Il nuovo anno pastorale coincide con l’Anno Paolino e si svolge dopo la celebrazione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù tenutasi a Sydney. Sono due provvidenziali eventi di grande rilevanza sia per la vita pastorale delle comunità cristiane si per la riflessione teologica che sempre deve nutrire e alimentare la loro azione missionaria e formativa. L’Anno Paolino costituisce una significativa sollecitazione a proseguire e sviluppare il dialogo tra Vangelo e cultura. Il richiamo al famoso incontro di Paolo all’Areopago di Atene, facendo risuonare nella comunità accademica romana le sue parole:“Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annuncio” (At. 17,23), espressione della sua sollecitudine verso la ricerca umana, è un invito per tutti gli universitari di Roma a rivivere nell’oggi un nuovo incontro con il Risorto per costruire nella speranza il futuro dell’uomo. L’incontro mondiale di Sydney, con i tre grandi discorsi rivolti ai giovani dal Papa, consolida l’itinerario formativo per i giovani universitari nella prospettiva della riscoperta dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, aprendo un nuovo ciclo triennale. Infatti è il sacramento del Battesimo, porta d’ingresso nella vita della Chiesa, il centro del cammino formativo del nuovo anno pastorale. Mi auguro che l’itinerario formativo possa pro-muovere un’azione pastorale capace di incontrare sia i tanti giovani universitari che hanno ricevuto il Battesimo ma non sempre compreso nella sua vera novità e sia quelli che, provenendo da altre esperienze culturali,non conoscono il Vangelo e desiderano prepararsi ad accogliere la vita nuova del Battesimo. Al tempo stesso auspico che il nuovo anno pastorale costituisca un’ulteriore tappa per il consolidamento di un’organica pastorale integrata. Si fa sempre più decisivo per il futuro dell’evangelizzazione, infatti, che le parrocchie lavorino in stretto coordinamento con le cappellanie universitarie e con le altre realtà impegnate nella pastorale universitaria, come i collegi e le associazioni e i movimenti, in modo che il progetto teologico-pastorale possa accogliere le attese del mondo accademico romano che va inserendosi con maggiore intensità nel tessuto culturale e sociale della città. (dalla Presentazione del Card. Agostino Vallini)
Il tema del programma della pastorale universitaria 2011-2012 assume un significato teologico e pastorale di grande importanza per il cammino della verifica. Esso ci conduce al centro dell'esistenza dell'uomo contemporaneo, in ricerca del vero volto di Dio. Non si tratta di proporre alle nuove generazioni la celebrazione di riti liturgici, ma di accompagnare l'uomo contemporaneo ad incontrare nella Parola e nei Sacramenti il Dio vivo e vero. I sacramenti dell'iniziazione cristiana costituiscono l'inizio di una vita nuova che non è semplice appartenenza religiosa, ma trasformazione reale della vita del battezzato in esistenza ecclesiale. Il tema del programma pastorale qualifica e rilancia la specificità della pastorale universitaria nel cammino della Chiesa di Roma, quella cioè di riannodare un nuovo rapporto tra pastorale dell'iniziazione cristiana e nuova evangelizzazione, in modo che l'una possa sostenere l'altra senza identificazione e senza esclusività.
Itinerario formativo per giovani universitari. La Chiesa di Roma è impegnata in un'intensa verifica pastorale che ha come fine quello di aiutare i credenti ad approfondire l'appartenenza alla comunità ecclesiale e la loro corresponsabilità pastorale.