Perché insegnare storia utilizzando le nuove tecnologie? Per fare quello che già si fa in classe, ma in modo più efficace; per sfruttare strumenti già noti, ma non ancora diffusi in ambito scolastico; o, più semplicemente, per realizzare tutti quei progetti per cui carta e penna non bastano. Accantonando una visione generica del digitale e privilegiando un approccio disciplinare operativo, il volume aiuta il docente ad arricchire i propri percorsi didattici attraverso soluzioni originali e coerenti con lo sviluppo della capacità di pensare storicamente. Dopo un'introduzione alle principali questioni relative all'impiego del digitale per l'insegnamento della storia, vengono proposti dei laboratori - dalla storia antica a quella del Novecento - spiegando gli strumenti e suggerendo come adattare il livello di difficoltà. Il testo, rivolto agli insegnanti in servizio e in formazione del primo ciclo, offre spunti che possono essere rielaborati per una didattica coinvolgente ed efficace anche nel secondo ciclo.
Il volume che si propone è frutto di numerosi anni di ricerca trascorsi in archivio, con la consultazione di fondi poco esplorati. Il volume prende in esame gli anni dal 1434 al 1443, quando il pontefice Eugenio IV si trasferì con curia a Firenze, in anni cruciali che videro il Concilio di Firenze sancire l'Unione tra la chiesa di Roma e le chiese orientali. Attraverso documenti d'archivio e fonti manoscritte, finora non presi in considerazione, ne emerge un panorama circostanziato, decisamente originale rispetto alle tradizionali ricostruzioni che privilegiano esclusivamente gli aspetti teologico-dottrinali.