amici più cari si annoverano San Giuseppe Cafasso, San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Giovanni Bosco, di cui fu straordinario e fidato collaboratore.
Nell'Oratorio torinese dell'Ottocento padre Felice Carpignano (1810-1888) decisamente richiama la grande figura del Beato Valfré per una serie di significative coincidenze: l'umile origine contadina; la seria preparazione culturale conseguita attraverso studi condotti fino al conseguimento del titolo dottorale nonostante la ristrettezza delle risorse economiche; la decisione di entrare nell'Oratorio con una scelta che, se per il Valfré fu coraggiosa fino all'eroismo, non fu certo determinata da aspirazioni di comodità per il Carpignano; la profonda fede in Dio e nella Sua Provvidenza, lo spirito di preghiera, la carità tenace e umilmente esercitata, la straordinaria dedizione nel compiere la missione, il dono dell'intelletto nel comprendere le situazioni e del discernimento nel guidare le persone... Nella Torino del secolo XVII il Valfré fu l'animatore di tante iniziative di bene; il Carpignano - in una Torino caratterizzata dai profondi cambiamenti del XIX secolo - fu un nuovo Valfré.
Nata a Biella nel 1610 da famiglia benestante, Caterina Vecellone in giovanissima età vestì il saio francescano, entrando poi in monastero a Torino e assumendo il nome di Maria del Beato Amedeo (diventato familiarmente Amedea). Ebbe numerose esperienze mistiche, e concluse la sua vita terrena dopo oltre quarant'anni di vita religiosa. Il libretto illustrato ne racconta vita e opere.
Sebastiano Valfrè (1629-1710) anticipò quella grande stagione di "santità sociale" piemontese che espresse, fra gli altri, Giuseppe Cafasso, Giovanni Bosco, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Maria Mazzarello, Leonardo Murialdo... Sacerdote della Congregazione dell'Oratorio, si dedicò senza risparmio all'assistenza dei poveri, dei malati, dei carcerati e dei soldati savoiardi durante la sanguinosa guerra contro i francesi. E' perciò stato nominato patrono dei cappellani militari. Questo agile libro illustrato ne racconta la vita e le opere con stile avvincente.