Nuova edizione riveduta e ampliata.
Gesù: uomo saggio del passato? Figlio di Dio, risorto da morte? Il suo percorso terreno viene qui riletto a partire da ciò che lo anima nel profondo: la libertà. Gesù non si è lasciato strumentalizzare da alcun partito, ha saputo prendere le distanze dalle tradizioni, ha messo a nudo le ovvietà religiose, sociali e politiche del suo tempo. E in questo è una figura attualissima, irriducibile a schemi di comodo.
Dalla quarta di copertina:
Gesù resta un enigma. Per molti egli è un uomo saggio, la cui morale permane attuale. I cristiani condividono la fede della Chiesa primitiva, la quale professa la risurrezione di Gesù di Nazaret e lo riconosce Figlio di Dio.
Gli evangelisti hanno riletto il suo percorso terreno a partire dall’evento di Pasqua. Annuncio del regno di Dio, speranza, guarigioni, entusiasmi e disillusioni, conflitti latenti, opposizioni irriducibili hanno condotto alla tragedia finale.
L’anima di questo originale cammino è stata la libertà con cui Gesù ha affrontato i problemi e i lati più quotidiani e più radicali della vita. Non si legò ad alcun partito, non fu passivo nei confronti della tradizione, a volte prese distanza dalla Legge, non si lasciò strumentalizzare dai politici. La sua libertà di parola e d’azione mise a nudo le ovvietà religiose, sociali e politiche. Gesù fu testimone della vitalità della fede d’Israele, ripose tutta la sua fiducia nel Dio d’Abramo e di Mosè, fino alla morte.
Questo libro non ha l’intenzione di chiarire l’enigma Gesù, bensì di metterne in luce la vigorosa attualità.
La difficile sfida contemporanea della teologia.
L'Autore si occupa in questo libro della problematica cristologica nel contesto della nuova cultura e dei nuovi interrogativi. Il dubbio si insinua. Il grande affresco cristico di un progetto comune che unisce storia umana e divenire cosmico, che riconcilia giudaismo e cristianesimo, che porta a termine la convergenza delle religioni, appare illusorio. Gesu, strappato da Dio alla morte, non ha realizzato il sogno profetico evocato negli inni delle epistole della cattivita. Il dono del suo Spirito non ha eliminato le fratture: le divisioni sono attive e degenerano spesso in ostilita. Bisogna assumere in maniera positiva la divisione. Se i frammenti che costituiscono il nostro mondo venissero eliminati, l'unita sarebbe crudele e totalitaria: non permetterebbe di riconoscere la libera singolarita di quei frammenti e sfruttarne le ricchezze. Il cristiano crede nell'esecuzione di una sinfonia finale, ma ne ignora la partitura.
Un'opera sulla fede e sul valore della cristianita.
Una occasione per riflettere sulla necessita dell'istituzione ecclesiale e la grandezza del Regno annunciato.
Questo saggio di ecclesiologia ecumenica prende atto della pluralita delle chiese, considerandolo un fatto positivo in prospettiva di una chiesa ideale.