Il volume, attento ai più recenti orientamenti emersi nel nostro paese in tema di progettazione formativa, propone un percorso strutturato per elaborare unità di apprendimento orientate verso traguardi di competenza, sia di tipo disciplinare, sia di carattere trasversale. Come evidenziano gli esempi illustrati nel testo, il percorso può essere impiegato nei diversi gradi scolastici del primo e del secondo ciclo di istruzione, in quanto fornisce una struttura logica basata sul modello di progettazione a ritroso di Wiggins e McTighe e imperniata sulla centralità del traguardo di competenza nella progettazione di una unità di apprendimento. La proposta di lavoro fornita dall'autore - frutto di una continua ricerca delle soluzioni più appropriate e sostenibili svolta insieme agli insegnanti all'interno di attività formative condotte con scuole e reti di scuole - si colloca nel contesto di un più ampio ripensamento dell'ambiente di apprendimento che caratterizza il lavoro scolastico, sia nei suoi aspetti strutturali (spazi, tempi, attrezzature, sussidi), sia in quelli metodologici e relazionali. Particolare attenzione viene posta alla flipped classroom come modalità low cost per liberare del tempo nel lavoro scolastico e per riconfigurare il setting formativo.
La certificazione delle competenze è ormai a regime anche nella scuola italiana, sia per il primo che per il secondo ciclo di istruzione, e costituisce un radicale cambiamento nei modi e nelle forme della valutazione scolastica. Per applicarla si tende a focalizzare l'attenzione su come compilare le diverse voci del documento: di fatto rimane sostanzialmente immutato il processo valutativo che ne precede la compilazione, salvo qualche piccola revisione formale alle intestazioni del registro (elettronico) o alla delibera del collegio docenti. Nel volume si propone di ribaltare la prospettiva e di assumere il modello come ultimo passo di una revisione profonda del processo valutativo; si tratta di una strada decisamente più impervia e impegnativa, ma ineludibile. In gioco c'è un diverso modo di pensare l'apprendimento, un allargamento dello sguardo valutativo ad aspetti spesso trascurati quali: i processi attraverso cui mobilitare i propri apprendimenti, una pluralità di punti di vista e di strumenti con cui raccogliere dati e informazioni, una diversa gestione della fase di attribuzione del giudizio, la valutazione vista come risorsa per l'apprendimento.
Negli ultimi anni le prove INVALSI si sono imposte nel dibattito sulla scuola italiana, suscitando reazioni diverse e contrastate. Il volume intende proporre una lettura professionale di questa innovazione e accompagnare il lettore a una comprensione più attenta dei tratti qualificanti di tali prove, suggerendo modalità di utilizzo più consapevoli. Dopo aver ricostruito il contesto culturale e istituzionale entro cui inquadrare il Sistema nazionale di valutazione, vengono analizzati i quadri di riferimento su cui sono elaborate le prove valutative. Sulla base di essi si forniscono indicazioni operative ed esempi per la realizzazione di percorsi di analisi e interpretazione dei risultati delle prove, in funzione del miglioramento delle prassi didattiche e valutative. I destinatari del volume sono gli insegnanti e i dirigenti della scuola di base e della scuola superiore, in rapporto alle innovazioni normative connesse alla revisione dei curricoli nazionali e alla sperimentazione di modelli di certificazione delle competenze, oltre che gli studenti impegnati in percorsi di formazione all'insegnamento.
Il tema del curricolo, troppo frettolosamente relegato a feticcio della pedagogia progressista degli anni ottanta-novanta, è ritornato al centro dell'attenzione, in particolare nel primo ciclo scolastico della scuola italiana, attraverso l'emanazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo. Il contesto di autonomia che lentamente si sta realizzando nel nostro sistema scolastico consente di disporre dello sfondo più idoneo per raccogliere la sfida del curricolo e attualizzarla, in rapporto all'evoluzione del dibattito culturale sui processi di apprendimento/insegnamento e sulle modalità di progettazione organizzativa. L'intento del volume è fornire un percorso di elaborazione e un insieme di strumenti operativi utili alle scuole per affrontare la sfida proposta dalle Indicazioni nazionali.
La valutazione si è prepotentemente affermata nel dibattito sulla scuola italiana (e non solo), fino a divenire una priorità strategica e culturale tra le più avvertite. Il contributo offerto dal volume risulta innovativo sia nell'oggetto che nel metodo: nell'oggetto, in quanto si allarga lo sguardo a una valutazione di sistema, comprensiva non solo degli apprendimenti degli studenti, ma anche della qualità degli insegnamenti e degli Istituti scolastici; nel metodo, in quanto la valutazione viene intesa come apprezzamento di un dato evento, senza ridurla ad aridi tecnicismi o pretese misurative. Si parte da una messa a fuoco del tema per procedere poi all'individuazione di linee guida operative e alla presentazione di materiali di lavoro. Gli apparati di studio che corredano il manuale forniscono inoltre studi di caso, esercitazioni, percorsi di approfondimento, perché non è sufficiente parlare di valutazione, occorre rimboccarsi le maniche e imparare a farla.
II volume intende affrontare le implicazioni didattiche e progettuali connesse a un approccio formativo per competenze. A partire dalla profonda rivisitazione dell'idea di scuola richiesta da una prospettiva centrata sulle competenze, si esaminano alcuni approcci didattici funzionali a un lavoro per competenze, mirando a proporre un modello orientato alla realizzazione di progetti didattici. Il testo può essere usato sia come approfondimento individuale sul tema, sia come materiale per l'autoformazione di gruppi di docenti o aspiranti insegnanti.