È la seconda edizione riveduta e ampliata di un intenso saggio sul significato della conversione e del pentimento che fa da introduzione al Grande canone di sant’Andrea di Creta dell’VIII secolo. Canone letto dai cristiani ortodossi durante il lungo periodo di Quaresima.
Olivier Clément aiuta a cogliere tutta la ricchezza liturgica e spirituale vissuta dalla Chiesa ortodossa in preparazione alla Pasqua, la “festa delle feste”.
Consiste in un «lungo periodo di raccoglimento, di “trasformazione del cuore”, di digiuno nel senso più preciso, ma anche più largo del termine (il “digiuno delle passioni”) che insiste sull’umiltà del pubblicano, sintonizza gli animi sul tono eminentemente cristiano dell’ascesi. Seguono le sei settimane della Quaresima propriamente detta, che portano alla Grande settimana e, dopo un lungo periodo dedicato al pentimento, all’esplosione di gioia della notte pasquale».
Nella prospettiva evangelica, il vero potere è quello del Dio crocifisso: un potere che vuole l’alterità dell’altro fino a lasciarsi uccidere per offrirgli la risurrezione. Perciò il potere assoluto s’identifica con l’assoluto del dono di sé, con il sacrificio che comunica la vita agli uomini e fonda la loro libertà.
Olivier Clément, nato in Francia nel 1923, docente di teologia presso l’Institut Saint-Serge di Parigi, da anni dedica la sua vita a sondare le angosce più profonde dell’uomo contemporaneo per discernervi i gemiti latenti dello Spirito.
L'autore commenta tre preghiere della tradizione cristiana. Il commento al Padre Nostro mira a scoprire nella densità stessa del testo quella "preghiera di fuoco" di cui parlava Cassiano. Le due preghiere successive sono familiari alla tradizione orientale. La preghiera allo Spirito Santo è "la preghiera che introduce a tutte le preghiere perché ogni preghiera autentica si dispiega nel soffio dello Spirito". Infine la preghiera di sant'Efrem, preghiera penitenziale che scandisce la liturgia della Quaresima e riassume il senso della lotta interiore tra uno "spirito di pigrizia, scoraggiamento, di dominio, di vane parole" e uno "spirito di castità, di umiltà, di pazienza e d'amore".