Una specie di Dizionario delle opere che si presenta come un Dizionario degli autori: così l'autore presentava la prima edizione delle sue Letture. Questa nuova edizione aggiorna la prima e aggiunge al valutazioni critiche che arrivano fino al 2022. L'attenzione ad alcuni autori come Montale, Kundera, Pound, Raboni assume dimensioni monografiche, ma non mancano libri di autori minori. Un libro venato da uno stile che non fa sconti e denota una curiosità intellettuale che sfocia in personalissime valutazioni critiche.
28 aprile 1945: Benito Mussolini e Claretta Petacci vengono fucilati a Giulino di Mezzegra. Il giorno dopo, i loro corpi - con quelli degli altri gerarchi fascisti uccisi a Dongo - sono esposti a Milano, in piazzale Loreto. La morte di Mussolini chiude tragicamente il ventennio fascista e segna al tempo stesso la fine di una gigantesca caccia all'uomo. Sono in molti a voler catturare il duce, primi tra tutti gli americani, che vorrebbero sottoporlo a un regolare processo. Bruciati dall'azione dei partigiani comunisti, più veloci di loro a mettere le mani sulla colonna in fuga, i servizi segreti statunitensi vogliono capire subito come e perché il loro piano è fallito e incaricano uno dei loro più abili agenti, Valerian Lada-Mocarski, di ricostruire la disperata fuga e la fine di Mussolini. Pochi giorni di indagine sul campo e di colloqui con i testimoni e, dopo una prima relazione più approssimativa, il 30 maggio 1945 l'agente numero 441 dell'OSS è in grado di inviare al suo capo, Allen Dulles, un rapporto definitivo. Ora questo materiale è tornato finalmente alla luce. È un documento in presa diretta, scritto a caldo, che racconta con precisione e uno stile essenziale ma vivido l'episodio più drammatico e significativo della recente storia italiana. Soprattutto, il rapporto di Lada-Mocarski fa piazza pulita, una volta per tutte, delle fantasiose ipotesi sulla fine di Mussolini, a cominciare dalle reticenti ricostruzioni del Partito comunista italiano.
Forse è la prima monografia che studia insieme 1Cor 1,26-31 e 1Cor 2,1-5 formalmente paralleli. Il rigoroso metodo di studio adottato permette di chiarire il senso e la funzione non solo delle due pericopi parallele, ma anche dell'intera sezione in cui esse sono inserite, la quale, diversamente, risulta essere frammentaria e priva di un legame logico. Dalla ricerca emerge la grande abilità di Paolo nel comunicare il Vangelo e la grande ricchezza teologica dei due brani, che spingono i lettori, di ieri e di oggi, a concentrare la propria attenzione su Dio e su Cristo per quanto hanno fatto per noi. Su di loro, infatti, si fonda l'identità della Chiesa e dei suoi ministri. Lo studio dimostra, inoltre, che i due testi non parlano di opposizione e incompatibilità tra fede e ragione.
Sollecitato dalle domande di Jacopo Guerriero, Cesare Cavalleri, uno dei maggiori intellettuali cattolici, parla di sé, delle sue preferenze culturali, della sua adesione all'Opus Dei (con un ricordo appassionato del suo fondatore, san Josemaria Escrivà), degli autori letti e incontrati in cinquant'anni di attività. Montale, Buzzati, Quasimodo, Flaiano, Raboni e molti altri compongono una galleria di personaggi che rispecchiano una stagione culturale che spiega il nostro imminente futuro. I nove documenti inclusi esemplificano lo stile del Cavalleri critico.
Una storia della pedagogia occidentale dalle origini greche e latine ai giorni nostri: le parole dei suoi maggiori esponenti, le grandi dottrine e le conseguenti realizzazioni. Lo sviluppo della civiltà viene considerato dal punto di vista delle teorie e delle istituzioni educative e quelle che storicamente si sono affermate appaiono strettamente collegate e vivificate, sia pure all'interno di un dibattito talvolta aspro, da un processo ideativo volto alla piena formazione della persona e della società. Una organica e documentata visione d'insieme a disposizione di insegnanti, studiosi, studenti universitari, formatori.
Il libro ripercorre in quattro tappe la vita e la personalità eroica di Dietrich Bonhoeffer ponendo in evidenza l'assoluta incompatibilità tra il paganesimo del regime hitleriano e il Vangelo, tra il potere di dominio e il dedicarsi totalmente agli altri, tra vuota teologia e responsabilità etica. La prima tappa del libro, quella più ampia e prettamente biografica, racconta la vita di Bonhoeffer dalla nascita al martirio. Nato in Germania nel 1906, Dietrich Bonhoeffer, dopo gli studi teologici a Berlino, iniziò l'attività di pastore in una chiesa tedesca a Barcellona. Successivamente si trasferì a New York presso l'Union Theological Seminary. Ma, dopo due anni, preferì tornare in Germania per condividere le sorti del suo popolo. Professore di teologia a Berlino e pastore luterano tra la sua gente prese parte al movimento di resistenza al nazismo che più tardi lo portò in carcere e alla morte. Fu proprio nella prigione che egli maturò l'idea che "la sofferenza è il luogo della presenza di Dio nel mondo senza Dio". La seconda tappa è più storica e ripercorre l'opposizione militare al nazismo alla quale partecipò Bonhoeffer. La terza tappa si inoltra nella profonda relazione di amore che il giovane Bonhoeffer ha coltivato attraverso il dialogo epistolare con la sua fidanzata. L'ultima tappa riporta il cammino di fede di Bonhoeffer. Una fede responsabile e incarnata nella storia del suo tempo.
L'obiettivo del volume non è stato solo la ricostruzione della storia della scuola italiana dall'Ottocento ai giorni nostri, ma sì è altresì cercato di delineare come l'istituzione scuola si sia costituita nella civiltà occidentale e mediterranea e si sia concretata come formazione della persona e del cittadino, e non solo come una semplice trasmissione di conoscenze giudicate fondamentali. Sotto tale profilo, l'istituzione educativa, dai gradi minori fino all'università, si è rivelata determinante per il processo di civilizzazione sino a quando ha saputo coniugare insieme lo spirito dell'educazione e la validità dei contenuti, influendo sulla storia della Penisola e, a sua volta, recependone le svolte e i rivolgimenti. La storia dell'istituzione scolastica si è manifestata allora un tutt'uno con la storia civile. In particolare, nel volume non sono mancate le illustrazioni legislative sì che il lettore possa comprendere i programmi e gli intenti legislativi soprattutto dall'Unità ai giorni nostri.
Questo volume ci riporta indietro nel tempo, per riscoprire le coltivazioni tradizionali, le colture e i prodotti tipici del nostro territorio, promuovendo il gusto per un'alimentazione più sana, più genuina e più saporita. Illustra le tecniche per realizzare oggi "l'orto dei nonni", un moderno orto biologico familiare nell'ambiente montano e in quello lacustre, con concimi e antiparassitari naturali. Questo significa riappropriarsi delle tradizioni locali e occuparsi del territorio toccando con mano la terra, per ritornare a uno stile di vita più naturale: l'orto resta quindi un luogo speciale, dove faticando è possibile conquistarsi la serenità dell'animo e godere del benessere fisico della vita all'aria aperta.
Un volume dedicato interamente alla riflessione sull'attività educativa dal punto di vista storico, cioè della sua evoluzione nel tempo. L'esame è relativo alla storia della pedagogia occidentale, partendo dalla Grecia antica per arrivare all'impero romano e al mondo cristiano. In questo senso l'accezione "occidentale" si estende fino a comprendere anche le diverse culture che direttamente o indirettamente hanno contribuito a creare le differenti correnti del sapere e, di conseguenza, anche i differenti approcci nel modo di trasmetterlo.
È una santità nascosta e tuttavia luminosissima quella di padre Leopoldo, così come ricorda nella presentazione don Bruno Maggioni. Una santità straordinaria nella sua semplicità,quella del frate dalmata delle Bocche di Cattaro,che ha saputo vivere alcuni tratti evangelici a volte dimenticati eppure di grande importanza, come la quotidianità, la discrezione, l’umiltà,la disponibilità,e di essersi sempre considerato un «servo inutile». Padre Leopoldo è stato un uomo a cui la natura aveva concesso poco,ma nella sua grande fede e dedizione assoluta a Dio, è diventato una icona di conforto e di speranza per quanti lo hanno avvicinato, specialmente nel mistero della Confessione. Non solo,ma continua ad essere tale anche dopo la morte.Infatti,è considerato tra i santi più popolari in Italia e anche all’estero. L’Autore, alla narrazione biografica, integra le sue conoscenze di storico sugli eventi dell’antica terra di Dalmazia, dove nacque padre Leopoldo, fino alle mutazioni socio-politiche del secolo scorso.
Autore Giorgio Cavalleri, scrittore e storico, vive a Como dove è nato nel 1940. Ha collaborato con numerose riviste e quotidiani ed è autore di una quarantina di volumi sulla storia del Novecento, pubblicati da varie case editrici fra le quali Garzanti, Piemme, Franco Angeli.
«Il volume che avete tra le mani», scrive Dino Boffo nella Prefazione, «è il quarto e conclusivo tomo dell’apprezzata serie di Persone & parole, la rubrica che Cesare Cavalleri ha tenuto su Avvenire dal 1985 a tutto il 2007, assumendo poi la titolarità di un altro appuntamento settimanale, quello di Leggere, rileggere. Per il quotidiano dei cattolici Cavalleri rappresenta una firma storica: lo dico con ammirazione e anche con una certa invidia, pensando al gruppo di coraggiosi professionisti che, giusto quarant’anni fa, nel fatidico 1968, misero intelligenza e coerenza al servizio del progetto di comunicazione personalmente voluto da Paolo VI.
«In questa avventura, nell’avventura di Avvenire, Cesare Cavalleri ha investito con generosità, portatore di una curiosità culturale inesausta radicata – come spesso accade ai cristiani veramente adulti – in una spiritualità dottrinalmente rigorosa. Non a caso, tra i suoi primi impegni per il giornale ci fu quello, quanto mai spinoso e necessario, della critica televisiva, affrontata con il piglio sicuro del letterato di vaglia e, all’occorrenza, dell’umorista sottile. Doti che poi Cavalleri ha confermato, di settimana in settimana, nello zibaldone di Persone & parole. Per rendersene conto basta sfogliare quest’ultima collezione, dove raffinate divagazioni letterarie convivono in tutta naturalezza con appassionate incursioni nel mondo della musica leggera, mentre il ricordo degli amici scrittori va di pari passo con le note di una laicissima, doverosa indignazione civile».