Don Tonino Bello, come Martin Luther King, aveva un sogno. Sognava un mondo senza guerre e una società senza sfruttatori e oppressi. Non avrebbe però mai sognato che un papa sarebbe andato in Puglia, a riconoscere la sua voce profetica, come Francesco nell'aprile 2018. Dal Luogo-non luogo che i vivi possono sognare ma non vedere, Tonino dunque fa festa insieme alle anime che abitano un aldilà dove finalmente non c’è più sangue né violenza né prepotenza, ma tutti gli spiriti sono attraversati e riempiti dalla luce amorosa di Dio.
Così nasce questa visione sul sentiero di Isaia, il profeta delle spade trasformate in falci di pace. Da Maria Maddalena a Francesco d’Assisi, da Kapuscinski a Sophie Scholl, da Anne Frank ad Alex Langer, cantano i beati. Quelli che hanno avuto la forza di sognare.
«Se nessuno avrà mai il coraggio di contrastare il nazionalsocialismo, questo sistema non crollerà mai!». È il 4 ottobre del 1944 e la giovane recluta delle SS, il sudtirolese Josef Mayr-Nusser, ha appena gridato la sua obiezione di coscienza di cristiano alla dittatura: «Signor maresciallo maggiore, io non posso giurare a Hitler». I compagni tentano di convincerlo a tornare sui suoi passi e a salvarsi la vita. Niente da fare: «Intorno a noi c'è il buio - aveva scritto già alla metà degli anni Trenta -, il buio della miscredenza, dell'indifferenza, del disprezzo e della persecuzione. Dare testimonianza oggi è la nostra unica arma efficace». Il padre di famiglia e presidente della sezione giovanile dell'Azione cattolica di Bolzano viene arrestato, e nel febbraio del '45 sarà condannato a morte e avviato a Dachau. Ma non ci arriverà mai. Il treno della morte è costretto a stazionare a Erlangen a causa di un bombardamento alleato. Josef, stremato per le privazioni e per un edema polmonare, il 24 febbraio 1945 muore sul carro bestiame con in mano il vangelo e il messale. Un libro bellissimo ma, ancor più, necessario. Un libro da proporre nelle scuole medie e in quelle superiori a ragazzi che sono stufi di lezioni «buonistiche» non sostenute da testimonianze coraggiose (dalla premessa di Ettore Masina). Con contributi di Albert Mayr, Ettore Masina, Paolo Bill Valente Scheda storica del Sudtirolo a cura di Leopold Stuerer.
«Raimon Panikkar non era una linea, è un cerchio». Con queste poche parole Francesco Comina tenta una definizione di uno dei più complessi e prolifici pensatori del nostro tempo. Il libro non è solo una introduzione alle affascinanti visioni e intuizioni di Panikkar. È molto di più. È un libro che intreccia i fili di un'amicizia nata venticinque anni fa ad Assisi e proseguita poi attraverso incontri, meditazioni, conferenze in varie parti d'Italia, scambi di idee, lettere e biglietti. Un pensiero, quello di Panikkar, che apre un nuovo discorso sull'uomo, su Dio e sul cosmo. Perché per salvare la realtà è necessario uno sforzo supremo per una metanoia radicale, cioè una vera conversione di mente, anima e corpo. Vanno rimessi in discussione gli ultimi seimila anni di esperienza umana, la ragione dev'essere disarmata, il tempo va riportato alla sua natura reale, alla sua tempiternità. Al posto dell'ecologia va maturata una ecosofia, che consideri la terra come parte del corpo. Più che la politica si deve inseguire l'orizzonte metapolitico. E poi il dialogo intra-religioso, l'inter-in-dipendenza, il non-dualismo, il principio trinitario, la sapienza dell'amore.
Un racconto teatrale pieno di poesia e passione su un grande dramma del nostro presente e del nostro futuro. Un documento vibrante sulle "guerre dell'acqua"in quattro continenti. Dall'Amazzonia di Chico Mendes all'Africa assetata.Dall'India inquinata all'Europa opulenta e "mineralizzata": sulle strade dell'acqua di quattro continenti viaggia questo monologo teatrale pieno di poesia e passione.
Thomas Merton, monaco contemplativo e maestro di vita interiore, amava il jazz e si batteva per la pace nei movimenti americani degli anni '60. Il suo è uno dei trenta ritratti che Francesco Comina traccia in questo libro con brillante scrittura e appassionata partecipazione. Storie vere di coraggio e di speranza, ritratti di martiri della libertà e testimoni della giustizia, dialoghi con grandi maestri di vita e di pensiero. Ma ci sono anche i volti dei poeti e dei migranti a comporre questa singolare galleria di personaggi: da Josef Mayr-Nusser, soldato semplice di Bolzano che rifiutò il giuramento a Hitler, a Marianella Garcia Villas che si chinò sugli uccisi in Salvador; da Raimon Panikkar, filosofo che pensa e vive l'incontro tra le religioni, a Ivan Illich, acuto critico dei nostri idoli culturali e sociali; da Giorgio La Pira, sindaco della povera gente e della pace, a Esperanza Martinez, che si sta battendo per gli indios contro i signori del petrolio; da Ryszard Kapucinski, appassionato narratore del mondo, specialmente quello dei poveri, ad Alex Langer, costruttore di ponti etnici e politici; da Yolande, tutsi, e Jacqueline, hutu, che tessero amicizie impossibili nel tragico Ruanda del '94, a Enrique Dussel che propone un'etica dalla parte delle vittime. Ma anche i poeti Amelia Rosselli e Pablo Neruda, padre Turoldo e don Tonino Bello, il martire Luis Lintner e il deportato sudtirolese Franz Thaler.