Questo libro si potrebbe intitolare "Lezioni all'aspirante diavolo custode impartite da un demone maestro dei novizi". Sì, l'idea primigenia che ha ispirato l'Autore scaturisce dalle "Lettere di Berlicche" di C.S. Lewis. Il Berlicche è del 1942 ed era un diavolo post-vittoriano, molto british e aveva come referente teologico l'anglicanesimo. Tuttavia la maestra in fatto di diavoli è la Chiesa Cattolica, tant'è che anche nei film horror se c'è da fare un esorcismo chiamano un gesuita, non un pastore né un bramino né un bonzo. In questo Manuale troverete la descrizione di tutto l'armamentario che il diavolo usa per ammansire e conquistare un uomo o una donna qualsiasi del XXI secolo. Ovviamente vi capiterà di non condividere certi passaggi, certi giudizi, certe riflessioni, certe sentenze. In effetti, potreste anche aver ragione voi. O torto. Ma chissenefrega. Al diavolo basta aver seminato confusione.
«Su questo santo era già stato detto tutto (anche se pochi lo conoscono a fondo). Così, ho deciso di fare una "autobiografia", facendo parlare il santo in prima persona. Ed evidenziando quel che di lui nessuno conosce: la demonomachia, per esempio (le sue lotte col demonio). Di questo "santo dei miracoli" in genere si pensa che sia bravo a far ritrovare le cose perdute. Ma non si spiega perché, dopo la Madonna, è quello che ha il maggior numero di luoghi e città intitolati al suo nome. Non c'è chiesa che non abbia una sua immagine. Nessuno conosce le sue lotte contro gli eretici catari, né il fatto che sia stato lui a convincere san Francesco a permettere lo studio ai francescani. Lo sapevate che è anche Dottore della Chiesa? Nemmeno si conosce la sua personale crociata contro l'islam. Il risultato è un libro che si legge come una fiction, perché i colpi di scena non mancano. Ma è tutto vero.» (Rino Cammilleri)
"Su questo santo era già stato detto tutto (anche se pochi lo conoscono a fondo). Così, ho deciso di fare una 'autobiografia', facendo parlare il santo in prima persona. Ed evidenziando quel che di lui nessuno conosce: la demonomachia, per esempio (le sue lotte col demonio). Di questo 'santo dei miracoli' in genere si pensa che sia bravo a far ritrovare le cose perdute. Ma non si spiega perché, dopo la Madonna, è quello che ha il maggior numero di luoghi e città intitolati al suo nome. Non c'è chiesa che non abbia una sua immagine. Nessuno conosce le sue lotte contro gli eretici catari, né il fatto che sia stato lui a convincere san Francesco a permettere lo studio ai francescani. Lo sapevate che è anche Dottore della Chiesa? Nemmeno si conosce la sua personale crociata contro l'islam. Il risultato è un libro che si legge come una fiction, perché i colpi di scena non mancano. Ma è tutto vero." (Rino Cammilleri)
“Chi sono io, in riferimento a quel che qui dentro troverai scritto, non ha importanza. Quindi non lo saprai. Non subito, almeno... Troverai che lo stile di queste pagine è ‘finemente umoristico’. Ti dico subito che non lo è. No, è sarcasmo, del più puro e del più disperato. Noi ridiamo come voi, ma tra le nostre risate e le vostre c’è una non lieve differenza: l’amarezza. Voi nelle vostre gioie e nei vostri dolori avete la speranza: in cuor vostro sperate che Colui- che-non-voglio-nominare cambi la vostra sorte... Gli sforzi degli abitanti del luogo da cui ti scrivo non sono mai concentrati sul tentativo di far perdere la fede alla gente. L’unica cosa che veramente ci interessa è impedire che la mano che voi tendete a Colui-che-non-voglio-nominare si incontri con quella che vi tende Lui”.