Due volumetti di versi giovanili, col titolo "Nuovi Salmi" (1955 e 1957), aprono il cammino di poesia in proprio di Guido Ceronetti. Nel 1965 uscì presso Tallone una tiratura per bibliofili della "Ballata dell'infermiere"; nel 2008 il Notes Magico ne pubblicò tutte le ballate ("Le ballate dell'angelo ferito"). Tra il '55 e oggi è passato più di mezzo secolo, un periodo in cui, oltre ai suoi libri in prosa, al teatro e alle traduzioni, Ceronetti ha scritto più di cinquemila versi seguendo un personalissimo percorso poetico. Questa antologia propone una selezione di quanto all'autore stesso sembra la migliore testimonianza del suo assiduo formulare "qualche ideogramma di compassione, di ricordo e di desiderio della luce". Come già per "Trafitture di tenerezza", che raccoglieva il meglio delle traduzioni poetiche di Ceronetti, anche questo libro concentra fin dal titolo aggressività e umiltà, forza e delicatezza. Perentorio ed evanescente come un messaggio in bottiglia. D'altronde per Ceronetti la parola poetica è al contempo ri-chiesta d'aiuto e offerta (a tratti, ma significativa) di salvezza.
"Questa piccola antologia personale di traduzioni in versi, esigua raccolta di frammenti e di schegge, se sarà presa per quel che vuoi dire, dovrebbe essere accolta come aiuto a pensare, la bellezza della parola e dell'immagine invaselinando l'accesso difficile al sepolcrale segreto dei mondi che il verso contiene. E aiuto al pensare vale viatico consolamentale per chi vive e patisce, per l'indicibile sofferenza che tutti ci inzuppa e uguaglia, per chi conscia-o-inconsciamente lancia nell'etere miti e muti e prolungati S.O.S. Il titolo che ho trovato è facile da comprendere: la tenerezza è rara, moneta fuori corso nell'indistinzione pan-tecnologica, e nello stupore del riceverne in un pugno di versi c'è qualcosa di specialmente strano, che somiglia a una trafittura. [...] Ho pescato nel fiume di quel che ho fatto e dato in mezzo secolo di pubblicazioni, dal latino, greco antico e dimotìki, ebraico biblico e lingue moderne, ma dalle carte molti inediti sono emersi, li ho restaurati e una parte è edita per la prima volta qui." (dall'introduzione dell'autore)