Storia di una bella amicizia, tra un giovane prete ligure e il grande biblista, arcivescovo di Milano. Quello che don Gabriele Corini racconta in queste pagine è il frutto di tanti incontri avuti tra Gerusalemme e Gallarate e di scambi epistolari, nei quali Carlo Maria Martini si è rivelato autentico maestro di vita e indimenticabile compagno di strada. "Con semplicità, ho voluto consegnare al lettore non una biografia del cardinal Martini o un ulteriore contributo ad approfondire il suo pensiero, ma descrivere soprattutto l'uomo, la persona nella sua globalità. Il mio è il ricordo di un 'figlio' - dice l'autore - , uno tra i tanti che il cardinale ha generato e accompagnato alla fede; un figlio che non dimentica il volto del padre, che lo sente vivo nell'eredità del bene che ha compiuto e in tanti consigli e pensieri che ha lasciato, in tanti insegnamenti che lo rendono ancora di più presente in mezzo a noi".
Il testo presenta un itinerario biblico attraverso cui il lettore può riscoprire il senso dell’amore secondo il disegno di Dio. Esso ricalca le tappe presenti nell’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est attraverso la lettura di alcuni brani biblici, articolandoli in due momenti: una prima parte dedicata all’amore umano nelle sue componenti fondamentali (amicizia, eros, filantropia, volontariato); una seconda parte inerente alla possibile conoscenza dell’amore divino come fonte e alimento dell’amore umano (amore come agape, come perdono, come frutto dello Spirito, come relazione con Dio).
È evidente che le due parti del testo si richiamano e si illuminano reciprocamente permettendo al lettore di compiere un vero e proprio cammino alla riscoperta dell’essenza dell’amore come fondamento della sua stessa identità di persona.
Il metodo utilizzato è quello della lectio divina
Il libro è arricchito da alcune domande conclusive, per indurre il lettore a riflettere sulla Parola e portarla nel tessuto della propria esperienza quotidiana.
Destinatari
In modo particolare i giovani-adulti che scoprono nella loro vita la centralità dell’amore nelle sue varie dimensioni. Può essere utilizzato anche come traccia di approfondimento biblico-meditativo per gruppi di giovani, coppie e famiglie.
Autore
Gabriele Corini (1975), sacerdote della diocesi di Albenga-Imperia, si è licenziato in scienze bibliche e archeologia presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (1999-2003) e ha conseguito il dottorato in teologia biblica alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale in Milano (20032008). Membro dell’Associazione Biblica Italiana, è ora direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Albenga-Imperia e docente di Antico Testamento, lingue bibliche e teologia fondamentale.Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Mons. Valerga: un loanese come noi (Edizioni Delfino 2001); Dt 28,69 30,20: la «nuova» alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità (Edizioni Glossa 2010) con la presentazione del card. Carlo Maria Martini; e presso le Paoline Non di solo pane (2007), con la prefazione del card. Gianfranco Ravasi.
Riflessioni e testi sul sinodo e sulla sua importanza nella vita della Chiesa sono ormai inflazionate e numerose. Questo testo, sullo stile degli esercizi spirituali proposti negli anni dal cardinale Carlo Maria Martini, propone, attraverso alcuni brani del Nuovo Testamento, un itinerario biblico alla scoperta dello stile sinodale come stile di vita cristiana, come dimensione fondamentale della vita della Chiesa insieme a quella missionaria. Dopo la sapiente prefazione di padre Pietro Bovati, illustre biblista, già professore al Pontificio Istituto Biblico di Roma e segretario della Pontificia Commissione Biblica, la prima parte del testo è dedicata ad alcune note previe che aiutano il lettore a comprendere cosa significhi e cosa sia lo stile di vita sinodale. La riflessione attraverso i testi biblici si articola intorno a tre successive direttrici: nella prima la Parola di Dio ci interroga su come Gesù sia modello di vita sinodale attraverso i testi della lettera di San Paolo ai Filippesi, riguardo a Gesù fondamento della sinodalità, il brano dei discepoli di Emmaus di Luca 24 in merito a come Gesù si faccia icona di sinodalità ed infine con il brano di Giovanni 17 si riprende la preghiera del Signore per la sinodalità. Nella seconda parte invece, attraverso i testi evangelici di Matteo 14 e di Marco 9, ci si sofferma sul come gli apostoli abbiano vissuto la sinodalità. Infine nell'ultima parte, riprendendo alcuni passaggi fondamentali del libro degli Atti degli Apostoli ci si interroga su come la Chiesa nascente abbia testimoniato lo stile sinodale. Questi testi biblici dunque hanno lo scopo ed il desiderio di aiutare il lettore a comprendere come il sinodo non sia una struttura burocratica post - conciliare, ma una caratteristica costitutiva della vita della Chiesa, riscoperta e riattuata dal magistero di San Paolo VI e da quello attuale di papa Francesco.
"Le Scritture hanno un potere e non comunicano soltanto un sapere o delle informazioni. Danno la salvezza attraverso la fede e rendono capaci di opere buone" (P. Beuchamp). Indagando elementi e metodi di approccio al testo biblico, come la Lectio Divina, l'autore propone la Parola di Dio come risorsa feconda per il counseling pastorale, l'accompagnamento nell'itinerario dell'individuazione dell'identità di maturazione integrale della persona. Attraverso le teorie di diversi autori psicologici - tra cui Anselm Grün e Massimo Recalcati - mette in luce la peculiare dynamis della Parola di Dio nell'interpellare la vita e il suo potere risanatore che, al di là del cammino fede, la rendono strumento autentico ed efficace nella conoscenza del proprio io.
"Questo libro, proprio per il suo nitore e la sua essenzialità, può diventare una guida non solo ad attraversare 'la porta stretta e la via angusta che conduce alla vita' ma anche a scoprire quanto luminoso ed esaltante sia quell'orizzonte che alla fine si scopre" (Dalla Prefazione di Gianfranco Ravasi). Un agile strumento per suscitare il desiderio di approfondire la conoscenza della Sacra Scrittura, di pregare con essa e attraverso di essa, sentendola come l'indicatore di direzione per la propria vita.
In queste pagine, dopo una presentazione della domanda antropologica emergente e della familiarità cristiana generata dalla comunione eucaristica, vengono ricordati i verbi che caratterizzano quotidianamente tale familiarità, come possibilità data per riscoprire la verità rivelata sull'uomo, che non nega certamente le diverse dimensioni che contraddistinguono l'umano, quali quella biologica, sociale e spirituale, ma le accorda in una visione armoniosa e olotropica. Il termine viene dal greco ?òlos, «totalità» e trepèin «muoversi verso», per cui si potrebbe intendere come «andare verso la totalità». I verbi della familiarità cristiana rappresentano le azioni fondamentali delle relazioni umane come l'ascoltare, l'amare, il perdonare, ma illuminate dalla Parola di Cristo e dal suo mistero di morte e di risurrezione, affinché nell'esperienza della vita l'uomo possa così scoprire la sua alta dignità di creatura amata dal Signore fino ad essere reso figlio nel Figlio.
Con la pubblicazione dell'esortazione apostolica Evangelii gaudium il Santo Padre Francesco ha consegnato alla Chiesa il manifesto programmatico per una riforma che non riguarda semplicemente le istituzioni o le strutture, ma prima di tutto la persona. Nel discorso inaugurale del Convegno Nazionale della Chiesa Italiana a Firenze egli ha indicato alcune linee fondamentali affinché la comunità ecclesiale possa riscoprire in Cristo la fonte e il modello dell'autentico umanesimo. Tali indicazioni sono state poi declinate nella successiva esortazione Amoris laetitia, nell'enciclica Laudato si' e nella recente esortazione Gaudete et exsultate. Il presente volume, oltre a indicare e approfondire le due linee guida dell'Evangelii gaudium, individuate nel primato del dono e nella riforma del cuore, ripercorre l'itinerario biblico del Vangelo secondo Matteo come un cammino di «riforma della persona». Matteo il pubblicano vive in sé il cammino di conversione da una vita incentrata sul potere e sul denaro al primato del dono, nel diventare testimone e apostolo del Cristo risorto. Questa riforma della sua persona avviene nell'incontro con Gesù di Nazaret. Un incontro che ha permesso al peccatore Matteo di riformare la sua vita, di trovare l'autentica fonte della gioia. Con un'intervista eclusiva a Papa Francesco.
Dopo il fortunato volume Non rimanere caduti, in cui aveva riflettuto sulle quindici malattie elencate da papa Francesco alla Curia Romana in occasione degli auguri natalizi del dicembre 2014, l'autore offre la sua riflessione su quelli che il Santo Padre ha indicato come «antibiotici» della vita cristiana. Sono dodici coppie di virtù che egli stesso ha consegnato ai suoi collaboratori della Curia Romana, sempre per la medesima circostanza, ma che diventano un vero e proprio cammino per ogni persona che è alla ricerca del volto bello dell'amore cristiano. Queste dodici indicazioni stradali, descritte nelle coppie di virtù qui proposte, ci presentano in modo concreto l'identikit del «volto bello» del servizio sul quale modellare e costruire il cammino nella Chiesa di Dio. In questo percorso a guidare è la parola di Dio: i brani biblici sono proposti nel loro significato primo e successivamente attualizzati, in quanto la Scrittura è Parola viva che ispira azioni e scelte concrete per la nostra vita.
Durante un incontro con la Curia Romana, papa Francesco ha indicato quindici malattie dell'anima nei confronti delle quali ciascuno di noi dovrebbe compiere un esame di coscienza. Ma il Santo Padre, infaticabile evangelizzatore della misericordia divina, ha anche chiarito che Dio è Amore infinito e che nessuno, qualunque sia il suo peccato, è escluso dallo sguardo divino. Don Gabriele Maria Corini prende spunto dalle parole del Papa e dalle quindici malattie dell'anima da lui elencate , per proporre un percorso che attraverso le pagine della Scrittura - suggerisce delle possibili cure per le nostre infermità spirituali. Un volume pensato per chi, da solo o in gruppo, vuole dedicare un po' del suo tempo a dei proficui esercizi spirituali.
Dona al tuo servo, Signore, <<un cuore in ascolto>>, sono le parole del re Salomone in 1Re 3,9 rivolte a Dio per ottenere il dono di un cuore docile, reso capace di ascoltare la voce del suo Signore. Esse ben sintetizzano l'itinerario proposto nel presente volume: da una parte il profeta è colui che è chiamato ad ascoltare la parola di Dio per farsene strumento ed interprete presso il popolo d'Israele e dall'altra Salomone è la figura del re saggio spesso ripresa dai testi sapienziali come icona del giusto sapiente.
Nella tradizione giudaica il movimento profetico e quello sapienziale diventano ripresa. sviluppo ed approfondimento della Torah. Per questo motivo le due ampie parti del Primo Testamento qui proposte possono essere presentate insieme. Da una parte dunque la profezia in Israele si articola intorno ai cosiddetti profeti scrittori, proponendo però un messaggio teologico ed un vocabolario proprio già presente in periodo monarchico con le figure di Samuele e Natan. Da questo nucleo originale si è giunti poi ad un profetismo definito attraverso i tre periodi del pre-esilio, dell'esilio e del post-esilio, in cui la voce di Dio, attraverso il ministero profetico, guida il suo popolo che rischia di perdere la sua identità di proprietà esclusiva del Signore.
Dall'altra parte il movimento sapienziale, interrogandosi sulle questioni fondamentali della vita, della sofferenza, del senso, del rapporto creatore-creatura. della morte, affronta il confronto con la cultura ellenista diffusa in Israele dopo la conquista da parte di Alessandro Magno. La sapienza diventa davvero magistra vitae nell'indicare non solo una buona pratica dell'esistenza, ma il cammino per giungere all'autentico timore del Signore, all'amore che dona pienezza, benedizione e vita.
Profezia e sapienza diventano così per Israele le due principali direttrici per avere un cuore in ascolto, capace di rendere efficace e feconda la voce di Dio presente nella storia della salvezza.
Gabriele Maria Corini (1975), dottore in Teologia biblica, ha compiuto i suoi studi presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme e la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale a Milano ove attualmente insegna Ebraico e Introduzione ai Profeti e Scritti.
Membro dell’Associazione Biblica Italiana è direttore dell’ISSR di Albenga-Imperia e dell’Ufficio Regionale per l’Educazione, Scuola e Università della regione Liguria. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Dt 28,69-30,20: la «nuova» alleanza in Moab. Israele tra memoria ed identità (Edizioni Glossa 2010); L’amico dello sposo. Storia di un’amicizia straordinaria con Carlo Maria Martini (Edizioni In Dialogo 2013); presso Paoline Editoriale Libri Non di solo pane. Parole ed Eucaristia, alimento nel cammino (2007) e Educati all’amore. Itinerario biblico (2010). Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato Contro la sciatica del cuore. Spunti biblici sulla divina misericordia (2015).
Il male che affligge maggiormente il nostro tempo è - più di ogni altro quello che Gabriele Corini definisce come la "sciatica del cuore", ossia l'irrigidimento del cuore, sede delle scelte e dell'amore, a tal punto da renderlo arido e inflessibile. Ma quale medicina può porre rimedio a questo male? Fortunatamente Dio stesso ha pensato al giusto rimedio: la sua misericordia. Essa ci permette di guarire e ci restituisce la nostra originale capacità di amare. In questo libro, attraverso la meditazione della Parola di Dio, viene approfondito il tema dell'essenza divina della misericordia al fine di comprendere come essa sia il fondamento della nostra stessa identità umana e cristiana.
Cosa sarà del piccolo gregge della Chiesa nel panorama culturale globalizzato del mondo d'oggi? La sinodalità è una sovrastruttura della Chiesa o uno stile di vita nell'esperienza cristiana? La pandemia può aiutare a riscoprire il senso di comunità anche nella realtà ecclesiale? Queste sono alcune delle domande che il biblista e teologo Gabriele Maria Corini e lo psicologo e professore Luca Raspi affrontano in modo semplice, ma profondo, in questo volumetto. Chiaro che l'intento del testo non è di consegnare al lettore risposte esaustive e puntuali, ma piste di riflessione per suscitare, a loro volta, l'interesse della ricerca e il desiderio di approfondire alcune tematiche che oggi più che mai interessano non solo gli addetti ai lavori, ma l'esperienza cristiana, a volte messa a dura prova nelle diverse realtà della vita. La prefazione del card. Zuppi arricchisce questo dialogo tra gli autori ed il lettore, introducendo così alle tematiche che seguono e che riguardano il panorama culturale e sociale della contemporaneità a 360°.