Proponiamo, in una nuova edizione aggiornata, le più belle Omelie del cardinale Angelo Comastri, scelte personalmente dall'autore. In tanti anni di predicazione in tutta Italia il cardinale è amato, conosciuto e apprezzato da Vescovi, Parroci e tantissimi laici. Un libro atteso e desiderato. Le omelie riguardano l'intero anno liturgico e tantissimi argomenti pastorali, con esempi attuali e numerosissimi riferimenti ai santi e a storie di vita vera.
Il card. Comastri, con il suo tratto brillante e ancorato nella realtà, ripercorre la vicenda umana e spirituale di Maria Goretti, insieme al cammino di conversione del suo assassino Alessandro Serenelli. Un insegnamento per le giovani generazioni, e per tutti: solo il perdono può guarire e salvare.
Il volume commenta alcune pagine della Bibbia che ci rivelano nell'Antico e nel Nuovo Testamento, la paternità di Dio. La chiarezza e la semplicità del linguaggio fanno di questo saggio un contributo agile e adatto anche a chi non ha grande dimestichezza con i testi biblici. È particolarmente interessante l'antologia di testi e di preghiera che arricchiscono ogni singolo capitolo e che sono tratti dal repertorio di autori contemporanei, come Carlo Carretto, Charles de Foucauld e altri.
In questo piccolo libretto, il card. Angelo Comastri desidera puntare il riflettore sul Santo dell'ordinario, san Josemaría Escrivá De Balaguer che - come ci ricorda san Giovanni Paolo II - raggiunse la santità colmando di spirito cristiano ogni aspetto della quotidianità.
In questo libretto, servendosi di prove scientifiche e tesi teologiche, il card. Angelo Comastri espone in modo chiaro e comprensivo la questione dell'autenticità della Sacra Sindone e sul messaggio che la passione di Cristo, impressa sul velo, trasmette ancora oggi a tutti i cristiani.
In questo piccolo volume, che accompagna la Mostra itinerante realizzata dalla Fondazione OasiApp-Messalino App, il lettore potrà ripercorrere le tappe - dalla nascita - della devozione mariana attraverso le testimonianze di coloro che, per portare avanti la propria missione, si sono affidati all'intercessione speciale di Maria, Madre di Gesù e di tutti noi.
Una Via Crucis inedita del Card. Angelo Comastri. La Via della Croce è per il cristiano anche la via della fraternità, cioè della condivisione del dolore: se condiviso, il dolore pesa meno. Lo sguardo sempre rivolto al Crocifisso che lì, da 2000 anni, indica la via per la felicità: la Risurrezione di Cristo, via verità e vita salvezza per tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
"Siamo stati battezzati per vivere la vita stessa di Cristo: se seguiamo il maestro mite e umile, anche sopra di noi si aprirà il cielo e Dio gioirà riconoscendosi nella nostra vita. È il miracolo dei Santi, verso i quali la gente corre attratta da una novità e da un fascino che non è più umano. Questo miracolo possiamo farlo tutti: e questo è il miracolo che Dio ci chiede e che gli uomini aspettano da noi cristiani. Oggi più che mai! Un tempo si guardava ai Santi per prendere ispirazione nella vita e dai loro si imparava l'onestà, la fedeltà, la generosità, la passione per l'educazione dei figli, lo spirito di sacrificio che è necessario per affrontare le prove inevitabili della vita, la limpidezza dei sentimenti, la lealtà e l'impegno per costruire e ricostruire continuamente la pace (nella famiglia, tra le famiglie e nell'intera città): e questi valori Sono indispensabili per formare una società veramente degna dell'uomo. Dobbiamo tornare a guardare ai Santi se vogliamo alzare il livello di dignità della nostra società". (dalla presentazione)
San Francesco d'Assisi ha aperto più strade al cristianesimo di quante non ne abbiano aperte tutte le imprese militari dei cristiani. La sua esperienza di Dio è legata in maniera indissolubile alla scelta di abbandonare ogni legame con i beni terreni. La povertà di Francesco è e sarà sempre una povertà lieta, una povertà umile, una povertà obbediente, conseguenza della scoperta della vera ricchezza della vita, la fede in Gesù. Il cardinale Angelo Comastri racconta, con semplicità e partecipazione, la vita del santo di Assisi, nella consapevolezza che ancora oggi, il seme gettato da Francesco grida che il Vangelo è un'utopia, ma è un'utopia possibile!
La preghiera vera smuove le montagne, apre sentieri di pace, scava pozzi di gioia, suscita autentiche novità di bellezza di vita. Se sapessimo pregare, quanto bene potremmo seminare nel mondo, quanta tristezza elimineremmo dalla storia, quante ingiustizie si scioglierebbero per cedere il posto all'equità e al servizio e all'altruismo. Purtroppo, non si può fare a meno di constatare che oggi poche persone sanno pregare.
Dalla penna vive ed efficace del card. Comastri, un ricordo del santo vescovo Oscar Romero in occasione della sua memoria liturgica. Mons. Romero, ci ricorda il cardinale, ha difeso gli ultimi e gli indifesi fino al sacrificio ultimo della sua stessa vita. Un esempio di fede eroica e testimonianza efficace in tempi come quelli di oggi di difficoltà per i cristiani ad esprimere il volto autentico dell'amicizia di Cristo.
“Georges Bernanos, scrittore brillante e fervente cristiano, parlando con alcuni amici fece questa confidenza: «Non vivrei neppure cinque minuti fuori della Chiesa Cattolica; e se venissi cacciato, vi tornerei subito a piedi nudi, in camicia e con la cenere sul capo e accetterei qualunque condizione per rientrare nella Chiesa ». Perché? Perché solo nella Chiesa Cattolica poteva ricevere il perdono di Dio, del quale tutti abbiamo bisogno. Il profondo pensatore Søren Kierkegaard ha scritto: «Perché ci si possa veramente fidare di un uomo, si esige la sua parola. Anche Dio ci ha dato la Sua Parola: Cristo!». E Cristo, in mezzo alla nostra cattiveria, ha gridato: «Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno»” (dalla presentazione dell’autore).