«Maria non è mai stata una causa di separazione tra le Chiese. Al contrario, essa ne è diventata la vittima, addirittura l'espressione esacerbata. Su di lei si polarizzano e in lei si riflettono numerosi altri fattori di disunione». In questo modo netto e deciso si esprime il documento ecumenico di Dombes sulla Madonna.
Di conseguenza Maria e la mariologia diventano illustrazione della questione ecumenica, di ciò che già unisce, del suo contenzioso, del suo evolversi e dei suoi arresti, in un coinvolgimento non solo dottrinale, ma affettivo e passionale, perché vi entrano in gioco la pietà, la devozione e la cultura.
Per costruire una mariologia che non sia «vittima» delle divisioni confessionali, il volume tesse pazientemente i fili dei dialoghi teologici sulla Madonna intercorsi tra tutte le Chiese, organizzando la materia in 5 grandi sezioni: approcci, documenti ufficiali internazionali, documenti ufficiali nazionali, documenti non ufficiali, prospettive.
Appunto le Prospettive conclusive, per i principi metodologici che enunciano, per le indicazioni teologiche condivise che propongono, per il consenso individuato nonostante la diversità delle tradizioni, indicano che anche in mariologia i dialoghi ecumenici hanno prodotto una teologia riconciliata che è già in se stessa un frutto non piccolo del movimento ecumenico.
La lettura dell'Ave Maria secondo il metodo della Lectio divina consente di cogliere la ricchezza e la profondita' di questa antica preghiera cosi' cara al popolo di Dio. La lectio divina e' un modo particolare di accostarsi alla Parola di Dio. L'Autore legge in questa prospettiva l'Ave Maria riconoscendole cosi' il carattere di pagina biblica. Grati per il dono di questa donna", immagine di cio' che la Chiesa e la creazione intera sono chiamate a diventare, questa lectiio e' il tentativo di capire piu' a fondo il senso delle parole: Rallegrati, o piena di grazia, il Signore e' con te.... "