Il sesto volume del Dizionario Dinamico di Ontologia Trinitaria intende esplorare l'inventio della ontologia trinitaria nel secolo IV, con un'attenzione specifica sull'incontro fra l'intelligenza ecclesiale della rivelazione e quella corrente della filosofia tardoantica che ha segnato in profondità l'elaborazione della teologia patristica, il neoplatonismo. La questione di tale rapporto non può essere affrontata con pertinenza se non si fa riferimento all'"aporia del fondamento" che ha travagliato l'indagine filosofica sin dai suoi albori: l'essere è uno o molteplice? Essa si qualifica infatti per la postura tesa a includere in un unico ordine ontologico il primo principio e il mondo, senza così riuscire però a declinare persuasivamente il rapporto di unità e molteplicità. L'evento di Gesù Cristo, vissuto e interpretato nel solco dell'affermazione ebraica della trascendenza di Dio, propizia nel IV secolo un pensiero del rapporto uno-molti che, pur facendo i conti con esse, stravolge le categorie greche con lo sviluppo di un pensiero formalmente trinitario. A 1700 dal Concilio di Nicea, il volume è uno studio a più voci, al contempo storico e teoretico sull'incontro tra filosofia ed evento del Cristo e, in ultima analisi, sulla pensabilità e dicibilità dell'E/essere.
Sotto il ritmo settimanale dei nostri week-end batte inavvertito il ritmo biblico del Settimo Giorno, ossia del Sabato ebraico e della Domenica cristiana. Festa e vacanza sono entrambe un momento di ricreazione di sé, anomalia e interruzione delle fatiche feriali. Ma le vacanze sono tempo "vacante", tempo vuoto da riempire ad arbitrio privato; il giorno di Festa presuppone invece un tempo pieno, è l'atto di fermarsi per rielaborare quanto compiuto, momento ritualizzato di rigenerazione sociale, tempo collettivo dedicato al sacro ma anche alle relazioni intime con se stessi e con l'altro.
Massimo Donà insegna Filosofia teoretica nell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Tra le sue pubblicazioni: "Filosofia della musica" (2006), "Arte e filosofia" (2007), "I ritmi della creazione" (2009), "Filosofia. Un'avventura senza fine" (2010), tutte edite da Bompiani; "L'aporia del fondamento" (2008) e "Il tempo della verità" (2010), edite da Mimesis. Stefano Levi Della Torre insegna nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano ed è stato membro del Consiglio della Comunità ebraica di Milano. Tra le sue pubblicazioni: "Essere fuori luogo, il dilemma ebraico tra diaspora e ritorno" (Donzelli, 1995), "Zone di turbolenza: intrecci, somiglianze, conflitti" (Feltrinelli, 2003), "Democrazia, legge e coscienza" (con C. Magris, Codice, 2010), "Il forno di Akhnai" (con V. Franzinetti e J. Bali, La Giuntina, 2010).