«Così è la vita e la ritrovo nella Parola che mi consola e mi divora, perfino nelle righe arcigne e scontrose che ho provato a ripercorrere, parole che a volte sembrano abbaiate e gridate, ma ci sbagliamo a pensarle così, dietro c’è dell’affetto, ne sono sicuro, perfino un po’ di preoccupazione materna, il desiderio di vedere gli amici dispersi tenersi insieme, e camminare nella fede, nell’amore, nella speranza.
Anche l’apostolo Giacomo ha pensato che così è la vita, e allora si tiene il lusso di rimbrottare i pigri e di scuotere gli indecisi, di minacciare i ricchi e spronare gli oziosi, e disegna senza tanto ordine, che a volte non serve, la sua mappa della felicità e del bene, e chi vuole mi venga dietro, sembra dirci, ci sto provando anch’io.
Così è la vita, lo so, ma non so bene con quale futuro; e non posso far altro che fidarmi di Dio; mi basta, lo capisco poco ma non mi ha mai deluso; è vivo – ne sono certo – nella fatica dei giorni, nel perdono di cui ho bisogno, nello sguardo che mi regala quando decido di ripartire, di cominciare da capo».
Gesù conosce la compassione e vive la tenerezza. È un Dio che ama, che si lascia ferire, turbare, toccare. Compatire significa "sentire con", "soffrire con", "trovarsi di fronte a qualcuno che soffre e decidere di entrare nella sua vita, di assumersi il suo dolore come se fosse il nostro". Questo concetto viene sviscerato attraverso dieci brani evangelici.
La storia degli Atti degli apostoli racconta di gente che cammina a fatica, che riceve colpi e ferite, ma con la grazia dello Spirito «mette ali». Vogliamo accostarci a queste pagine per ritrovare entusiasmo e freschezza nella nostra vita di credenti. Esse ci offrono l’immagine viva della prima comunità cristiana, ci mettono a confronto con la grazia e la fatica degli inizi, ci ricollocano con fiducia nel solco di un’azione dello Spirito che precede, accompagna e supera i nostri poveri sforzi. Le vogliamo rileggere con questa intenzione profonda: riprendere il cammino, ritrovare il coraggio, mettere ali.
Ci sono momenti della vita nei quali, dopo tanto buio, si torna a vedere. È sempre il Signore a guarire e ad aprire gli occhi; e come se non bastasse, insieme a uno sguardo nuovo, gioioso e profondo, ci regala il desiderio e la libertà di camminare con lui. Le pagine di questo libro - nate dall'esperienza di un pellegrinaggio nella terra del Signore - inseguono le tracce dell'itinerario di vita e di fede che Gesù percorre con i suoi discepoli. Ci conducono in Galilea, a Gerusalemme, ma ci riportano anche sulle nostre strade quotidiane, là dove il Signore e i fratelli ci attendono.
C’è bisogno di pane, di lavoro, di quiete, perfino di un po’ di denaro per stare a galla. Ma alla vita chiediamo di più: una direzione, un senso, uno scopo. Vogliamo essere felici, e ci piacerebbe capire come e quale strada seguire. La Parola di Dio ci invita a cercare senza stancarci e, prima ancora di darci risposte, ci regala una miniera di domande: dell’uomo a Dio, del Padre ai suoi figli, di Gesù ai fratelli. Come «mendicanti di Dio» tendiamo le mani e le apriamo per raccogliere dalla Scrittura il tesoro di interrogativi che orientino la nostra ricerca e ci insegnino a scegliere e a vivere felici. È il senso di questo breve itinerario tra le grandi domande della Bibbia e del cuore dell’uomo.