Eliade Mircea Oceanografia
Nel 1934 Mircea Eliade (1907-1986) pubblicava con il titolo Oceanografia una selezione di articoli e saggi apparsi a Bucarest sul giornale «Cuvântul» e sul settimanale «Vremea» nei due anni precedenti, oltre ad alcune note di diario con il titolo Frammenti. «Questo tentativo di esaminare la vita quotidiana dell’anima, di risolvere di nuovo, con serietà, i problemi semplici – che nessuno prende più in considerazione – perché troppo grandi o troppo semplici – lo chiamo oceanografia», scrive l’Autore nella sua prefazione.
Con stile nervoso, paradossale e a volte ironico, il giovane Eliade, ritornato dall’India nell’ambiente culturale vivace e pluralista della Bucarest dell’inizio degli anni ’30, in questo libro presenta appunto una «oceanografia dell’anima contemporanea», attraverso una serie di «divagazioni filosofiche» in cui troviamo, in fase di elaborazione, alcuni dei temi di fondo del futuro grande storico delle religioni, scrittore e uomo di cultura: la critica ai pregiudizi occidentali nei confronti delle tradizioni religiose extraeuropee, la scoperta del simbolo come strumento di conoscenza, l’«irriconoscibilità del miracolo», le strutture mitiche del romanzo e del cinema, la libertà personale e l’esperienza vissuta, l’autenticità contrapposta all’originalità quale premessa alla creatività artistica e alla disponibilità della scoperta.
Il "Dizionario delle religioni del Sudamerica" è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o connessi alla religione, che si sono sviluppati mell'America del Sud. Il suo indice rispecchia la particolare storia religiosa del continente, alternando ampie voci generali dedicate alle grandi tradizioni indigene e voci sulla presenza e lo sviluppo delle grandi religioni monoteistiche in quei territori. Sono presenti, inoltre, numerosi lemmi più specifici dedicati alle credenze e alle pratiche religiose di singole popolazioni o gruppi di popolazioni della Mesoamerica (Aztechi, Huichol, Maya, Nahua, Olmechi, Taraschi, Tlaxcaltechi, Toltechi, Totonachi) e dell'America meridionale (Cuna, Inca, Ge, Mapuche, Muisca, Quechua, Selk'nam, Warao). Alcuni prendono in esame le principali figure divine e mitologiche della Mesoamerica (Coatlicue, Huitzilopochtli, Quetzalcoatl, Tezcatlipoca, Tlaloc) e dell'America meridionale (Bochica, Inti, Viracocha, Yurupary). Un ampio gruppo di voci è dedicato alle tradizioni religiose delle popolazioni di origine africana presenti nel continente, come quelle sui culti afrobrasiliani, le religioni afroamericane, afrosurinamesi, dei Caraibi, la Santería e il Vudu. Si aggiungono, infine, alcuni lemmi sulle particolari modalità di espressione che nel Sudamerica hanno caratterizzato fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni, come «Iconografia» e «Musica», e qualche voce che descrive tradizioni culturali di estrema rilevanza per la definizione della struttura dei sistemi religiosi americani (come «Calendari», «Etnoastronomia», «Fumo»). Nella bibliografia dei lemmi, redatti dai più qualificati esperti internazionali della materia, è stata posta particolare attenzione alle indicazioni delle edizioni originali e delle eventuali traduzioni italiane.