La pittura su pietra si sviluppa già in epoca romana e, come molte esperienze legate all'arte classica, riaffiora nel tardo Rinascimento. Assume nel giro di poco meno di due secoli una dimensione letteralmente europea: contribuiscono la rinata passione nei confronti delle pietre, in ambito pubblico e privato, e tutta una serie di fattori legati all'estetologia, al simbolismo, alla conservazione, alla tecnica del linguaggio pittorico. Con un taglio metodologico desunto dall'analisi della ricerca internazionale sulla storia sociale dell'arte e delle tecniche, nel libro si tenta per la prima volta di esaminare le motivazioni che hanno indirizzato le richieste del pubblico di fruitori e influenzato, attraverso la sperimentazione di nuovi procedimenti esecutivi, le ricerche estetiche degli artisti, a partire dal diffondersi di un uso ideologico e spirituale della pittura eseguita su una materia eterna al consolidarsi di una coscienza critica del suo significato.
La ’ndrangheta è oggi protagonista della vita quotidiana del paese. Con le sue ramificazioni, i suoi intrecci, le sue connivenze è salita in cattedra e ha imposto un’egemonia anche culturale. Molti libri sono stati scritti su questo devastante fenomeno, quasi sempre però ci si è limitati a descriverne fatti e aspetti caratterizzanti ma superficiali: non sono state studiate le ragioni profonde della straordinaria crescita economica dell’organizzazione criminale calabrese. Nel saggio sono analizzate le cause storiche, economiche, sociali e culturali della ’ndrangheta, dalla nascita fino ai nostri giorni, in particolar modo ci si è soffermati sulle origini e sui motivi della rapida diffusione a livello nazionale e internazionale. Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni momenti nodali dell’attività delinquenziale, alla sua penetrazione nei gangli della società civile, tra la classe politica e dirigenziale del paese, al suo divenire moderna borghesia mafiosa. Le prospettive di lotta presenti e future, la necessità di un’autentica e indispensabile educazione alla legalità chiudono l’opera.