I manoscritti di S. Giuseppe Cafasso, qui pubblicati, sono collegati alla sua attività di docente nel Convitto ecclesiastico di S. Francesco d'Assisi in Torino. La presente edizione contiene in particolare trenta quaderni, compilati, tranne rare eccezioni, in lingua latina: dal loro contenuto il Cafasso mostra grande capacità di sintesi, linearità di pensiero, chiarezza espositiva. Tutti gli originali dei quaderni si trovano presso l'archivio storico della Pontificia Università Salesiana di Roma.
Mentre il primo tomo del sesto volume contiene i manoscritti di morale del Cafasso relativi alla sua attività di “ripetitore” delle lezioni tenute dal teologo Luigi Guala, questo secondo tomo contiene quelli relativi alla sua attività di capo-conferenza del Convitto ecclesiastico di S. Francesco d’Assisi in Torino.
Si tratta delle osservazioni e delle integrazioni che il Cafasso, ispirandosi al metodo e agli orientamenti di S. Alfonso Maria de’ Liguori, ha apportato alla Theologia moralis dell’Alasia, riassumendo o trascrivendo alla lettera il pensiero trovato in testi di moralisti ritenuti autorevoli, unitamente al rimando a testi di altri teologi ugualmente apprezzati.
Con questo lavoro il Cafasso si rivela uno studioso e un docente che, dotato di mentalità e rigore scientifico, cerca di documentarsi attraverso la conoscenza della letteratura teologico-morale più accreditata al suo tempo.
Come già i quaderni, anche questi appunti, tranne rare eccezioni, sono scritti in lingua latina e tutti gli originali si trovano presso l’archivio storico della Pontificia Università Salesiana di Roma.
Le Istruzioni tenute dal Cafasso durante gli Esercizi spirituali al clero completano le Meditazioni già pubblicate nel primo volume. Sono orientate soprattutto a modellare la pratica dei compiti ministeriali del prete: ne delineano la vita interiore e la presenza nel mondo e danno indicazioni in particolare per la confessione e la predicazione. Presentano dei quadri interessanti e anche curiosi sulla vita quotidiana del clero torinese di metà Ottocento, all’interno di un periodo storico di grande abbondanza numerica di preti, ma in cui già si vedono i primi indizi di un certo distacco dalla pratica religiosa. Per affrontare quel periodo il Cafasso propone al sacerdote di tendere alla santità esercitando bene il proprio ministero pastorale: è questo il vero rimedio per combattere la mediocrità e la tiepidezza di un certo clero, che egli definisce «secolaresco».
I curatori:
Lucio Casto è docente di Storia della Chiesa e Teologia spirituale presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.
Alberto Piola è docente di Teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione Parallela di Torino, e presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Torino.
Questo volume pubblica l'edizione critica delle ventuno Meditazioni delle Missioni al popolo di San Giuseppe Cafasso, tenute in Torino e nei paesi vicini verso il 1840-1843.
Questo volume pubblica l'edizione critica delle ventuno Meditazioni delle Missioni al popolo di San Giuseppe Cafasso, tenute in Torino e nei paesi vicini verso il 1840-1843.