Il testo, appositamente pensato per la preparazione degli esami universitari e delle prove orali dei principali concorsi (Magistratura, Avvocatura, Avvocatura di Stato, Forze dell'Ordine ecc.), offre al lettore una sintetica e completa trattazione della parte generale del diritto penale e dei principali reati di parte speciale, esponendo e spiegando l'affascinante materia con un linguaggio semplice e un taglio moderno. Per agevolare la lettura e la memorizzazione, le parole chiave sono evidenziate col carattere grassetto, scelta che si rileva utile anche ai fini di un rapido ripasso delle nozioni basilari nell'immediatezza delle prove concorsuali. L'opera è aggiornatissima ai più recenti interventi legislativi, tra i quali meritano di essere segnalati il decreto legislativo, approvato dal Consiglio dei Ministri l'8 febbraio 2018, di attuazione del principio di delega della riserva di codice nella materia penale; la legge 11 gennaio 2018, n. 3, che ha inserito il numero 11-sexies nell'art. 61 c.p., riscritto l'art. 348 c.p. e introdotto nuove ipotesi di lesioni personali colpose e omicidio colposo commessi nell'esercizio abusivo di una professione per la quale sia richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un'arte sanitaria; la legge 11 gennaio 2018, n. 4, che ha modificato l'art. 577 c.p.
L'incontro lieve tra una bambina e un pettirosso in un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale è il tema di questo libro. Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sé questa nuova amica perché la Shoah è una cosa troppo crudele per una bambina. Età di lettura: da 6 anni.
Isaac è un bambino ebreo che ama guardare insieme con il nonno il ciliegio in fiore nel loro giardino. Quando lo deportano ad Auschwitz viene separato dalla sua famiglia ma riesce a sopravvivere grazie a un altro «ciliegio»: Rasìm, un ragazzo zingaro che si prende cura di lui e non lo abbandona mai, fino a salvargli la vita. Il racconto dell’esperienza del campo di concentramento è vista dagli occhi di un bambino, in modo delicato ma realistico. Una storia che mostra come, aiutandosi reciprocamente, si possa aprire uno squarcio di speranza anche nei luoghi e nelle situazioni più drammatiche e buie. Album interamente illustrato in modo poetico e suggestivo da Anna Pedron.
LORENZA FARINA è nata a Vicenza dove ha lavorato come bibliotecaria. Le piace scrivere per bambini e ragazzi con una predilezione per le storie ambientate nella natura. Ha pubblicato una ventina di libri tra romanzi, racconti, fiabe e filastrocche, ottenendo molti riconoscimenti. Per Paoline ha scritto La bambina del treno (2010) e Andrea non ha più paura (2017).
ANNA PEDRON, illustratrice, vive in provincia di Vicenza. È laureata all’Accademia di Belle Arti di Venezia e specializzata in illustrazione alla Scuola internazionale di Sarmede (TV).
Lina ha sette anni, una voglia a forma di cuore sotto l'occhio sinistro e vive con Gelsomina, sua nonna, in un paesino vicino al mare, con tante case rimaste chiuse perché chi le abitava è emigrato, come i genitori di Lina. Ma proprio dal mare, in una notte di tempesta, arriveranno i nuovi abitanti che ripopoleranno il paesino. Età di lettura: da 6 anni.
Il testo, appositamente pensato per la preparazione degli esami universitari e delle prove orali dei principali concorsi (Magistratura, Avvocatura, Avvocatura di Stato, Polizia, ecc.), offre al lettore una sintetica e completa trattazione della procedura penale, esponendo e spiegando l'affascinante materia con un linguaggio semplice ed un taglio moderno, dando spazio anche alle più rilevanti questioni oggetto di trattazione da parte della giurisprudenza e della dottrina. L'opera è aggiornata alla sentenza della Corte costituzionale del 26 gennaio 2017, n. 21, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 197-bis c.p.p. nella parte in cui prevedeva l'applicazione della disciplina della testimonianza assistita anche al soggetto assolto definitivamente perché il fatto non sussiste, nonché al D.lgs. 19 gennaio 2017, n. 6, contenente modifiche e integrazioni normative in materia penale per il necessario coordinamento con la disciplina delle unioni civili. La rilevanza delle varie questioni è scandita dall'utilizzo di caratteri di diversa dimensione, al fine di un più rapido ripasso delle nozioni basilari nell'immediatezza delle prove concorsuali e dell'esame universitario.
Settembre 1944. Un ragazzo è fatto prigioniero dai tedeschi durante un rastrellamento. Riesce a fuggire in modo avventuroso dal carcere di Peschiera e si nasconde per un lungo inverno nei boschi sul monte Baldo, dove si fronteggiano tedeschi e partigiani.
La scrittura essenziale e coinvolgente dell’autrice ci restituisce il fascino del racconto che amava ascoltare dalla viva voce dello zio Nello e ci fa rivivere un momento drammatico della nostra storia, rischiarato da gesti di umanità, di solidarietà e di amicizia.
L'oggetto dell'area finanziaria del management viene comunemente identificato, in letteratura, nella gestione del fattore capitale in riferimento sia alla fase dell'acquisizione, sia alla fase dell'utilizzo, superando una primordiale accezione limitativa e subordinata dell'area di competenza, confinata ai soli problemi di finanziamento dell'impresa. Viene attribuita infatti all'area di competenza della funzione finanziaria, intesa come sub-sistema del management, ogni decisione che abbia per oggetto la gestione di flussi di risorse di capitale. E ciò in riferimento ai processi che ne alimentano l'origine (fonti) e alle decisioni che ne orientano l'utilizzo (impieghi), considerati, i due momenti, in un processo di valutazione integrata.
Età di lettura: da 4 anni.
Suor Pura Pagani, figlia spirituale di Padre Pio da Pietrelcina, è ricordata come la "madre dalle braccia aperte", che ha donato la sua vita per gli altri secondo lo spirito evangelico.
È stato rapido il passaggio dal tempo in cui l'esistenza di Dio e la fede erano considerate ovvietà al tempo del dubbio, dell'indifferenza, della fatica di credere che stiamo vivendo. Si può ancora credere in Dio? Quale fede è possibile oggi? Che cosa significa, in fin dei conti, "credere"? I due autori propongono itinerari diversi per interrogare la fede: l'una (Ester Abbattista) si addentra nelle pagine bibliche, l'altro (Marcello Farina) indaga il clima culturale odierno. Ne risulta un dittico vivace, ricco di luci e di ombre, di figure ben distinte e di altre dai contorni più sfumati. Prevalgono le figure in movimento perché, per la biblista come per il filosofo, la fede è esperienza di un cammino, lungo il quale si sperimentano solidità e fragilità, abbandono pacificante alla fedeltà di Dio e ritorno del dubbio. Il riconoscere questa condizione può suggerire parole non logore, profondamente umane, umilmente efficaci, per parlare della fede e di Dio anche in questo nostro tempo.
Attraverso pagine delicate, Renato Farina - che conobbe personalmente Madre Teresa - accompagna il lettore alla scoperta di una delle più affascinanti avventure umane e spirituali del secolo scorso. La storia di una piccola-grande donna, che divenne un'icona internazionale per le sue opere benefiche sulle strade dell'India e premio Nobel per la pace. Nel racconto di una vita - che ha il carattere della più accurata e completa ricerca storico-biografica - si resta avvinti in un caleidoscopio variopinto di fatti, aneddoti e miracoli, che non tralascia i colori più scuri. Madre Teresa, infatti, confessava apertamente il dubbio e l'aridità spirituale che tormentavano la sua esistenza: mai un momento di consolazione nella preghiera, mai una lacrima a sciogliere la durezza di quel "silenzio di Dio". Tutto nella biografia lascia pensare che una profonda oscurità accompagnò la suora missionaria fino alla morte, con una breve parentesi nel 1958, durante la quale poté scrivere: "Oggi la mia anima è ricolma di amore e di gioia indicibili". Se a partire da un certo momento non ne parlò quasi più continuando a sorridere a tutti - era perché aveva accettato di vivere sprofondata nella notte. Anzi, ne riconobbe la grazia: "Ho cominciato ad amare la mia oscurità, perché credo sia una parte, una piccolissima parte, della sofferenza in cui Gesù visse sulla terra".
La misericordia: questo il tema scelto da papa Francesco per il Giubileo straordinario. Marcello Farina ci accompagna a scoprire la potenza di questa espressione che diventa per lui la tenerezza accompagnatrice di Dio. Un inno alla tenerezza di Dio che accompagna le donne e gli uomini di ogni tempo nella loro storia. Un inno allo sguardo di un Dio che anziché condannare, ama, anziché giudicare, prende per mano. Se il mondo, anche nella asprezza delle sue contraddizioni, non viene osteggiato come luogo di perdizione e di peccato, ma accolto e amato, la tenerezza diventa allora non soltanto il modo in cui si rende evidente, nella storia, la presenza di Dio nella compagnia degli uomini e delle donne del nostro tempo, ma una accompagnatrice di Dio stesso, ossia un suo attributo irrinunciabile.