Il volumetto di padre Burdese si può considerare innanzitutto come la risposta di chi ha creduto alle parole di Caterina e continua ad approfondire, con incalzante interesse e stupore, lo straordinario messaggio che la Madonna ha rivolto al mondo - e in modo speciale ai vincenziani - con la sua medaglia e l'invito a diffonderla. Una medaglia definita "il cristianesimo in miniatura".
Non è, questo lavoro, un semplice sunto del Catechismo della Chiesa Cattolica, pur seguendone lo schema. È un ripensamento - in termini pastorali, esperienziali e più ancora esistenziali - del Credo, per farne riemergere tutta la valenza storica, ecclesiale e vitale dei suoi contenuti. L'autore non nuovo a questi saggi di approfondimento teologico - corrobora la verità di fede contenute del Simbolo con numerosissimi riferimenti biblici, patristici e della tradizione ecclesiale, che lasciano emergere la valenza delle verità stesse, facendole gustare alla ragione e inducendo il cuore ad una adesione ad un tempo motivata e convincente.
"I sacramenti sono in connessione sostanziale con la vita della Chiesa. Costituiscono la radice profonda della vita del popolo cristiano; ma la Chiesa è un popolo guidato al destino: i sacramenti sono pertanto nell'orizzonte ineludibile della vita e della funzione dell'autorità ecclesiale. Leggendo le pagine del tuo libretto, appare chiara l'immagine della Chiesa come luogo della presenza sacramentale di Cristo. E questo è un contributo fondamentale a riprendere l'evento cristiano come esperienza. Questa tua presentazione dei sacramenti, così innovativa perché così tradizionale, conferisce ai sacramenti il valore che io ho riscoperto nei cinque anni del mio episcopato. In moltissimi casi i sacramenti, che hanno una specificità assolutamente cattolica, assumono, nel contesto di profonda scristianizzazione in cui viviamo, il valore di strumenti di una nuova evangelizzazione" (dalla Presentazione di Mons. Luigi Negri).
Una luce amica per l’uomo di oggi. Ciò che colpisce nella trattazione dei Dieci Comandamenti, fatta da padre Giovanni Burdese, sempre agile e di
notevole chiarezza, è la rigorosa logicità e l’obiettività razionale della scrittura, aperta alle domande più acute dell’uomo moderno, nel desiderio
di offrirgli una luce amica per comprendere le esigenze che Dio ha posto alla sua creatura dandogli una legge scritta, che corrisponde tuttavia
all’interiore legge morale, che ciascuno porta scolpita in sé nella propria coscienza. Il pericolo, in cui poteva incorrere l’Autore nel proporre un trattato sui Comandamenti di Dio, poteva essere una certa aridità, priva di incisività e, quindi, d’interesse. Invece padre Burdese, in un crescendo continuo, offre un approfondimento rigoroso e appassionante della
materia che illustra, con una conoscenza completa dei problemi morali, indotti da ogni singolo Comandamento, e con una loro presentazione sempre
convincente perché non polemica né provocatoria, che non dimentica la problematica degli sviluppi che la legge morale ha preso nel nostro tempo, e risponde in modo chiaro, perspicace e sereno alle sfide dell’oggi, con aggiornamenti di sempre ampio respiro. È certamente un libro di piccole dimensioni. Ma costituisce una summa completa del Decalogo, “il primo codice etico donato all’umanità”, con l’intento di rispondere alle esigenze dei lettori di oggi, che vogliano verne na icura, utorevole e com-
pleta resentazione (Dalla presentazione del card.Giovanni Coppa).