L’esperienza emergenziale provocata dalla pandemia di Covid-19, se, da un lato, ha fatto riemergere alcune tra le consuete criticità nell’ambito dell’organizzazione e dell’azione della pubblica amministrazione, dall’altro lato ha, tuttavia, paradossalmente accelerato una serie di cambiamenti auspicati da anni e avviatisi concretamente, poi, nell’arco di pochi mesi: smart working per i pubblici dipendenti; massiccio ricorso agli strumenti digitali nei rapporti da remoto tra uffici e utenza; snellimento delle procedure contrattuali di cui al Codice degli appalti per venire incontro alle impellenti richieste del Sistema sanitario nazionale; innovativo sistema di bilanciamento tra esigenze di trasparenza e tutela della privacy.
Che sia questo il momento giusto per reimpostare dai cardini una nuova P.A., capace di creare valore pubblico per il rilancio della competitività del sistema Paese?
Questa XXXII edizione del Compendio di Diritto Amministrativo, pertanto, inquadra gli istituti principali e la disciplina “tradizionale” del Diritto Amministrativo e li “cala”, al tempo stesso, ove possibile, nel contesto socio-economico attuale, a riprova della estrema dinamicità e praticità di questa branca del diritto.
Opera di ampio respiro, il testo è indirizzato sia ai corsi universitari sia allo studio specialistico, ponendosi anche come efficace strumento di aggiornamento per gli operatori del settore.
Per agevolare lo studio, infine, eventuali aggiornamenti e altre risorse utili sono disponibili on line, puntando il proprio smartphone sul QR code posto in copertina oppure accedendo alla pagina ww.simone.it/d/4_1.
Questa XXXI edizione del Compendio di Diritto Amministrativo tratta tutti gli argomenti che, per loro importanza o per la frequenza con cui costituiscono domanda d’esame, rappresentano gli snodi essenziali per una buona preparazione: fonti e struttura organizzativa dell’amministrazione, disciplina delle risorse umane e materiali, attività della pubblica amministrazione in tutte le sue sfaccettature, governo del territorio e giustizia amministrativa. I suddetti profili sono stati risistemati alla luce delle principali trasformazioni del diritto amministrativo, tra cui ricordiamo l’articolata regolamentazione dei contratti pubblici e del pubblico impiego, l’orientamento alla semplificazione e alla digitalizzazione, i temi “trasversali” dell’anticorruzione e della trasparenza, la privacy alla luce del mutato panorama normativo europeo e nazionale. Il testo è inoltre aggiornato alla cd. legge delega Bongiorno 2019, diretta ad un miglioramento della P.A. che parte da un complessivo riordino del lavoro pubblico. In linea con la collaudata sistematica espositiva Simone, che si avvale di differenti corpi di stampa, uso sapiente del neretto e del corsivo, questionari di riepilogo a conclusione di ogni capitolo, il volume soddisfa le esigenze degli studenti universitari, costituendo al contempo un valido sussidio per i partecipanti ai concorsi pubblici e per gli operatori del settore.
Nel solco della ormai consolidata tradizione dei Compendi Simone si colloca questa XXV edizione del Compendio di diritto amministrativo, che rappresenta, da sempre, il giusto punto di equilibrio tra la naturale complessità della materia e la necessità di una trattazione agevole e, nel contempo, esaustiva degli istituti giuridici, vecchi e nuovi, che la caratterizzano.
La particolare attenzione alla sostanziale completezza degli argomenti trattati, infatti, si coniuga con la chiarezza espositiva, volgendo sempre uno sguardo attento alle numerose novità, legislative e giurisprudenziali, che fanno del diritto amministrativo una materia in costante evoluzione: nel testo, tale peculiare branca del diritto viene “calata” nella più recente attualità, cosicché ne risulta un diritto in bilico fra tradizione ed innovazione.
Basti pensare, in tal senso, alle novità legislative legate al concetto di trasparenza della Pubblica Amministrazione (D.Lgs. 14-3-2013, n. 33, cd. Testo Unico Trasparenza; L. 6-11-2012, n. 190, cd. legge anticorruzione), a quelle relative alla partecipazione dell’Italia al processo di formazione ed attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea (L. 24-12-2012, n. 234) e alle disposizioni volte ad incentivare lo sviluppo digitale del Paese, migliorando i rapporti dell’apparato burocratico con i cittadini (D.L. 18-10-2012, n. 179, conv. in L. 17-12-2012, n. 221, cd. decreto crescita bis).
Sul piano giurisprudenziale, tra le numerose pronunce intervenute, si è tenuto conto della portata innovatrice della sentenza della Corte costituzionale 3-5-2013, n. 81 con la quale i giudici della Consulta hanno, con forza, affermato la vigenza nel nostro ordinamento del principio generale della separazione tra politica ed amministrazione, nonché della decisione dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, 6-5-2013, n. 9 circa la natura sostanzialmente giurisdizionale del decreto decisorio del Presidente della Repubblica di definizione di un ricorso straordinario.
Alla luce delle suddette caratteristiche, il Volume assume la veste di una sorta di “Giano bifronte”, che guarda alle esigenze, da un lato, degli studenti e degli aspiranti con corsisti e, dall’altro lato, degli operatori del settore.
Conoscere la Costituzione e i suoi principi costituisce un dovere per tutti i cittadini, giacché rappresenta la legge fondamentale della Repubblica e pone le garanzie invalicabili delle libertà di ciascun individuo.
Lo sforzo dell’Assemblea Costituente, infatti, è stato quello di costruire una barriera insuperabile a difesa di diritti che allo sguardo dell’uomo di oggi appaiono scontati, ma che nei decenni antecedenti erano stati arbitrariamente calpestati dal regime fascista.
Purtroppo oggi chi detiene il potere, pare non abbia interesse ad avvicinare i cittadini alla conoscenza della nostra «Bibbia laica», come è stata definita la nostra Costituzione dal Presidente della Repubblica Ciampi.
A causa della grave crisi ideologico-politica degli ultimi decenni, il popolo ha rinunciato al suo ruolo di protagonista attivo che la nostra Costituzione gli ha assegnato, riducendosi a mero «spettatore» delle vicende politiche.
Un segnale di cambiamento è partecipare con più consapevolezza al processo di riforma in atto iniziato con la legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari, pubblicata il 12 dicembre 2019 sulla Gazzetta Ufficiale, che ora attende il superamento del referendum confermativo. È essenziale conoscere la nostra Costituzione, partendo dalla lettera del testo per coglierne lo «spirito», perché gli sforzi dei Padri Costituenti non vengano dimenticati, anzi riscoperti da ciascun cittadino, per poter tornare ad una partecipazione attiva della vita politica del nostro Paese.
La Costituzione esplicata, giunta alla XVIII edizione, consente di focalizzare l’attenzione sul testo di ogni articolo, sul significato di ciascun comma e delle singole parole chiave, rivelandosi particolarmente utile per la preparazione di esami universitari, concorsi e abilitazioni professionali.
Questa nuova edizione dedica ampio spazio all’esame della legge costituzionale relativa alla riduzione del numero dei parlamentari.
Al fine di poter informare dettagliatamente il lettore, in calce al commento dei singoli articoli modificati, ma ancora vigenti, sono riportati in opportuni box esplicativi il nuovo testo e un primo commento.
Il volume, in particolare, contiene:
– il commento degli articoli modificati (56, 57, 59);
– le rubriche relative alle riforme necessarie per adeguare l’assetto costituzionale alla riforma approvata l’8 ottobre 2019;
– brevi considerazioni sulle conseguenze politiche e normative di quello che potrà essere il futuro quadro istituzionale.
La “Costituzione esplicata minor” propone un commento semplificato e completo della nostra Carta costituzionale, di cui ricorre quest’anno il 70° anniversario della sua entrata in vigore.
Il volume, corredato da un’analisi puntuale delle vicende storiche, politiche e sociali che hanno segnato la nostra vita istituzionale, consente una lettura attenta e meditata dei principi che i nostri Padri Costituenti hanno lasciato in eredità agli italiani all’indomani della funesta esperienza dittatoriale.
Conoscere i diritti e i valori della Costituzione non costituisce solo una necessità contingente per quanti devono affrontare esami universitari, concorsi e abilitazioni professionali, ma rappresenta una esigenza permanente per tutti i cittadini che intendano acquisire la consapevolezza dei propri diritti intangibili.
Per come è concepito, il testo costituisce una irripetibile occasione per una lettura della Costituzione al fine di poterne apprezzare pienamente, a settant’anni dall’entrata in vigore, il messaggio democratico, nonché l’attualità dei suoi contenuti.
Questa XV edizione viene data alle stampe dopo che il disegno di legge costituzionale, che segna un epocale cambiamento della nostra Costituzione, ha assunto la sua veste formale definitiva. Il sistema politico-istituzionale italiano, anche in ragione delle modifiche introdotte dall'ultima legge elettorale (cd. Italicum), si sta gradualmente trasformando da "parlamentare" in "premierale", ridimensionando la sovranità del Parlamento a favore della segreteria politica del Premier che si assume, così, in toto la responsabilità di governo. I parlamentari, per una buona parte ancora "nominati" dai partiti, saranno sempre più legati ai loro segretari e, pertanto, la loro indipendenza politica sarà fortemente attenuata. Di questo pacchetto di norme riformatrici, ne beneficerà soprattutto chi governa, cioè il Premier e il suo partito, che avranno nelle mani anche il potere legislativo di un Parlamento, ormai vedovo del Senato elettivo, condizionato dalle "infornate" dei capilista e dei fedelissimi delle segreterie. Preso atto di tale "deparlamentarizzazione", ci si dovrà abituare a una nuova forma di governo molto lontana da quella ideata dai Padri Costituenti. Di fatto, il principio democratico e il principio della separazione dei poteri, valori indefettibili della nostra storia costituzionale, saranno fortemente limitati dalla preminenza dell'esecutivo.
Un commento della Costituzione, articolo per articolo, che si giova anche di brevi introduzioni per ciascuna parte completate da cenni sulle vicende storiche, politiche e sociali della vita istituzionale del nostro paese. Oggi infatti sia lo studente, che il concorsista oltre che il cittadino devono essere in grado di "conoscere" i principi della nostra legge fondamentale che sono tenuti a rispettare sia il legislatore ordinario che il Governo. Per come è concepito, questo agile testo costituisce un'occasione per una rilettura più attenta e meditata della Costituzione italiana al fine di poterne apprezzare pienamente il messaggio democratico, nonché l'attualità dei contenuti.
L’evoluzione dell’ordinamento giuridico italiano rende necessario un continuo aggiornamento alle norme nazionali, europee e internazionali.
Si palesa indispensabile, pertanto, la consultazione di un valido, completo ed aggiornato strumento di supporto, come il Nuovo Dizionario Giuridico Simone, che riporta, oltre alle tradizionali voci del lessico giuridico italiano, anche alcune tra le principali voci mutuate dal linguaggio giuridico-politico ed economico sovranazionale ed internazionale.
Il Nuovo Dizionario Giuridico chiarisce, in modo rapido ed efficace, dubbi terminologici e contenutistici sia agli studenti universitari e post-universitari, che agli operatori del diritto e, in genere, a tutti coloro che, attraverso le fonti di informazione, si confrontano quotidianamente con l’ampia e complessa terminologia giuridica.
Le quasi 4000 voci di diritto civile, commerciale, penale, amministrativo, costituzionale, internazionale e dell’Unione europea, del lavoro, tributario e finanziario, procedura civile e penale, teoria generale del diritto etc. sono aggiornate ai più recenti interventi legislativi e corredate da opportuni supporti grafici e visivi che permettono un più agevole approccio al volume e ne rendono più stimolante la consultazione.
Il puntuale corredo di rinvii, inoltre, permette di ricostruire percorsi di lettura che consentono di «navigare» con facilità tra i diversi istituti e i singoli rami del diritto.