Nel libro "ci viene offerta un'introduzione al Vangelo secondo san Luca", scrive nella prefazione il cardinale Albert Vanhoye. Non si tratta di un commento del testo frase per frase (soltanto il Magnificat è mirabilmente commentato) ma di uno studio approfondito di temi trattati soltanto dall'autore del terzo vangelo: Maria modello di fede, Gesù e le Scritture, la gioia, la misericordia. "Il lettore viene così introdotto magistralmente negli aspetti caratteristici di questo vangelo e la sua lettura ne esce rinnovata", prosegue il cardinale. "Lo studio dei temi mostra una grande competenza esegetica, ma l'autore non intende fare opera scientifica; la sua competenza biblica è animata da un grande slancio pastorale. Il tono è molto diretto e personale. A ogni tappa, l'esposizione della rivelazione evangelica si accompagna a un'applicazione alla vita cristiana".
Il Vangelo di Giovanni viene tradizionalmente interpretato a partire da due temi teologici: quello dei Segni, che struttura in modo particolare la prima parte, e quello dell'Ora, che caratterizza la teologia della seconda parte. Dapprima Giovanni conduce i suoi lettori attraverso le feste di Israele, di cui Gesù illumina il significato presentandosi come il Messia, il Figlio di Dio annunciato ai profeti. Nella seconda parte del suo Vangelo, Giovanni entra nel mistero di Dio fatto uomo approfondendo «l'ora di Gesù» come espressione che spiega il momento decisivo della cena e della Passione.
«Il Magníficat è una scuola di preghiera offerta alla Chiesa dallo Spirito Santo ed è opportuno recitarlo lentamente versetto per versetto. È il più bell'inno della storia: se il silenzio del cuore è la sorgente della fede, la lode è la sua espressione».