Nono volume della collana Graphé, che si propone come corso completo di studi biblici di base. Il testo presenta i cinque scritti attribuiti a Giovanni: il Quarto Vangelo, le tre Lettere e l'Apocalisse. Appartengono a generi letterari diversi, ma li accomuna l'insistenza sulla testimonianza che il discepolo rende a Gesù Cristo. Il riferimento al passato si fonda sulla garanzia offerta dal testimone oculare, mentre nel presente e nel futuro lo stesso impegno di testimonianza è richiesto a tutti i discepoli, destinatari di tali opere. Questi cinque scritti sono dunque il risultato di un'esperienza entusiasmante di Chiesa che, nell'arco di 70 anni, ha custodito "ciò che era da principio" e l'ha trasmesso col contributo di molti, dando origine a un'opera corale e geniale.
Ultimo dei libri del Nuovo Testamento, l'Apocalisse chiude il canone cristiano della Bibbia con una parola profetica che intende rivelare e far riflettere sul senso degli eventi storici nel proprio tempo.L'opera di Giovanni mira a infondere coraggio in mezzo alle persecuzioni e a sostenere l'impegno morale dei cristiani, perché non si lascino vincere dalla tentazione del sincretismo e del compromesso. Il compito che ci si assume, affrontando la lectio divina dell'Apocalisse in un contesto di nuova evangelizzazione è di ritornare all'ascolto fedele della Parola proclamata soprattutto in ambito liturgico per vivere con coerenza l'annuncio di speranza che il Cristo risorto propone ancor oggi alla sua chiesa.
Destinatari
Lettori che cercano un sussidio per 'leggere' la Bibbia attraverso un esercizio di «ascolto orante» e di riflessione personale.
Autore
CLAUDIO DOGLIO ha conseguito presso l'Istituto biblico di Roma la licenza in scienze bibliche e il dottorato in teologia biblica presso l'Università gregoriana. È docente ordinario di Sacra Scrittura presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale; tiene i corsi di lingua ebraica e di greco biblico; insegna esegesi biblica dell'Antico e Nuovo Testamento. Dal 2002 è condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», bimestrale dell'ABI. Ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull'apocalittica e l'Apocalisse di Giovanni.
Queste pagine bibliche sono state scritte per noi e ci riguardano: in quelle vicende possiamo riscoprire la nostra stessa vita e considerare il nostro cammino di alleanza con il Signore.
La Bibbia – sorta come raccolta scritta della vivente tradizione religiosa del popolo di Israele – è l’insieme di 73 libri composti nell’arco di oltre un millennio, scritti in ebraico e in greco, con qualche piccola parte in aramaico. L’intento di questa Introduzione è offrire una guida a tale autentica biblioteca, passando in rassegna tutti i volumi che compongono prima l’Antico e poi il Nuovo Testamento, ai quali l’autore si accosta sia con un approccio storico-letterario sia con visione teologica: solo considerando entrambi gli aspetti può derivare una comprensione adatta alla natura della Scrittura, che è la documentazione umana della Parola con cui Dio si è fatto conoscere, prima attraverso i profeti e poi nel Figlio Gesù.
CLAUDIO DOGLIO è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Ha pubblicato articoli e studi biblici, in particolare sull’apocalittica e l’Apocalisse di Giovanni. Ricordiamo: Il giardino di Dio. Bestie, piante e monti nella Bibbia (Effatà, 2020); Quaresima. Un itinerario nella storia della salvezza (San Paolo, 2019); La testimonianza del discepolo. Introduzione alla letteratura giovannea (LDC, 2018); Dies Irae (Glossa, 2018); Imparare Cristo. La figura di Gesù Maestro nei vangeli (San Paolo, 2014).
Tutto ciò che si può dire della croce da un punto di vista umano è negativo: come ha potuto diventare un segno positivo? È stato possibile grazie al modo in cui Gesù ha vissuto quella sofferenza ingiusta, grazie al suo legame d'affetto col Padre. La croce non è un semplice simbolo, perché rappresenta la persona stessa di Gesù e richiama la vicenda da lui vissuta, un dramma di morte e di risurrezione. Nei secoli quell'oggetto si è caricato di riferimenti teologici e artistici, fino a diventare gioiello prezioso che orna corone e scettri, segno da porre sui campanili e sulle montagne, simbolo religioso per le scuole e le case. Percorriamo dunque le vie dell'arte e della storia seguendo la croce, per soffermarci su questo mistero capace di sconvolgere, affascinare e ispirare i cristiani di ogni epoca, che vi riconoscono il segno glorioso dell'amore di Dio per l'umanità.
Sebbene sia stato adoperato per secoli come canto funebre, il Dies irae è piuttosto riflessione spirituale e commossa preghiera, uno splendido poema liturgico che offre ai credenti di ogni tempo una dolcissima preghiera, ricca di poetiche e intelligenti immagini positive ed esprime in modo drammatico il contrasto fra desiderio e paura che segna la tensione cristiana verso il compimento della storia e della vita di ciascuno. Il volume, proponendone un sapiente commento, permette di apprezzare questo esempio di poesia medievale, risvegliando anche nel lettore l'anelito verso l'incontro definitivo con il Redentore, che "ultimo" si ergerà sulla polvere per ristabilire la giustizia e realizzare finalmente il suo progetto di salvezza.
Una breve introduzione al Nuovo Testamento e alla sua varietà di generi letterari, di formazione, di visioni teologiche, di datazione. Una varietà
che trova la sua unità nella testimonianza del compimento, che è appunto Gesù Cristo. «Nel Nuovo Testamento viene raccontato un unico fatto: l’evento di Gesù. Sono però diverse le situazioni in cui questo evento viene tramandato ed elaborato, e diversi sono i problemi che suscita».
"Gesù è maestro, perché ha imparato", "Gesù è maestro, non perché dice delle parole di istruzione, ma perché è la Parola di Dio, comunicata a noi in modo concreto attraverso la sua umanità". "Un semplice maestro può solo spiegare la teoria, mentre il maestro Gesù ha la forza di cambiare la vita e di trasformare l'esistenza, per rendere una persona in grado di compiere quello che da sola, pur con tutta la buona volontà, non riuscirebbe a realizzare". In queste tre frasi sta la sintesi del volume: ripercorre la vita di Gesù attraverso i vangeli e mostra come diventi maestro perché lo è fin dall'inizio. Si conclude con una prospettiva interessante: al discepolo tocca imparare il Cristo. Aiuta a staccarsi da una concezione nozionistica di Gesù maestro.
Il libro dell’Apocalisse chiude il canone delle Scritture e riassume simbolicamente l’intera rivelazione biblica proponendo una complessa rilettura cristiana dell’Antico Testamento.
L’evento di Gesù è stato, infatti, interpretato dalla comunità apostolica con i testi delle Scritture, ma a loro volta queste pagine bibliche sono state comprese in modo più profondo alla luce della persona e della vicenda del Messia.
L’ultimo libro del Nuovo Testamento, perciò, si presenta come la rivelazione offerta da Gesù Cristo su se stesso: ovvero il grande annuncio dell’intervento definitivo di Dio attraverso la presenza potente e operante del Signore risorto nelle dinamiche storiche sino al compimento finale.
Questo volume fa parte della Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi, collana curata dai maggiori biblisti italiani.
Destinatari
Studiosi, ricercatori,sacerdoti, gruppi di lettura biblici
Autore
Claudio Doglio. Nato a Savona nel 1959, è presbitero diocesano; laureato in Lettere Classiche, ha conseguito la licenza in Scienze Bibliche al Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in Teologia Biblica all’Università Gregoriana. È docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, nelle sedi di Genova e Milano, e all’Istituto di Scienze Religiose di Chiavari. Condirettore e redattore della rivista “Parole di Vita”, ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull’apocalittica, fra cui: Il primogenito dei morti. La risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse di Giovanni(Bologna 2005).
Le beatitudini sono formule sintetiche, che bene si prestano a trasmettere il grandioso messaggio teologico con cui Gesù annuncia la gioia piena e completa che l’intervento di Dio nella storia porta con sé. Adoperate dal Maestro in numerose occasioni, le beatitudini si sono impresse nella memoria degli apostoli, i quali le hanno ripetute dopo la Pasqua di risurrezione come sintesi della «buona notizia» del Cristo e le hanno raccolte come primo annuncio del Vangelo stesso. Sono sorprendenti le categorie di persone qualificate come «beate», perché le situazioni che sembrano ostacolare la felicità sono proposte come vie per conseguirla. Eppure non sono queste il fattore determinante. Decisive sono, piuttosto, le motivazioni, che evidenziano l’opera divina a favore dell’umanità: il Signore dell’universo interviene per consolare e saziare, dare la terra in eredità, trattare con misericordia, mostrare il proprio volto e accogliere gli uomini nell’intimità della propria famiglia. Superando una lettura moralistica, questo studio letterario e teologico delle beatitudini privilegia un’interpretazione kerygmatica, che valorizza anzitutto l’annuncio di ciò che fa Dio. Per questo Gesù si congratula con i destinatari, rivelando loro che «possono» vivere quegli atteggiamenti fondamentali in forza dell’opera divina e ripetendo con insistenza: «Beati voi!».
Informazioni sull'autore
Claudio Doglio (1959), presbitero diocesano, laureato in Lettere classiche, ha conseguito la Licenza in Scienze bibliche e il Dottorato in Teologia biblica. è docente di Sacra Scrittura presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale nelle sedi di Genova e Milano. Condirettore e redattore della rivista «Parole di Vita», ha pubblicato diversi articoli e studi biblici, in particolare sull’apocalittica: «Il primogenito dei morti. La risurrezione di Cristo e dei cristiani nell’Apocalisse di Giovanni» (Bologna 2005); «I salmi del pellegrino» (Milano 2007); «Introduzione alla Bibbia» (Brescia 2010).
Raccolta di 15 salmi (119-133) chiamati i "Canti delle ascensioni" che probabilmente accompagnavano il cammino dei pellegrini verso la città santa di Gerusalemme. Si ripercorre qui questo cammino ideale del pellegrino di ogni tempo, fornendo precisi elementi storico-letterari e, al contempo, introducendo al significato spirituale che tale cammino rappresenta per i credenti di ogni tempo. Adatto anche come meditazione in preparazione o durante pellegrinaggi.