Ognuno di noi attraversa momenti di dolore, di depressione e di oscurità, di stress e di sofferenza. Lottiamo contro il cambiamento, l'isolamento, l'oscurità, la paura, l'impotenza, la vulnerabilità, lo sfinimento e le cicatrici della vita. Ciascuna di queste lotte è oggetto di una riflessione separata lungo i capitoli del libro, che si snodano sul motivo conduttore di una pagina biblica, quella che narra della lotta di Giacobbe contro il misterioso personaggio che lo affronta sul fiume Iabbok.
L'Autrice - una monaca benedettina impegnata nei movimenti della vita religiosa a tendenza monastica - è fortemente persuasa che la regola di san Benedetto non è un cimelio del passato o solo per i mistici medievali. Nella tumultuosa città moderna le comunità monastiche sono oasi di pace e di contemplazione attiva. Il messaggio della regola di san Benedetto è incentivo a costruire una società più giusta e più libera dove la fraternità, la pace, la solidarietà, l'integrazione, la preghiera, l'umiltà, il lavoro, la stabilità, l'ospitalità sono connotati che nobilitano le relazioni umane e sociali.«L'Osservatore Romano», 27 agosto 1999