Un insegnante insoddisfatto e demotivato finirà per fare del male a se stesso e, sicuramente, non farà del bene neanche ai suoi studenti. Dopo tre o quattro ore di lezione ci sentiamo spesso spossati, svuotati, perché quello dell'insegnante in aula è un mestiere faticoso, che comporta l'impiego di notevoli quantità di energia psicofisica. Dispiace che spesso queste energie vadano perse, non si trasformino in ciò per cui le abbiamo spese: contribuire alla sana educazione dei nostri allievi. Per impiegare bene il nostro tempo ed esserne gratificati, occorre una "competenza seconda" molto distante dalla nostra competenza disciplinare: l'arte della relazione. Senza confondersi con figure di professionisti ed esperti, dobbiamo acquisire una maggiore consapevolezza su cosa accade in un'aula scolastica durante lo svolgimento della lezione. Quali flussi di forze si muovono in questo scenario? Come attivare l'attenzione, facilitare l'apprendimento e dunque l'insegnamento? Quali sono i meccanismi dominanti sui processi cognitivi dei discenti e come si può efficacemente mediare la conoscenza verso di loro? Queste pagine, come una guida sicura e convincente, suggeriscono il modo per recuperare efficacia all'insegnante lungo due filoni d'intervento: la facilitazione dei processi di apprendimento mediante la mobilitazione dell'attenzione e della motivazione intrinseca, e la mediazione delle conoscenze. Con un ricco supporto di strategie, metodi e strumenti, e con un agile approccio modulare...
Il "mal di scuola", così diffuso tra gli studenti, si fa largo sempre più anche tra gli insegnanti. Le classi sono formate da gruppi difficili, compositi, dove spesso i freni si allentano fino a provocare situazioni aggressive o veri e propri abusi. Anche gli insegnanti sono in crisi. La domanda è: "hanno perso la voglia di imparare cose nuove, oppure hanno solo un gran bisogno di rigenerarsi, di recuperare fiducia e ricaricare le batterie?". Questo libro non offre un'analisi della crisi. Più modestamente, ma forse anche più efficacemente, vuole avanzare una proposta di cultura e metodo per concepire buone pratiche possibili. Non come una formula magica adatta per tutte le situazioni, ma come un percorso per attraversare le situazioni complesse, i conflitti intricati, i "banchi" di prova reali che ogni giorno si riproducono in aula. La chiave è ripensare il ruolo dell'insegnate come un facilitatore. È un metodo che richiede una valenza sociale ed educativa, un nuovo sapere complesso.
Il sistema della moda visto dall'interno da due giornaliste che da sempre si occupano di questo settore. Il rapporto con i media e la comunicazione, i ricatti pubblicitari, i nomi che contano, il ruolo giocato dalle griffe nel nostro Paese e nel mondo: senza peli sulla lingua, Fedi e Serlenga 'sputano il rospo' e raccontano quello che sta dietro le passerelle e perfino dietro i backstage... Perché "Il Diavolo veste Prada" non ha fatto che mostrare la punta dell'iceberg, e sotto c'è davvero molto. Da Suzy Menkes a Anna Wintour, da Franca Sozzani a Cathy Horyn, passando per Carine Roitfeld e gli Italiani d'America, tutte le interviste, gli scoop, le luci e le ombre, i vizi privati e le pubbliche virtù del fashion system internazionale.