Il volume raccoglie undici storie, vere e documentate, che tentano di dar voce al non detto e all'immaginazione. Nella Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma della costruzione dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma, queste storie rappresentano il rapporto fra il potere e la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti. Ma sono anche spaccati della politica e della cultura del tempo: dalle scelte della Compagnia di Gesù, a quelle della Chiesa sui rapporti con la minoranza ebraica, riflesse nel racconto di Marcello II e Alessandro Farnese.
Il volgere del nuovo secolo, il passaggio delle generazioni, la difficile elaborazione del lutto della Shoah, insieme alle domande che nascono dalla crisi mediorientale, ci portano ad interrogarci sulle radici europee dell'identità ebraica. Questo libro racconta sei secoli di storia degli ebrei in Europa, dal Trecento fino alle soglie del Novecento: una storia che è quella degli ebrei dell'Occidente cristiano, delle condizioni della loro esistenza, dei rapporti con la cultura esterna, di esilio e migrazioni, chiusura nei ghetti e vitalità sociale e culturale.