Il 9 maggio 2024, nella basilica di Sant'Ambrogio di Milano, è ufficialmente iniziata la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di monsignor Luigi Giussani (1922-2005), noto per essere stato l'iniziatore del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione. Non altrettanto conosciuto è, invece, il pensiero che sta a fondamento della sua azione. Ma come addentrarsi fra i moltissimi testi nati per la gran parte dalla trascrizione di suoi interventi orali? Massimo Camisasca, profondo conoscitore della storia di CL, prende per mano il lettore e lo accompagna, con linguaggio piano, attraverso gli snodi della riflessione del sacerdote milanese a partire dai primi scritti degli anni '50, arrivando a commentare i suoi ultimi contributi, e soffermandosi in particolare sul valore e il senso di alcune espressioni centrali del suo vocabolario: incontro, esperienza, avvenimento, cuore, corrispondenza, cultura, carità, missione, senso religioso, misericordia... Il volume segue il percorso intellettuale di don Giussani senza mai allontanarsi dagli eventi fondamentali della sua vita e della società italiana, dedicando alcuni capitoli alla Chiesa italiana nel primo Dopoguerra, alla contestazione di fine anni '60, al contesto culturale degli anni '80 e '90 nei quali CL si sviluppa, ai pontificati che ne hanno segnato il corso.
«La Chiesa ha bisogno di concentrarsi sull'essenziale della sua missione, sull'evangelizzazione, ha bisogno di lasciar cadere, al centro come alla periferia, in Vaticano come nelle diocesi, tanti organismi e compiti secondari, ha bisogno di vescovi e preti che vivano in rapporto con il popolo, di laici testimoni della fede nella loro professione e nelle loro famiglie, di religiosi che, nei consigli evangelici, ci richiamino alla bellezza di ciò che non passa. Quale volto avrà la Chiesa di domani? Al momento in cui congedo questo libro non sono in grado di rispondere a questa domanda. Soltanto sono profondamente convinto che ogni vera rinascita della Chiesa avviene attraverso i santi». (dalla Prefazione del cardinale Matteo Zuppi)
All'inizio di tutto, quando non c'era nulla se non quell'Inizio, c'erano l'amore, la gratuità, la comunione Tutti ci chiediamo: possiamo vivere assieme in questa epoca di individualismo assoluto? Quali relazioni stabilire? Da dove può nascere la speranza di una vita in comune? Quali sono le forze che possono purificare l'amore e renderlo costruttivo? L'autore di questo breve ma profondo libro ci aiuta a ricercare, in una visione antropologica e biblica, le radici della nostra convivenza su questa terra.