Il libro di Alexandre Dumas padre, ambientato nei Paesi Bassi nel travagliato periodo della fine del Seicento, è qui riproposto in una veste classica ed elegante. Cornelius van Baerle e Rosa Grifo, ma soprattutto il fiore che dà anche il titolo all’opera, il tulipano nero, sono i protagonisti di questo avvincente romanzo che mescola vicende storiche con il racconto di un tenero amore.
L'autore
Alexandre Dumas, padre, (VillersCotterêts, 1802 Puys, Dieppe, 1870) è stato uno scrittore e un drammaturgo francese. I suoi romanzi, per lo più di argomento storico e di ispirazione romantica, ottennero un grande successo di pubblico. Della sua vasta produzione ricordiamo i titoli più noti: Il conte di Montecristo, La regina Margot e la trilogia comprendente I tre moschettieri, Vent’anni dopo, Il visconte di Bragelonne.
Sfide, duelli, tradimenti, agguati, congiure, intrighi di corte, battaglie, amori segreti, colpi di scena e avventure di ogni genere, e in mezzo a tutto questo le figure coraggiose e scanzonate di D’Artagnan e dei suoi amici Athos, Porthos e Aramis.
Il romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l'aiuto anche di uno stile agile e incalzante.