Il libro offre una riflessione approfondita sulle origini dell'Ordine dei Frati Minori. In occasione dell'ottavo centenario della propria fondazione (1209 - 2009) l'Ordine dei Frati Minori si appresta a compiere una approfondita riflessione sulla grazia delle proprie origini, onde procedere ad un ulteriore approfondimento della propria vita e della propria missione ecclesiale.
Uno studio sulla questione del potere nell'istituzione ecclesiale dell'Ordine dei Frati Minori, nella struttura centralizzata dell'Ordine e nella sua finalizzazione ecclesiale. Nell'Ordine dei Frati Minori, purtroppo, la questione del potere e delle sue modalita di attuazione e ancora una questione di attualita, in quanto di questa potesta di governo non si e ancora individuato il fondamento e non si sono ancora chiarite le modalita di attuazione. Troppi problemi degli inizi dell'Ordine non hanno mai trovato soluzione. Questo lavoro si rifa all'opera di J.Dalarun: Francesco d'Assisi il potere in questione e la questione del potere (Ed. Bibl. Francescana, Milano 1999).
IL VOLUME E`UN AIUTO PER STUDIARE A FONDO IL PROBLEMA DELLA POVERTA DELLA CHIESA E DELL ORDINE SERAFICO. Il problema della poverta e`di fondamentale importanza per accreditare la credibilita della chiesa nella predicazione del vangelo. L'autore reinterpr eta la questione della poverta ecclesiale e della poverta francescana con criteri scientifici nuovi che rimettono in discussione le acquisizioni del passato: dare a dio quello che h di dio e dare a cesare quello che e`di cesare (mt. 22,21). I beni economici della chiesa sono in possesso culturale di dio e devono essere amministrati dalla chiesa per il culto di dio, per il sostentamento dei ministri del culto e per il soccorso dei fratelli che sono nel bisogno. Mettersi alla sequela di cristo povero significa rinunziare a tutti i propri beni, vivere del proprio lavoro, con la mercede del proprio lavoro aiutare chi non e`in grado di lavorare, essere disposti a lavorare per il vangelo senza nessuna mercede (s. Giovanni crisostomo)
in una attenta rilettura delle fonti, il libro si propone di fare chiarezza sul rapporto tra la legislazione comune della chiesa (conc. Lateranense iv) e la legislazione propria della trilogia francescana. IL PROCESSO DI RINNOVAMENTO POST CONCILIARE DELLA VITA RELIGIOSA PRESUPPONE IL RITORNO ALLE ORIGINI E LA DISANIMA DELL' EVOLUZIONE SEGUITA DA OGNI ISTITUTO. NON SI TRATTA DI UNA IMPRESA FAICLE. QUESTO LIBRO SI PROPONE DI EVIDENZIARE L'ORIG INE, L'IDENTITA E L'INTERDIP ENDENZA DEI TRE ORDINI FRANCESCANI. UN ASSUNTO DI QUESTO GENERE DEVE TENERE CONTO DELLA LEGISLAZIONE COMUNE DELLA CHIESA ESPRESSA NELLE DISPOSIZIONI DEL CONCILIO ECUM. LATERANENSE IV (1215) E INTERPRETATA DAGLI STORICI COEVI DI QUSTO CONCIL
Un motivo conduttore percorre l'origine e l'evoluzione dell'ordinamento giuridico della Chiesa, fino a contribuire a comporne il profilo identitario, quello del sangue: il sangue versato nel sacrificio che fonda il cristianesimo; che si fa tabù e divieto nell'antropologia occidentale e nel diritto; che tornerà a pulsare in ogni uomo, secondo la profezia, nella gloria dell'ultimo giorno. Questi passaggi vengono riproposti nella loro coerenza normativa millenaria dalle pagine di questo libro. Sangue e diritto, dunque, ma non solo: qui la prospettiva giuridica si salda direttamente al retroterra storico e sociologico, ma soprattutto a quello liturgico e teologico che reggono le norme e le dotano di senso, conferendo ad esse quell'organicità tipica di ogni ordinamento a base religiosa, segnatamente di quello canonico. L'attenzione per questo tema non si attenua - come pure ci si potrebbe aspettare - in un tempo, il nostro, così segnato dalla secolarizzazione e, su altro versante, dalla virtualità: anzi proprio la tenuta della sua centralità, sottolineano gli autori, testimonia di quanto il sangue, con i suoi significati simbolici e le sue proiezioni giuridiche, significhi nell'economia del sacro, che ancora incide, e non secondariamente, sulla vicenda umana.