Le parole, le azioni, le scelte e perfino gli errori dei primi cristiani possono oggi illuminare il cammino dei credenti e della Chiesa? Gli Atti degli Apostoli raccontano la vita quotidiana di alcune tra le prime comunità cristiane; le azioni, le parole, le scelte di persone che costruiscono la Chiesa, che le danno un volto attraverso i loro volti. Non è un'immagine preconfezionata, una copia perfetta dell'idea che sta nella mente di Dio; Gesù all'inizio degli Atti dice a grandi linee qual è il progetto, ma come poi si è realizzato è dipeso dalle scelte di gente come Barnaba e Saulo, Pietro e Giovanni, Filippo e tanti altri di cui non conosciamo neppure il nome. Oggi come Chiesa ci troviamo a vivere in una realtà che cambia molto rapidamente e di fronte alla quale non è facile avere punti di riferimento; per questo continuiamo a leggere il libro degli Atti: perché le opere dei primi credenti sono per noi parola di Dio, una lampada che illumina, un punto di riferimento a cui guardare.
Da ormai duemila anni i Vangeli sono oggetto di studio, di preghiera, di critica. Il volume - giunto dopo numerose ristampe a una nuova edizione - parte dalla consapevolezza che, qualunque sia il motivo che oggi ci spinge a prenderli in esame, a parlarne ancora, la prima cosa da fare sia sempre e comunque leggerli. Lo scopo di queste pagine è fornire i punti di riferimento essenziali e alcuni percorsi di lettura, affinché chi lo desidera si possa orientare nel racconto di Matteo, Marco, Luca e Giovanni.
Scritto alla fine del I secolo, il Vangelo di Luca si caratterizza per l'abbondanza dei riferimenti all'Antico Testamento e la profonda conoscenza dell'ambiente ebraico e delle tradizioni e cultura del mondo mediterraneo del tempo. Chi era Luca? Era probabilmente un cristiano della seconda generazione, non un discepolo di Gesù ma collaboratore di Paolo; un uomo di grande cultura, inserito nel mondo ellenistico in cui probabilmente si è formato, ma altrettanto inserito nella fede di Israele. Scopo del lavoro è di essere una guida alla lettura del Vangelo. Viene perciò presentato suddiviso in brani, nella traduzione italiana ufficiale; dopo ciascun brano, seguono alcuni appunti di approfondimento.
Trenta commenti ai Vangeli della domenica che non rispettano la sequenza liturgica, bensì quella dei Vangeli. Ogni commento è corredato da una preghiera di personaggi del nostro tempo quali Giovanni Paolo II, Paolo VI, Angelo Comastri, Anna Maria Cànopi, Tonino Bello, Frère Roger Schutz, Karl Rahner, Martin Buber, David Maria Turoldo.
Da ormai duemila anni i Vangeli sono oggetto di studio, di preghiera, di critica. Questo libro parte dalla consapevolezza che, qualunque sia il motivo che oggi ci spinge a prendere in considerazione tali scritti, a parlarne ancora, la prima cosa da fare sia sempre e comunque leggerli. Lo scopo di queste pagine è fornire al lettore i punti di riferimento essenziali affinché si possa orientare nel racconto di Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Non si tratta dunque di un fascio di riflessioni sugli scritti evangelici, ma piuttosto di una mappa che offre percorsi di lettura.