Per Claude Lévi-Strauss, le qualità sensibili - crudo e cotto, fresco e putrido, bagnato e bruciato - possiedono, al pari del linguaggio, una logica, linee di sviluppo e regole. Sono segni che costituiscono sistemi simbolici e rivelano la struttura di una società. Così, partendo dallo studio di un mito indigeno del Brasile, l'autore individua nel fuoco un elemento di mediazione fra uomo e natura, fino a stabilire un'equazione fra "cotto" e "socializzato". Questo metodo di analisi trova nella musica il suo esempio migliore: i miti, infatti, vengono trattati in sequenza e nelle loro relazioni reciproche come i movimenti di una sinfonia.
Questa raccolta di testi biblici adattati permette ai bambini di sviluppare una riflessione religiosa. Anche le illustrazioni, semplici e vivaci, invitano alla contemplazione e contribuiscono alla riflessione. "Fin dalla prima lettura o dal primo ascolto di un testo, il bambino è messo alla presenza di un mondo che ignora. È immerso nella storia della salvezza ma è incapace di capirla nella sua globalità. Poco importa: il bambino acquisisce così la concretezza del testo prima di comprenderne il senso".
Uno strumento completo e insostituibile per il pellegrino e il turista, frutto della secolare presenza francescana in Terra Santa al servizio dei pellegrini. Nel segno di una tradizione che ha le sue origini nell'opera di Niccolò da Poggibonsi con il Libro d'Oltremare" (1346-1350) e dei successivi prontuari e Guide lungo i secoli, la Custodia di Terra Santa presenta una guida ampliata e notevolmente aggiornata, illustrata a colori e corredata di cartine, piante e mappe degli itinierari, di informazioni storiche e riferimenti ai testi biblici. Dopo una introduzione storico-geografica e una descrizione del contesto religioso, la guida dedica una lunga sezione a Gerusalemme e ai suoi principali luoghi di devozione. Il visitatore ha la possibilità di scegliere tra i numerosi percorsi proposti, che intrecciano isite ai santuari, ai luoghi significativi della fede cristiana e tappe turistiche, per una esauriente conoscenza della città. "
Intellettuale di sinistra, laico, già ateo convinto, Jean-Claude Guillebaud racconta in queste pagine il suo viaggio di ritorno al cristianesimo.
Insoddisfatto della narrazione solo «orizzontale» e cronachistica dei fatti cui era costretto dal suo mestiere di giornalista, Guillebaud sente la necessità di ritrovare una chiave di lettura più autentica per comprendere la dimensione «verticale» della storia e dell’uomo: «Per me era arrivato il tempo di deporre i bagagli. Il bisogno di leggere, di riflettere nel modo giusto, si sostituiva a quello di osservare e render conto».
La sua testimonianza è insieme personale e paradigmatica: attraverso l’analisi delle esperienze vissute in momenti e in luoghi cruciali del nostro tempo (dalla guerra del Vietnam al ’68, dalla crisi senza fine del Medio Oriente fino all’11 settembre) e il confronto con il pensiero di autori quali Girard, Morin, Ellul e Serres, Guillebaud riscopre la centralità e l’attualità del pensiero cristiano, il suo ruolo fondatore per la cultura dell’Occidente. «Messianismo giudaico, speranza cristiana, progresso dei Lumi: non riesco a impedirmi di scorgervi una filiazione che definisce l’intera storia occidentale. Significa che continuiamo a essere responsabili del divenire del mondo, che “un altro mondo è possibile”, come dicono oggi gli altermondialisti».
La sua «conversione» è dunque in primo luogo una scelta razionale, che nasce da una forte presa di coscienza di quelle che sono le radici della nostra civiltà e della terribile lezione che le ideologie del ’900 ci hanno consegnato. In un’Europa «scristianizzata», stretta fra un fondamentalismo religioso che assume spesso i tratti del fanatismo islamico, un relativismo cinico e un edonismo disperato, il libro di Jean-Claude Guillebaud rappresenta un contributo prezioso alla riflessione sul rapporto fra fede e ragione, quel binomio che Benedetto XVI ha posto al centro del suo pensiero teologico.
L'AUTORE
JEAN-CLAUDE GUILLEBAUD (Algeri, 1944), già giornalista di «Le Monde», è stato direttore editoriale della casa editrice Seuil. Tra i numerosi libri pubblicati ricordiamo La trahison des Lumières (Premio Jean-Jacques Rousseau), Le principe d’humanité e La refondation du monde.
Questo libretto e' nato per trasmettere ai bambini la gioia della Resurrezione e la fiducia nell'amore infinito e onnipotente di Gesu' Risorto.
Questo libretto è nato per accrescere l’innata fiducia dei bambini nell’infinita bontà di Dio, attraverso il racconto delle manifestazioni di Gesù Misericordioso a Santa Faustina Kowalska, una Suora polacca vissuta tra il 1905 e il 1938.
Claudia Radici Papa, 36 anni, biologa e mamma di quattro bimbi, appassionata di disegno e filastrocche.
Questo libretto è nato per insegnare ai bambini l’importanza della correzione fraterna, della preghiera e dei Sacramenti, come uniche vere possibilità di risolvere i litigi e i problemi quotidiani.
Claudia Radici Papa, 36 anni, biologa e mamma di quattro bimbi, appassionata di disegno e filastrocche.
Nell’orizzonte della questione antropologica, il volume si confronta con il fenomeno che costituisce una delle grandi sfide contemporanee: la rivoluzione biotecnologica, che sta modificando i modi del pensare e dell’agire e, quindi, del vivere. Di fronte a questo fenomeno il cristiano non può non porsi la domanda su fin dove la ricerca scientifica che sfocia in una nuova cultura sia autorizzata a violare i confini della natura umana, ignorando il principio fondamentale per il quale se tutto è permesso all’uso della scienza per l’uomo, non tutto è permesso all’uso dell’uomo per la scienza. La sfida della rivoluzione biotecnologica, infatti, è la componente culturale dell’identità umana, la quale deve rapportarsi sempre alla componente naturale della medesima. Tale rapporto oggi è diventato molto problematico, perché la stessa natura umana è stata “culturalizzata”, nel senso che viene “ripensata”, rivoluzionata, trasformata. Gli interventi sono raccolti attorno a tre plessi: la dignità della persona, il suo fondamento e il dibattito bioetico da esso suscitato; i problemi specifici legati al fine vita; infine la fondazione della legge naturale.
Ignazio Sanna (1942), arcivescovo di Oristano, dottore in filosofia, teologia e diritto canonico, è stato Pro-Rettore dell’Università Lateranense e docente ordinario di Antropologia teologica presso la Facoltà di Teologia della medesima Università. È autore di numerosi saggi su riviste specializzate e di numerose voci in dizionari ed enciclopedie teologiche. Tra le sue pubblicazioni: La cristologia antropologica di Karl Rahner, Paoline, Roma 1970; L’uomo via fondamentale della Chiesa, Dehoniane, Roma 19893; Immagine di Dio e libertà umana, Città Nuova, Roma 1990; Dalla parte dell’uomo. La Chiesa e i valori umani, Paoline, Roma 1992; Chiamati per nome. Antropologia teologica, San Paolo, Cinisello Balsamo 20043; Le beatitudini del prete. Un progetto di spiritualità sacerdotale, Piemme, Casale Monferrato 1995; Fede, scienza e fine del mondo. Come sperare oggi, Queriniana, Brescia 1996; La teologia e l’esperienza di Dio. La prospettiva cristologica di Karl Rahner, Queriniana, Brescia 1997; Karl Rahner, Morcelliana, Brescia 2000; L’antropologia cristiana tra modernità e postmodernità, Queriniana, Brescia 2004; L’identità aperta, Queriniana, Brescia 2006. Per le nostre edizioni ha curato i volumi: La sfida del post-umano (2005), Legge di natura e interculturalità (2006) e Emergenze umanistiche e fondamentalismi religiosi. Con quale dialogo? (2008).
A partire dagli anni '70 del secolo scorso la Catechesi Biblica Simbolica cerca di riproporre e mettere in opera la catechesi dei Padri della Chiesa tenendo conto del mondo critico di oggi. Questo volume, a partire da numerose esperienze di catechesi per tutte le età che si ispirano a questo metodo, ne tenta una sintesi e propone una pedagogia della fede biblica. Gli autori sono stati mossi dalla certezza che una catechesi che si ispiri ai Padri è possibile anche in un mondo segnato dall'esteriorità tecnica.