Oggi possiamo contare su un gran numero di sussidi catechistici e altri sono in continua elaborazione. Perché allora questo ulteriore percorso? Perché se accettiamo di vivere in un cambio d'epoca, come più volte ci ricorda Papa Francesco, allora comprendiamo che i modelli fin qui in uso rischiano, malgrado l'impegno di tanti operatori laici e consacrati, di non produrre alcun effetto. Un cambio d'epoca rappresenta una discontinuità profonda con il passato: non è più tempo di dare risposte, di spiegare tutto, di disporre di programmi ben pianificati, perché la fede non va più presupposta ma proposta, perché la fede non si accende più per convinzione ma per attrazione, perché oggi, più in generale, cristiani non si nasce ma si diventa e si sceglie. Ci siamo allora chiesti se sia ancora possibile pensare la catechesi dentro un approccio sistematico, esplicativo, da impartire a bambini e ragazzi in gruppi-classe divisi per età? È ancora possibile pensare ad un catechista super competente, come indicato nei vari documenti sulla catechesi: esperto di pedagogia e psicologia, di didattica, di comunicazione interpersonale, di S. Scrittura e tradizione, liturgia, magistero e teologia, storia della Chiesa e segni dei tempi? Ma scavando ancora più a fondo ci siamo chiesti: «Perché la catechesi di iniziazione oggi? Perché il catechista?». Prefazione di Rinaldo Paganelli.
Il Percorso" Domande sulla via" si compone di un testo base che contiene gli orientamenti teorici di fondo per accompagnare le comunità, i sacerdoti e i catechisti ed avviare ad un cambio di mentalità in relazione all'iniziazione cristiana dei genitori e dei ragazzi. Sono previsti altri quattro volumi che intendono dare gambe e suscitare nuovi percorsi di catechesi, in cui viene accantonata la classica "ora di catechismo" mentre si chiede di voltare pagina verso l'esplorazione di un paradigma diverso, pena lo svuotamento della proposta stessa. Questo primo volume, frutto di una riflessione prolungata sulle nuove sollecitudini per un rinnovamento concreto delle comunità cristiane, si concentra sul tempo iniziale, quello della prima evangelizzazione. Il testo è composto da tre parti. Una prima parte iniziale nella quale sono presentati in sintesi i criteri che si intende rinarrare alle comunità, al fine di avere una chiara bussola della strada da percorrere, e che gli autori stessi hanno percorso, orientati verso il kerygma. Una seconda sezione mette a disposizione delle schede vere e proprie, a partire da quattro proposte per introdurre al cammino i genitori, e cinque schede per il tempo della Prima Evangelizzazione. La terza parte raccoglie i riti di passaggio e le consegne che caratterizzano questa fase.
Il testo nasce da un'esigenza di legittimazione del paradigma narrativo nell'ambito della pastorale, della catechesi e, più in generale, nella formazione. Se la teologia ha indagato e sviluppato il tema della teologia narrativa, nell'ambito pastorale prevale ancora un modello maggiormente dogmatico e razionale di traduzione del racconto della Salvezza. Il volume è suddiviso in tre parti (Riconoscere - Interpretare - Scegliere): la prima attenziona lo stato attuale del paradigma narrativo nell'ambito della formazione, della pastorale e della catechesi; la seconda tenta di rilanciare una criteriologia di riferimento per ripensare le prassi a partire dal paradigma narrativo di fondo; nella terza parte si presentano alcune pratiche narrative, appartenenti ai tre ambiti di riferimento, che affermano la possibilità e l'efficacia di un cambio del paradigma di riferimento.