Calata profondamente nel tempo storico la riflessione di Augusto Del Noce (1910-1989), uno dei più grandi intellettuali italiani del secondo dopoguerra, si caratterizza per l'unità tra momento filosofico e momento politico. A partire dall'antifascismo giovanile Del Noce ha perseguito l'idea di una legittimazione critica del moderno in grado di riconciliare la posizione cattolica con la libertà. Da qui parte una rivoluzione storiografica senza precedenti la quale consente di comprendere le molteplici «vie» del moderno, da quella ateo-razionalistica a quella teistico-religiosa. Il volume ripercorre l'evoluzione del pensiero dell'autore, dal 1943 al 1978, nel profondo intreccio tra speculazione e storia che ne fa un caso unico nella riflessione filosofica contemporanea.
Il volume tratta del rapporto tra cristianesimo e cultura contemporanea, in particolare laicismo e relativismo, soprattutto alla luce dell'insegnamento di Mons. Luigi Giussani. Il volume affronta il tema del rapporto tra cristianesimo e cultura contemporanea soffermandosi sui temi della secolarizzazione, sulla crisi della filosofia, sul rapporto tra ragione e fede, sul rapporto dell'uomo con il soprannaturale, sul concetto di senso religioso cosi come e stato descritto e trasmesso da Mons. Luigi Giussani.