"ACAB". All Cops Are Bastards. Il refrain di un celebre motivo skin anni Settanta diventa richiamo universale alla guerra nelle città, nelle strade. Michelangelo, "Drago" e "lo Sciatto" sono tre "celerini bastardi". Sono odiati e hanno imparato a odiare. Basta leggere l'impressionante e inedita chat del loro reparto per capirlo. Cresciuti nel culto della destra fascista, si scoprono disillusi al termine di una parabola di violenza che è la loro "educazione sentimentale". Nella narrazione di Bonini si svela, attraverso l'occhio e il linguaggio degli "sbirri" e una lunga inchiesta sul campo, la trama occulta dei più sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi due anni. Che collega in un ritmo serrato e una scrittura emozionante episodi accaduti in tempi e luoghi diversi come l'assalto militare degli ultras a una caserma di Roma e la caccia al romeno nelle periferie, i Cpt per immigrati clandestini e gli scontri della discarica di Pianura. La catena dell'odio e delle impunità.
Nell'anno elettorale, dicono gli analisti del moderno Islam radicale, l'Italia sarà colpita "inevitabilmente" dalle bombe di Al Qaeda. Il libro dei due giornalisti de la "Repubblica" è una ricognizione sui livelli di sicurezza nazionale. Viene ricostruito, con alcune rivelazioni, attraverso testimonianze dirette e documenti inediti raccolti in Italia e negli Stati Uniti, il ruolo essenziale avuto dall'intelligence militare e dal governo di Roma nella "fabbricazione" delle "notizie" false che giustificarono nel 2003, l'invasione dell'Iraq.
Si tratta del primo reportage sul campo di prigionia di Guantanamo dove sono reclusi oltre seicento uomini di quarantadue paesi, ritenuti affiliati di Al Qaeda catturati nella guerra al Terrore. Bonini, giornalista di "Repubblica", ha qui ripreso i reportages pubblicati sul quotidiano integrandoli con un'ampia narrazione inedita. Ne risulta un quadro contraddittorio e vivissimo, dove nulla appare scontato e tutto è da scoprire, dal dettaglio sulla confezione del cibo alle confessioni dei carcerieri. Ogni capitolo contiene un'appendice documentale spesso inedita. "Guantanamo è il non-luogo dove l'America ha imprigionato l'incubo di un nemico inafferrabile, dandogli un volto. Non è terra di redenzione, ma laboratorio di punizione senza speranza."