Il testo che viene qui presentato è lo scritto autobiografico di Guiberto di Nogent, abate vissuto in Francia tra l'xi e il xii secolo. Riveste un particolare interesse storico poiché costituisce una vera e propria miniera di notizie sui fatti di quell'epoca, di cui si sono avvalsi soprattutto storici come il Guizot, che lo incluse tra le fonti della sua monumentale raccolta in ben trenta volumi «pour servir à l'histoire de la France». "La mia vita" fu scritta in età avanzata, quando Guiberto aveva già compiuto sessantanni; è suddivisa in tre libri, redatti non di seguito ma in tempi successivi, per quanto ravvicinati: il primo nel 1114, gli altri due fra il 1115 e il 1116. Nel complesso potrebbe sembrare un'opera alquanto discontinua, mancante di un piano organico, ma ciò non toglie nulla al suo interesse; anzi, per l'autore questo andamento costituisce uno stimolo a presentare un'infinità di situazioni, eventi, personaggi, esperienze interiori ed esteriori in un quadro composito che, per esplicita e ripetuta dichiarazione, vuol essere «oggettivo». Un reperto che ci restituisce, come in un'istantanea, tutta la ricchezza e la varietà di un Medioevo nient'affatto «oscuro».
In questa nuova edizione Franco Cardini aggiorna ed amplia i contenuti delle precedenti, alla luce di nuovi studi compiuti sulla figura di San Galgano il santo, i luoghi ove visse, i segni, in particolare la spada nella roccia, le testimonianze che ci ha lasciato , danno alla sua storia un'ala di mi tico, archetipico e leggendario, che fa affiorare, come dice cardini: sotto i sereni cieli toscani, un simbolo che rinvia con profondo e affascinante potere evocativo al mondo celtico e al ciclo arturiano. In tutta la sua storia cio`che piy colpisce e`il senso del mistero che pervade il lettore, trascinato inevitabilmente verso una dimensione, allo stesso momento, storica, leggendaria e"