Guido liturgico pastorale 2020 - 2021 per le diocesi di Roma
Guida Liturgico Pastorale dall’Avvento 2017 a Novembre 2018
Dalla presentazione:
Il nuovo anno liturgico si apre con il grido di Isaia che ascoltiamo nella prima lettura della Messa della prima Domenica di Avvento. Il profeta dà voce non solo alla supplica del popolo di Israele, ma anche a quella della nostra comunità di credenti che cammina incontro al Signore confidando nella sua presenza: «Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie e lasci indurire il nostro cuore, così che non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, per amore delle tribù, tua eredità. Se tu squarciassi i cieli e scendessi!».
Chi ha sperimentato la dolcezza della presenza del Signore non ne sopporta la privazione, l'apparente lontananza, e nelle mutevoli circostanze della vita, che spesso sembrano portare lo stigma dell'assenza di Dio, non cessa di invocarlo, ben sapendo che il Signore tornerà perché è già venuto e ha risollevato l'umanità dalla sua condizione
La Chiesa, come il profeta, fonda la sua supplica su una salda certezza: «Signore, tu sei nostro padre». Vivendo ogni giorno alla presenza di Dio, continua a invocarlo con filiale abbandono alla sua santa volontà.
L'Anno Santo Straordinario della Misericordia ha accresciuto in noi una duplice consapevolezza: Dio è Padre di misericordia per tutti gli uomini e, per questo, ogni credente deve essere misericordioso verso il prossimo. Papa Francesco lo ha ricordato più volte in questi mesi: essere "misericordiosi come il Padre".
Siamo, infatti, i beneficiari dell'amore fedele del Padre, che la Scrittura fa assomigliare al "seno materno" e chiama "misericordia", un amore che ci dona la dignità di figli di Dio e ci apre la porta - davvero santa - della vita eterna. Dio Padre ama ogni uomo fino a donare il Figlio Unigenito e insieme con il Risorto invia lo Spirito che guida e anima la Chiesa lungo i secoli.
L'anno liturgico non si limita a ricordare i grandi eventi della storia della salvezza, li attualizza e ci permette di viverli sempre di nuovo e di sperimentarne l'efficacia salvifica. L'Avvento ci ricorda l'attesa carica di speranza del ritorno glorioso del Signore, una speranza ricca di fiducia che, come si sono adempiute le antiche promesse, giungerà a compimento la promessa di Cristo di ritornare alla fine del mondo. Nel tempo di Natale contempliamo i cieli aperti e il Dio invisibile che ci viene accanto nel Bambino di Betlemme " nato per noi"; in Lui il Padre si specchia e si compiace. In Quaresima, riconoscendoci segnati da infedeltà, fragilità e peccato, ci è offerto di incontrare di nuovo l'amore fedele, paziente e misericordioso del Padre. Incessante e fiduciosa si fa la preghiera: "Perdona il tuo popolo, Signore". La certezza dell'amore che rigenera illumina il tempo pasquale e la Chiesa esulta, insieme a tutta la creazione, per la risurrezione del suo Signore, vincitore del peccato e della morte. Quella stessa salvezza che lo Spirito Santo, inviato nel giorno di Pentecoste sugli Apostoli e continuamente effuso sul popolo credente, non cessa di rendere viva e operante nel quotidiano pellegrinaggio verso la patria eterna. La misericordia che penetra e accompagna tutta la nostra vita dell'amore misericordioso del Padre per ogni uomo nostro fratello.
Quest'anno le letture domenicali seguiranno il ciclo A, che nel tempo di Quaresima ha una profonda impronta battesimale. Che in misura crescente e gioiosa possiamo credere e amare che Gesù Cristo è l'acqua viva, la luce che rischiara le tenebre, la vita che vince il peccato e la morte. E la grazia del Giubileo faccia fruttificare i doni ricevuti, testimoniare godere l'amore fedele e inesauribile del Padre.
Presentazione del Card.
Agostino Card. Vallini
Il nuovo anno liturgico coincide con il Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco per rendere <<più forte ed efficace la testimonianza dei credenti>> (Misericordiae Vultus 3). L'Anno Santo è un evento straordinario che si innesta nell'anno liturgico con i suoi tempi, le sue feste e memorie, il suo scorrere quotidiano e ordinario: un anno celebrato e vissuto contemplando con rinnovato stupore e gratitudine il volto di Cristo come concreta manifestazione della misericordia di Dio Padre